Perché la colomba è il simbolo di Pasqua?

La Pasqua è una festività cristiana celebrata in tutto il mondo, e uno dei suoi simboli più riconoscibili è la colomba. Ma qual è l’origine di questa associazione?

Contesto religioso

La colomba è stata associata alla Pasqua principalmente a causa della sua presenza nella Bibbia e nella tradizione cristiana. Nel racconto del Diluvio Universale, ad esempio, la colomba rappresentava la pace e la rinascita dopo la distruzione. Dopo il diluvio, Noè inviò una colomba fuori dall’arca, e quando ritornò con un rametto d’ulivo, questo fu interpretato come un segno che le acque si erano ritirate e che la vita poteva ricominciare sulla terra. Questo gesto di pace e speranza si collega alla tematica della Pasqua, che celebra la risurrezione di Gesù Cristo e la vittoria sulla morte.

Durante il battesimo di Gesù nel fiume Giordano, lo Spirito Santo scese su di lui sotto forma di una colomba, confermando la sua identità divina e il suo ruolo come Messia. Questo legame ha contribuito a consolidare il suo ruolo come simbolo di pace, purezza e spiritualità nella cultura cristiana, rendendola un emblema adatto per la celebrazione della Pasqua.

La colomba è anche un tema ricorrente nell’arte e nella cultura popolare legata alla Pasqua. È spesso raffigurata in dipinti, sculture e decorazioni pasquali, in cui simboleggia la speranza, la pace e la rinascita.

Da simbolo religioso a dolce tradizionale

Oltre al suo significato simbolico, la colomba ha anche un ruolo importante nella tradizione culinaria italiana durante le festività pasquali. È un dolce tradizionale dalla forma inconfondibile, che viene consumato durante il periodo di Pasqua. Realizzato con farina, uova, burro e zucchero, è arricchito con canditi, e ricoperto da una glassa di zucchero e mandorle a simulare la plumage del volatile. Questo dolce è diventato un elemento centrale delle tavole pasquali italiane, simboleggiando la gioia e la festa che accompagnano la celebrazione della risurrezione di Cristo.

Le origini della Colomba Pasquale risalgono all’antica Roma, dove il pane dolce era considerato un’offerta sacra durante le celebrazioni pasquali. Tuttavia, la versione moderna di questo dolce Pasquale ha radici più recenti, risalenti al Medioevo. Nel corso dei secoli sono nate molte leggende sul conto di questo dolce festivo.

La leggenda più accreditata vuole che l’origine della colomba risalga all’epoca longobarda, quando il re Alboino, al termine dell’assedio della città di Pavia, durato circa tre anni, ricevette in dono dalla popolazione, in segno di pace, un pane dolce a forma di colomba in onore dello Spirito Santo.

Ma l’invenzione e la commercializzazione della colomba di Pasqua  come la conosciamo oggi avvenne intorno al 1930. Il pubblicitario Dino Villani, che lavorava per una nota azienda dolciaria milanese, ebbe l’idea di lanciare sul mercato lombardo un dolce tipico per Pasqua.

L’idea era  particolarmente interessante perché prevedeva di riutilizzare lo stesso impasto e i macchinari dei panettoni natalizi. L’innovazione del dolce fu la sua forma (quella di colomba, per l’appunto) e la superficie rivestita con glassa all’amaretto e mandorle.

La tradizione della decorazione della colomba: simboli e significati

Una caratteristica distintiva della Colomba Pasquale è la sua decorazione, con glassa, granella di zucchero e mandorle. La candida granella di zucchero rappresenta la purezza e l’innocenza di Cristo, mentre le mandorle sono simboli di risurrezione e nuova vita. Spesso, è anche decorata con scorze di arancia candite, che aggiungono un tocco di freschezza e vivacità al dolce.

Negli anni, la Colomba Pasquale ha conquistato il cuore degli italiani e non solo. Originariamente un’usanza limitata a poche regioni italiane, oggi è amata in tutto il paese e persino oltre i confini nazionali. Le pasticcerie competono per creare le versioni più deliziose e creative di questo dolce tradizionale, con variazioni che includono ripieni di crema pasticcera, cioccolato e frutta candita.

Tradizionalmente, viene gustata in famiglia durante la colazione di Pasqua od offerta come regalo ai cari. È spesso accompagnata da un bicchiere di vino dolce o spumante, completando così il festoso pasto pasquale.

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