Liquirizia: benefici e rischi

La liquirizia è una pianta erbacea perenne, appartenente alla famiglia delle leguminose. Cresce fino a due metri e comprende 18 varietà che fioriscono nel periodo estivo. Vegeta spontaneamente nelle zone aride di tutto il mondo, anche se la migliore qualità è accreditata alla liquirizia che cresce sulle coste ioniche della Calabria.

Già 5000 anni fa era usata in Asia e ancora persiste nella medicina tradizionale cinese, soprattutto come antidoto contro la tosse e le intossicazioni alimentari. Molte sono le testimonianze della presenza della liquirizia nell’antichità, dall’antico codice della farmacopea cinese, alle pratiche mediche dei Greci e dei Romani, all’antico Egitto e persino in India.

Ai nostri giorni viene usata soprattutto dalla medicina alternativa, quale rimedio naturale per disturbi di diversa natura, dall’ulcera gastrica alla stitichezza alla tosse.

Si impiega anche come additivo nella produzione della birra scura inglese e per aromatizzare e caratterizzare alcuni tabacchi. Nel Meridione, in particolare a Sant’Angelo di Ischia, si produce un gustoso quanto originale liquore, che si beve alla fine del pasto, a guisa di amaro o per ‘correggere’ la classica tazzina da caffè di fine pasto.

La liquirizia da mangiare è disponibile sotto forma di bastoncini da masticare, di caramelle e rotelline, di confetti, di estratti per i dolci, di liquore e di tisana. La liquirizia officinale è invece disponibile in forma di decotto, compressa, mistura, da sola o combinata ad altri elementi.

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Virtù della liquirizia

Ma quali sono le sue virtù?

E’ di aiuto per la digestione, è un antinfiammatorio, è antibatterica, cicatrizzante ed antiulcera.

E ancora, è di supporto per le cicatrici particolarmente profonde, è rinfrescante e utile per chi presenta carenza di sali minerali.

Ed è ottima per la tosse, riesce a calmarla in poco tempo.

In caso di tosse, infatto, è acclarato che la liquirizia svolge un’azione disinfettante e fluidificante.

Per cui mettere in bocca una caramella alla liquirizia può rappresentare un modo per accelerare i tempi di guarigione oltre che un motivo di piacere personale.

Controindicazioni e rischi

Tuttavia si tratta di una di quelle erbe che vanno assunte con particolare attenzione al dosaggio.

Perchè la naturalissima radice di liquirizia non deve superare il mezzo grammo al giorno, pena problemi di ritenzione idrica, aumento della pressione, mal di testa, sensazione di gonfiore al viso.

E’ pertanto abbastanza controindicata per le persone che soffrono di:

  • diabete
  • cirrosi epatica

e per le donne durante la gravidanza e l’allattamento.

Ma è anche vero che la liquirizia non giova a chi soffre di ipertensione, poichè tende ad alzarne la pressione.

E allora è bene fare attenzione e astenersi da un consumo troppo frequente che rischierebbe di creare un problema.

Gli ex fumatori – in particolare – devono fare attenzione.

Perchè uno scenario tipico quando si smette di fumare è attaccarsi alla liquirizia e mangiarne molta per compensare il desiderio di nicotina, contando sul fatto che “tanto è naturale”.

Non che si debba eliminare del tutto, ma diciamo che una caramella al giorno basta e avanza.

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