Innanzitutto, è opportuno domandarsi quali siano i tempi giusti per organizzare un matrimonio perfetto. Sicuramente anticipare l’organizzazione di tutto ciò che ruota intorno al giorno del matrimonio è una cosa corretta. Sono necessari almeno cinque mesi d’anticipo per organizzare tutto nei minimi dettagli ma, senza dubbio, se deciderete di affidarvi a un wedding planner, il lavoro da fare sarà sicuramente più semplice. In circa quattro settimane, in effetti, un professionista esperto nell’organizzazione dei matrimoni, metterà in piedi il vostro giorno più bello e tutto sarà perfetto.
Che decidiate di organizzare tutto da soli o di affiancarvi l’aiuto di un wedding planner, quel che è certo è che è fondamentale prenotare in largo anticipo la location. Ma qual è il luogo ideale in cui celebrare il giorno delle proprie nozze? Sicuramente la location perfetta è quella che si avvicina di più ai propri desideri e che meglio rispetta la personalità degli sposi. Quali sono le cose da tener presente in vista delle nozze?
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I consigli da wedding planner per organizzare un matrimonio perfetto
• Tra le tante cose da mettere in conto, ad esempio, ci sono le risposte negative. Non tutti coloro che inviterete al pranzo di nozze, accetteranno l’invito. In media, il 15% di chi ha ricevuto la partecipazione non si presenterà in chiesa né al ristorante. Si tratta di percentuali statisticamente provate che è giusto tenere presente per evitare sprechi.
• La scelta del fotografo, poi, deve essere ragionata. Evitate matrimoni da vip, con fotografi che somigliano a paparazzi pronti a scattare a ogni istante; piuttosto, ritagliate uno spazio temporale e scegliete un apposito set nel giorno del matrimonio da dedicare esclusivamente alle fotografie. Quando si prendono accordi con il fotografo, poi, sarebbe carino pensare anche agli invitati: allestire un photobooth, ad esempio, potrebbe essere un’idea divertente per gli ospiti che, durante, il giorno, si regaleranno qualche scatto quando ne avranno voglia.
• Non organizzate pranzi troppe portate. Alla luce delle regole del galateo, tenere a tavola gli ospiti per un periodo maggiore di due ore sarebbe decisamente scortese.
• Dopo la cerimonia e il viaggio di nozze, non dimenticate di spendere qualche parola di ringraziamento per chi ha preso parte al giorno più bello della vostra vita.
Consigli da flower designer
L’organizzazione delle proprie nozze passa anche per il fioraio. La scelta dei fiori con cui addobbare la chiesa e il ristorante il giorno delle proprie nozze può sembrare un gioco da ragazzi per alcuni e una missione impossibile per altri.
Come si scelgono i fiori per il matrimonio? È evidente che anche per scegliere i fiori è necessario rivolgersi a un professionista del settore. Si chiamano flower designer e la loro definizione la dice lunga sul lavoro che fanno.
Non è consigliabile seguire le indicazioni di amiche e parenti strette che finirebbero con l’influenzare la sposa secondo il loro desiderio personale piuttosto che secondo quello di chi è prossimo all’altare.
Quando si sceglie l’allestimento dei fiori da matrimonio, inoltre, ci sono alcune richieste che è bene evitare. Ad esempio, quelle di chi pretende candele profumate a tavola anche quando ci si sposa d’estate e si fissa il ricevimento per il pranzo.
A tavola, inoltre, è bene evitare anche i fiori profumati: non solo qualcuno tra gli invitati potrebbe essere allergico a particolari profanazioni e quindi vedersi rovinare il pranzo e la giornata. Inoltre, i profumi dei fiori non devono mai essere eccessivi né prendere il sopravvento sui profumi e sapori della cucina. Insomma, i fiori devono essere presenti, ma senza eccessi.
Anche la scelta del centrotavola, poi, deve essere ragionata; è bene, infatti, optare per qualcosa di basso che non ostacoli la visuale tra i commensali dirimpettai e garantisca a tutti di guardarsi in faccia mentre sono a tavola. Anche in questo caso, quindi i fiori devono avere una funzione puramente estetica che non vada a ostacolare in alcun modo la comodità degli ospiti.
Il bouquet
Un discorso a parte, poi, va fatto per il bouquet della sposa. In questo caso, in effetti, la scelta non può essere in alcun modo paragonata a quella del centrotavola o delle decorazioni floreali da allestire in chiesa: il bouquet, in effetti, è un vero e proprio gioiello che la sposa indossa e porta con sé per tutto il giorno. Ecco perché il bouquet deve essere ricercato. È possibile optare per un classico mughetto che è sempre indicato o per fiori più semplici. Quel che è certo è che desiderare un bouquet ricercato non significa necessariamente dover investire cifre da capogiro: anche le comunissime violette sono ricercate se arrivano dall’Olanda e sono bel allestite insieme.
Prima di dare l’ok al fioraio, in ogni caso, bisogna informarsi sulle regole vigenti nella chiesa in cui si celebreranno le nozze: non tutte le parrocchie, infatti, accettano tutti i tipi di fiori e di allestimenti quindi è bene scegliere nel pieno rispetto di ciò che è consentito presentare.
Tra le altre cose da evitare, infine, ci sono i tappeti di rose che accompagnano la sposa sia all’entrata che all’uscita della chiesa. I petali, infatti, tendono a creare un affetto scivolo e diventano antiestetici per le spose che indossano abiti con lunghe code che rischiano di fungere da aspirapolvere portandosi dietro petali e polveri varie. Un occhio di riguardo, poi, va tenuto per il fiore dello sposo. Nel caso in cui l’uomo indossi il tight è consigliabile una gardenia nel taschino; per tutti gli altri modelli da sposo, invece, è sufficiente un solo fiore, purché sia intonato al bouquet della sposa.