Il tè non ostacola i sonni tranquilli

Bere tè ha effetti eccitanti sul sistema nervoso? Non è detto!
È vero, infatti, che le sue foglioline contengono teina in misura più o meno simile a quella del caffè, ma una volta passati dalla bustina alla tazza le cose cambiano!

La tecnica con cui si ottiene l’infuso, infatti, fa in modo che la concentrazione di caffeina diminuisca e passi dai 60-120 mg del caffè (una tazzina) ai 30-35 mg presenti in media in una tazza di tè al limone.

Inoltre, basta sapere come preparare l’infuso per modularne l’effetto sul sistema nervoso trasformandolo, secondo le esigenze, in bevanda stimolante o rilassante.

Tutto sta, infatti, nella durata dell’infusione: fino a 3 minuti si ottiene un “tiramisù” naturale dalle proprietà stimolanti; dai 5 ai 10 minuti, invece, si aumenta il rilascio dei tannini: coloranti naturali (visibili nell’alone bruno che si forma nella teiera) che contrastano l’azione della caffeina rendendo il tè meno eccitante e, quindi, “amico della buona notte”
Per dormire sonni tranquilli, quindi, non è necessario ricorrere al “deteinato”. Anzi questo prodotto si ottiene utilizzande dei solventi chimici i cui residui, a volte, rimangono nelle fogli.

Per non correre rischi, si può “deteinare” la bevanda con un metodo innocuo e di facile preparazione domestica.
Basta gettare il primo liquido  d’infusione e riutilizzare la bustina per un secondo infuso.

Circa l’80% della teina, infatti, viene sprigionata nei primi 30 secondi di “ammollo”, quindi può essere eliminata facilmente prima che le foglioline abbiano disciolto il acqua le componenti benefiche.

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