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Costellazioni familiari: una tecnica “sistemica”
La famiglia è un sistema come tanti, e per sussistere ha bisogno di garantire la sopravvivenza di tutti coloro che ne fanno parte. Per questo, è indispensabile che esista al suo interno un equilibrio ed un ordine particolare, quale è quello dell’amore. Questa tecnica, che si è diffusa dapprima in Germania e da qualche anno anche in Italia, ha mostrato la sua efficacia relativamente alle terapie di coppia, in famiglia, nelle carceri, nelle aziende. La tecnica delle “costellazioni familiari”, al pari della psicanalisi, guida l’individuo alla scoperta di se stesso, e questo viaggio interiore potrebbe anche causare disagio e timore in coloro che lo intraprendono. Ma, a quanto sembra, i risultati finali sono alquanto soddisfacenti!
Gli “ordini dell’amore” guidano la famiglia
Secondo Hellinger, che è il “padre” delle costellazioni familiari, a guidare ogni famiglia sono i cosiddetti “ordini dell’amore”, che finiscono per influenzare i singoli membri. In ogni famiglia esiste una persona che, per qualsiasi motivo, ha subito delle ingiustizie, o è stata dimenticata ed esclusa, oppure ancora non è stata trattata come meritava. Hellinger sostiene che ci sarà un successore che cercherà di difendere i diritti di questa persona, identificandosi con lei, e che tenderà a imitarne il destino, nella malattia ed anche nella morte. Si tratta di una sorta di compensazione che esiste all’interno di ogni nucleo familiare (si parla, a questo proposito, di “irretimento”).
Se gli “ordini dell’amore” vengono violati e i membri della famiglia non li rispettano, nascono dei conflitti che provocano conseguenze dolorose. Ad essere particolarmente colpiti dalle violazioni di tali “ordini dell’amore” sono i bambini, che non hanno una capacità di difesa come gli adulti. Per esempio, spesso nelle famiglie si verificano aborti o morti premature, e quindi saranno proprio i bimbi che nasceranno dopo ad espiare le colpe di chi ha agito senza responsabilità e violando senza ritegno gli ordini dell’amore.
Partecipare ai seminari
La partecipazione ai seminari di “costellazioni familiari” è un’esperienza molto coinvolgente, che di sicuro lascia il segno. In genere ogni seminario comprende un numero massimo di 15 persone. Il conduttore, che ha il ruolo di guidare il gruppo, si siede al centro del cerchio. Durante i seminari vengono inscenate (proprio come se si fosse al teatro) delle rappresentazioni in cui si ricreano specifiche relazioni familiari. Ciascuno è libero di sedersi accanto al conduttore ed esporre il suo problema. Inoltre può anche proporre una soluzione e le aspettative che nutre nei confronti della seduta. Il conduttore, sulla base del racconto, chiede alla persona di scegliere, tra i presenti, quelli che ritiene più idonei per cominciare la rappresentazione. Il conduttore può procedere a continui aggiustamenti e aggiunte nei riguardi delle persone presenti, fino a quando tutti i partecipanti si sentiranno a proprio agio.
Coloro che inscenano la rappresentazione fanno venire fuori emozioni, sentimenti e comportamenti della persona interessata. E può venirne fuori una scena abbastanza confusa e contraddittoria. Il seminario ha l’obiettivo di ricreare una nuova “immagine”, nella quale i conflitti della persona interessata vengono portati in superficie e risolti. In base a questa trasformazione le persone si sentiranno diverse. La sensazione ricorrente provata da coloro che hanno partecipato ad un seminario di “costellazioni familiari” è quella di sentirsi parte di un tutto, di un sistema che riesce a coinvolgere tutti i partecipanti.