Non solo gli adulti russano, ma a volte accade anche ai bambini molto piccoli, già nei primi mesi di vita. Il fenomeno nella maggior parte dei casi non deve destare preoccupazione, ma va comunque tenuto sotto controllo, per verificarne la natura e intervenire nel modo più opportuno, rivolgendosi eventualmente allo specialista se necessario.
Di solito i bambini russano perchè non hanno il naso libero: l’ostruzione del nasino è la prima e, generalmente, unica causa del russamento infantile. Di solito dopo una notte trascorsa ‘a russare’, il bambino si sveglia il giorno dopo con un raffreddore che chiarisce tutto. La situazione è ben diversa se il piccolo russa abitualmente, senza soluzione di continuità, nel qual caso bisogna approfondire un pochino. Dalle ‘indagini’, infatti, può emergere un problema di adenoidi che, in quanto tale, va affidato alle cure dello specialista, l’otorinolaringoiatra. Attenzione quindi a verificare con quale frequenza si verificano gli episodi di russamento, perchè solo con una attenta osservazione si può evitare che la situazione degeneri e il problema si ingrandisca.
Ma non è il caso di pensare subito al peggio, soprattutto nel caso in cui il bambino è molto piccolo, diciamo entro il primo anno e mezzo di vita. Tipicamente il naso dei neonati è ostruito da secrezioni che loro non riescono ad espettorare in modo autonomo e necessitano quindi di un intervento esterno. Il classico ‘aiutino’ è offerto dalla soluzione fisiologica, che può essere utilizzata in differenti modi, più o meno traumatici: c’è il metodo dell’aspiratore nasale, a cui non tutti i genitori riescono a ricorrere perchè per il bambino non è piacevole sentirsi infilare un tubicino per il naso, e bisogna di solito essere almeno in due, così che uno lo tenga mentre l’altro aspira.
L’alternativa più praticata è quella delle fiale monodose di soluzione fisiologica, che sono molto meno invasive. Certo anche la fialetta va infilata per il naso, ma è piccola e sottile, e una volta che si prende dimestichezza si impara a ‘svuotarla’ in un istante nel naso, in modo talmente rapido che il bambino non fa in tempo a protestare. E ancora, per chi non ce la fa neanche con le fialette, c’è lo spray di soluzione marina o fisiologica, però questo è un metodo meno preciso che comporta una maggiore dispersione del prodotto, e l’eventualità di dover ripetere l’applicazione.
I lavaggi nasali vanno fatti sempre la sera, ma nel caso dei neonati molti pediatri consigliano di farli più spesso possibile, anche quattro o cinque volte nel corso della giornata. Un piccolo accorgimento: è meglio fare il lavaggio nasale prima della poppata, perchè tende a stimolare il rigurgito. Se il piccolo ha appena fatto la poppata ed ha anche il nasino chiuso, è il caso di aspettare un pochino, per evitare che butti fuori tutto.