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Che cos’è la fitoterapia
La fitoterapia è la pratica di curare le malattie semplicemente utilizzando le piante e i loro principi attivi.
Chiariamo subito che fitoterapia non è assolutamente un sinonimo di naturopatia. La prima utilizza piante o loro estratti per la cura di determinate patologie, mentre la seconda è un insieme di pratiche volte più a ripristinare teorici equilibri psico-energetici che a sconfiggere vere e proprie patologie.
Fatta questa precisazione, è necessario farne un’altra: questa affascinante scienza (perché tale è, a differenza di molte anzi moltissime sedicenti medicine alternative) ha valore legalmente riconosciuto? Solo in Gran Bretagna, mentre negli altri paesi dell’Unione Europea purtroppo ancora le cose sono a un punto morto.
Origini
Eppure si tratta di una disciplina vecchia quasi quanto l’uomo: i primi rudimenti di farmacologia nascono proprio dalla fitoterapia.
Pertanto, si può affermare che esista da sempre, se è vero che gli uomini di Neanderthal seppellivano i loro defunti ponendo nella fossa piante terapeutiche, come la liquirizia. In Egitto, Assiria e Grecia già in epoca antica erano conosciute le proprietà medicamentose di molte piante. In Italia fu l’università di Salerno la prima a condurre uno studio organico e approfondito delle erbe applicate alla salute.
Eppure per secoli si è considerata la fitoterapia come una sorta di arte magica, ed è solo nel secolo scorso che è stata riconosciuta nella sua dignità di medicina alternativa. Oggi è accertato che i principi attivi di piante ed erbe e le molecole dell’organismo umano hanno una struttura similare e, così, le prime possono agire sulle seconde.
Fitoterapia e medicina classica
La fitoterapia non mira a sostituirsi alla medicina tradizionale, bensì a rappresentare un’alternativa a essa, nella misura in cui si basa su un approccio diverso allo studio delle malattie. L’individuo è considerato nella sua interezza, non solo in base al preciso disturbo da curare e alla specifica parte cui dedicarsi. Le piante si studiano dal punto di vista dei principi attivi che contengono, dei meccanismi con cui agiscono, degli eventuali effetti collaterali.
Nel tempo si è analizzato il mondo della natura erba per erba, principio per principio, e quanto si è scoperto rappresenta a tutti gli effetti la base della farmacologia tradizionale. Essa infatti si basa sulla sintesi di questi principi. La differenza è che a fitoterapia rispetta il fitocomplesso della pianta, ossia tutte le sostanze che questa contiene. Perché ognuna è non solo utile ma indispensabile per esplicare l’azione terapeutica.
Per quanto di origine naturale e non di sintesi, i farmaci fitoterapici sono sempre e comunque vere e proprie medicine. Per questo motivo devono essere assunte sempre sotto controllo medico, assolutamente non in modo arbitrario. L’acido acetilsalicilico – che è il principio base dell’aspirina – è una sostanza naturale che si trova nella corteccia del salice. Se assunto in dosi eccessive risulta comunque nocivo.
Il concetto di fitoterapia è quello di una scienza che studia da una parte le proprietà officinali delle piante e dall’altra l’utilizzo dei medicamenti vegetali per curare le malattie. In questa ottica è possibile accostarsi a essa nel modo migliore, considerandola una medicina diversa dalla tradizionale, ma ugualmente valida e ugualmente piena di limiti.
Esempi di applicazione e riflessioni
Se soffrite di una patologia grave la prima cosa che dovete fare è consultare un medico e solo secondariamente domandargli se potrete assumere dei composti fitoterapici.
Il motivo? Questi preparati erboristici, così apparentemente innocui, sono in realtà in grado di interagire con eventuali farmaci assunti, causando effetti a volte imprevedibili.
Facciamo qualche esempio di composto e delle sue proprietà. Prendiamo un problema che affligge moltissime donne, giovani e non: la cistite. Una mano santa contro la cistite, qualora non si voglia ridursi a prendere sempre i soliti antibiotici con il rischio di sviluppare resistenze, è il mirtillo rosso.
Sono arrivati i primi freddi? Potrebbe essere consigliabile dare una mano al sistema immunitario rinforzandolo con l’astragalo, la pianta eh, non l’osso del piede!
Tralasciando battute infelici, andiamo avanti: spossati dal caldo? Della comune genziana, sotto forma sempre di tisana, sarà in grado di ridarci il brio che temevamo di aver perduto nell’afa e nella caligine.
Infine, abbiamo ricominciato ad andare in palestra con l’impeto dei vent’anni quando in realtà questi in realtà sono solo un lieto ricordo? Per traumi e microtraumi muscolari una pomata all’arnica montana è esattamente quello che ci vuole: provare per credere.