Spesso si tende a classificare come tisane anche infusi, decotti e macerati, quando invece si tratta di tre soluzioni diverse a seconda della modalità impiegata per l’estrazione delle sostanze. Nella realizzazione di una tisana è necessario prestare particolare attenzione alla qualità dello sminuzzamento delle erbe impiegate che può modificare l’estrazione dei principi attivi. Inoltre, è bene che la tisana non sia mai composta da più di cinque erbe che devono essere presenti in parti omogenee, per evitare interazioni sfavorevoli. Vediamo quali possono essere le tisane più utili per alleviare i fastidi più diffusi.
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Tisane per i mali di stagione
Una prima tisana ideale per ritrovare il benessere: quindici grammi di petali di papavero, cinque grammi di foglie di edera, dieci grammi di eucalipto, quaranta grammi di radice di liquirizia e venti grammi di timo. Si tratta di una tisana dalle importanti proprietà espettoranti, ideale per sconfiggere la tosse grassa. Quali sono le funzioni di queste erbe? Il papavero contiene codeina, sostanza spesso impiegata nelle medicine antitussive, mentre il timo vanta effetti spasmolitici e antiinfiammatori tanto da essere consigliato nei casi di pertosse e bronchite.
Altrettanto fondamentale è la liquirizia per le sue proprietà mucolitiche: la sua azione, infatti, consente di aumentare la secrezione dei bronchi e, quindi, di condurre il muco verso l’esterno. Ottimo per il trattamento del catarro nei bronchi è anche l’eucalipto, dalle preziose proprietà antisettiche. L’edera è consigliabile per il trattamento delle affezioni croniche dell’apparato respiratorio. La tisana per la tosse deve essere bevuta ancora calda almeno tre volte al giorno. Si prepara con 300 millilitri di acqua bollente e due cucchiai di miscela di erbe sminuzzate secondo il cosiddetto “taglio tisana”, da lasciare a riposo al coperto per un quarto d’ora. Da non prendere per più di quattro settimane consecutive.
Tisana per il raffreddore
Le tisane rappresentano un sollievo eccezionale adatto anche per il raffreddore. Una tisana perfetta per il raffreddore prevede l’uso di venti grammi di frutti di rosa canina, trenta grammi di fiori di tiglio, trenta grammi di fiori di sambuco e trenta grammi di spirea olmaria. Questo preparato va assunto almeno due volte al giorno. Al posto dei fiori di tiglio, è possibile utilizzare altri componenti, quali la corteccia di salice, i frutti di finocchio, le foglie di ribes nero, la radice di liquirizia, i fiori di calendula, i fiori di malva e l’erba di timo serpillo. Queste tisane hanno un’azione diaforetica, ovvero provocano un aumento della sudorazione e, quindi, forniscono sollievo diminuendo la temperatura del corpo. Proprio per questo motivo, esse devono essere consumate ancora calde.
Tisana sedativa
Chi voglia combattere ansia, stress e stati depressivi di minore entità può trovare rimedio nell’assunzione di tisane. Sostanze come la melissa e la valeriana sono note per le proprietà rilassanti, per cui risultano particolarmente adatte per tutti i soggetti ansiosi, tristi, palpitanti o in perenne tensione. Una tisana ideale per l’ansia e lo stress si può preparare con dieci grammi di foglie di menta, dieci grammi di pericarpo di arancio amaro, dieci grammi di coni di luppolo, venti grammi di foglie di melissa e venti grammi di radice di valeriana. Questo preparato va lasciato in acqua bollente per pochi minuti e bevuto tre volte al giorno. Grazie a questo infuso, le difficoltà ad addormentarsi diminuiranno, si ridurranno le difficoltà di respirazione e tutti quei disagi tipici dei soggetti ansiosi, che spesso hanno ripercussioni negative anche sulla sfera sessuale e sociale.
Le tisane risultano anche un ottimo rimedio naturale per curare l’insonnia e ogni tipo di disturbo del sonno caratterizzato da risvegli troppo frequenti, difficoltà a prendere sonno o un’inversione non voluta del ciclo sonno-veglia. Particolarmente adatte a combattere l’insonnia sono tisane formate da fiori di tiglio selvatico, fiori di biancospino, fiori di arancio e camomilla, oppure tisane che prevedono l’utilizzo di foglie di menta, scorza di arancio, radice di valeriana e foglie di melissa.
Tisane per altri disturbi
È possibile trovare sollievo anche per i disturbi causati dalle emorroidi ricorrendo alle tisane. Sfruttando le proprietà venotrope e capillarotrope di sostanze come i frutti del ribes nero, la centella asiatica, i semi di ippocastano, le foglie di vite rossa, i frutti del mirtillo nero e la foglie di ginkgo biloba. Le tisane consentono di diminuire la fragilità dei capillari e migliorare la risalita venosa. Quelle in cui sono presenti anche semi di lino o radici di altea possiedono proprietà emollienti e lenitive in grado di risolvere la stitichezza e favorire la defecazione.
È facile realizzare una semplice tisana per le emorroidi: sono sufficienti trenta grammi di corteccia di frangola, trenta grammi di semi di ippocastano e trenta grammi di achillea millefoglie da far bollire in acqua. Bevuta mattina e sera, grazie alle sue proprietà emostatiche e anestetiche, consente di ritrovare un benessere immediato. Un decotto altrettanto utile, invece, si prepara con venti grammi di achillea millefoglie, trenta grammi di foglie di nocciolo e trenta grammi di semi di ippocastano, fatti bollire in tre litri di acqua per cinque minuti: il preparato va bevuto tre volte al giorno.
Ottimo e dall’effetto immediato è l’infuso preparato con venti grammi di foglie di ribes nero, quaranta grammi di foglie di nocciolo e trenta grammi di foglie di amamelide, fatti bollire per cinque minuti in due litri di acqua. Naturalmente per contrastare le emorroidi, l’assunzione di tisane da sole non basta, ma va sempre associata all’abolizione di alimenti piccanti, spezie, bevande alcoliche, cioccolato, caffè, tè, salumi, banane e riso.
La tisana per i disturbi mestruali
Molto utilizzate sono anche le tisane contro i dolori mestruali che, ricorrendo alle proprietà antispasmodiche e emmenagoghe di alcune sostanze, permettono di affrontare la dismenorrea con minori difficoltà. L’effetto terapeutico di una tisana è adatto per dolori mestruali di minore entità, mentre non risulta sufficiente per dolori più gravi, a cui è utile abbinare l’assunzione di tinture di agnocasto. In caso di mestruazioni abbondanti, invece, tornerà molto utile un infuso costituito da dieci grammi di foglie di rosmarino, dieci grammi di fiori di camomilla romana, dieci grammi di foglie di salvia e dieci grammi di borsa del pastore, da bollire per pochi secondi in cento millilitri di acqua e lasciare a riposo per un quarto d’ora.
Effetti altrettanto benefici si possono ottenere da un infuso preparato con duecento millilitri di acqua bollente e dieci grammi di foglie di melissa, dieci grammi di fiori di camomilla e dieci grammi di erba di achillea millefoglie. Al posto della camomilla e della melissa, si possono usare eventualmente la corteccia di piscidia e l’argentina.