Come dipingere le pareti con la tecnica del Tadelakt?

Il Tadelakt è una particolare tecnica di pittura parietale a base di calce utilizzata dai barberi di Marrakech che rappresenta una soluzione d’arredo innovativa ed originale, ancora non troppo conosciuta.

L’autentico Tadelakt è molto complesso da eseguire e richiede l’utilizzo di materiali specifici e grande esperienza.

Tuttavia esistono oggi in commercio delle soluzioni alternative di più facile esecuzione che non alterano il risultato finale, donando alla parete quel particolare effetto lucido e liscio tipico delle pietra o della calce.

Tecnica del Tadelakt originale

Il vero Tadelakt, termine marocchino che in italiano significa letteralmente ‘massaggio’. Questo proprio in virtù del modo in cui il materiale, tramite una pietra, viene lavorato sulla superficie.

Si tratta di un composto interamente biologico. Viene fatto con calce di Marrakech. Una speciale calce impermeabile prodotta artigianalmente, unita poi a ossidi e pigmenti naturali. Segue l’uso di sapone nero a base di olio d’oliva e cere.

La principale particolarità riguarda il fatto che la finitura si esegue utilizzando sassi e ciottoli di fiume (provenienti di norma dalla valle del Dra). Lo scopo è di produrre sulla parete un effetto ondulato e irregolare di grande impatto visivo.

Tradizionalmente lo usano dei maestri artigiani,detti ‘mahlem’. Incredibilmente essi sono considerati semplici muratori, piuttosto che decoratori veri e propri.

Lo usano per rivestire gli hammam e i bagni dei giardini e dei palazzi marocchini ed era in origine impiegato per le vasche di raccolta dell’acqua.

Dove si usa

Col Tadelakt è possibile infatti non solo decorare i muri, in alternativa all’uso delle piastrelle, ma rivestire anche:

  • docce
  • vasche da bagno
  • lavabi
  • sanitari
  • pavimenti

E’ ideale quindi per gli ambienti umidi, dimostrandosi anche un efficace agente anti muffa.

Il procedimento, nonostante il fatto che gli artigiani che lo eseguono spendano molti anni ad affinarne la tecnica, è tuttavia semplice da spiegare. E, cosa importante, è lo stesso da sempre usato fin dall’antichità.

L’operazione preliminare da svolgere è sciogliere una pietra di calce, più o meno grande, all’interno di un contenitore con dell’acqua, dove resterà per circa due tre giorni.

A questa miscela si aggiungono successivamente degli ossidi naturali, da mescolare rigorosamente a mano. Il prodotto così ottenuto è steso sulla parete attraverso movimenti rotatori e subito dopo lucidato con l’ausilio di una delle pietre descritte sopra.

A questo punto bisognerà lasciare che il tutto asciughi per almeno due giorni prima di passare alle opere di rifinitura.

In questa fase infatti il muro è ovviamente molto assorbente e si sporca ancora con una certa facilità.

Inoltre, proprio perché non contiene resine al suo interno, potrebbe presentare delle cavillature, cioè delle micro-lacerazioni nella parte superficiale dell’intonaco.

Solo quando sarà completamente asciutta, quindi, si potrà finalmente passare sulla superficie dipinta il sapone, il tocco finale, che è lo stesso usato per i massaggi. Questo, prima di essere utilizzato, va a sua volta sciolto in un recipiente d’acqua e lavorato sempre a mano.

Durante il lavaggio col sapone, che viene steso in maniera molto semplice, con l’ausilio di una spugnetta, si vedranno emergere delle crepe. Un ulteriore e definitivo passaggio della pietra già usata in precedenza le farà sparire completamente.

Tadelakt in commercio

E’ possibile comunque trovare oggi sul mercato dei prodotti molto simili e dai prezzi decisamente più bassi.

Si tratta di intonaci a base di calce che mantengono le stesse caratteristiche estetiche del Tadelakt originale. Di facile posa, sono resistenti all’acqua e brillanti e vengono utilizzati sia per gli ambienti interni che per gli esterni. Tra questi si cita ad esempio il più noto, ovvero il Tadelakt Perfectino o Tierra Azul.

Normalmente sono di odore neutro e grazie all’aggiunta di specifici pigmenti possono acquistare la tonalità del colore preferito. Con coloranti da aggiungere direttamente al composto prima di iniziare a dipingere la parete.

Altre miscele invece, pur mantenendo nella composizione elementi affini, si allontanano da quello originale producendo come risultato esiti più vicini a quelli dello stucco.

Procedimento completo per casa

Una volta scelto il colore occorre miscelare accuratamente i componenti, con l’aiuto di un trapano meccanico dotato di frullino o di uno sbattitore.

Il prodotto si stende con un rullo su tutta la superficie lavorando dall’alto verso il basso. E ripassando di tanto in tanto sul pezzo di parete già dipinto per regolarizzare lo spessore della mano.

A questo punto bisogna aspettare che la parete si asciughi leggermente e passare quindi il frattazzo (lavoro che nel Tadelakt tradizionale è svolto dalle pietre). Questo in modo tale da rendere la parete il più possibile liscia e priva di asperità.

Passate le 24 ore sarà necessario passare una seconda volta il frattazzo in maniera irregolare, cercando di raschiare in tutte le direzioni.

Una volta che il muro è completamente asciutto infine si può passare, utilizzando sempre lo stesso strumento, alla fase di lucidatura per mezzo delle cere.

Questo passaggio è d’obbligo se si desidera ottenere una superficie lucida e brillante, molto simile agli effetti prodotti dal Tadelakt vero e proprio. La cera inoltre rende la parete così lavorata lavabile.

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