Cosa sono le fontanelle dei neonati?

Le fontanelle dei neonati

Grazie alle fontanelle dei neonati la testa del bambino riesce ad adattarsi alle dimensioni del canale del parto, allungandosi e assottigliandosi per il bene suo e della mamma: in questo modo nè lei nè il neonato riportano traumi. Ma la loro ‘utilità’, per così dire, non si ferma al momento del parto, proseguendo altresì nel corso dei primi anni di vita del bimbo.

Le ossa del cranio possono svilupparsi adeguatamente prima di saldarsi in modo definitivo, proprio grazie alla protezione offerta dalle fontanelle e dalla elasticità del tessuto da cui sono formate. Il loro ruolo è importante nei primissimi anni di vita perchè consentono al cranio di modificarsi liberamente in modo da favorire la crescita del cervello.

Il pediatra durante le visite di controllo verificherà le condizioni delle fontanelle dei neonati per valutare la regolarità della crescita, prendendo come riferimento le dimensioni e lo stato della superficie, che può essere liscio o presentare dei rigonfiamenti. Al pediatra spetta il compito di controllare che la crescita della testa sia regolare e costante nel tempo mediante la misurazione della circonferenza del cranio: le fontanelle sono infatti correlate all’aumento di volume del cranio, che riflette lo sviluppo del cervello.

fontanelle dei neonati

Precauzioni e controlli sulle fontanelle dei neonati

Quando preoccuparsi? Quando la fontanella più grande, che si trova sulla parte superiore della testa, è gonfia o infossata. La sporgenza può derivare da un aumento della pressione all’interno del cranio, che si origina ad esempio in seguito ad un forte colpo alla testa. Se invece la fontanella è infossata, significa che il piccolo è a rischio di disidratazione e in questo caso è bene farlo bere subito e portarlo dalla pediatra.

E ancora, può accadere che la fontanella anteriore si chiuda entro il quarto mese di vita del bambino, il che potrebbe condizionarne la crescita cerebrale; occorre quindi misurare la circonferenza cranica per valutare se lo sviluppo sta avvenendo in modo normale. Al contrario, la chiusura può essere posticipata, ad esempio dopo i 18 mesi di vita del bambino, e questo potrebbe indicare un disturbo serio o una particolare carenza, per esempio di vitamina D. Il consulto del pediatra è fondamentale, non esiste ‘fai da te’ quando si parla della fontanella.

Condivi l'articolo

Lascia un commento

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.