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La Legge di Murphy
La Legge di Murphy trova le sue origini nel pensiero di Edward Murphy un aeronauta americano, che nel 1949 vide la sua osservazione essere utilizzata da George Nichols. Da allora questa espressione venne utilizzata in molti libri fino ad essere rielaborata in una versione moderna da Arthur Bloch, che racchiuse un insieme di frasi ironiche atte a deridere gli avvenimenti quotidiani della vita di ogni individuo. Questo senso di “validità universale”, non è in alcun modo provato scientificamente.
La frase storica di Murphy che stava conducendo un’importante esperimento può essere riassunta in questo modo: “se esistono due o più modi di fare una stessa cosa, e uno di questi modi è in grado di condurre a una catastrofe, qualcuno la farà in quel modo”.
Una visione pessimistica che in realtà ridicolizza avvenimenti non proprio divertenti. Questa visione non è poi così lontana dalla realtà, per esempio nel campo della sicurezza esistono dei fatti statistici e matematici a supporto del pensiero murphologico che spiegano come anche se vi sono ridotte probabilità che si verifichi un determinato evento, in un alto numero di occasioni che tendono all’infinito, ci sono notevoli possibilità che questo evento avvenga (la legge dei grandi numeri), e che possa avvenire già ai primi tentativi, o ripetersi dopo poco (legge di mancanza della memoria per la probabilità).
La spiegazione della Legge di Murphy
Questa spiegazione è comunque differente da quella che viene data con le Leggi di Murphy che sono ironiche e paradossali, e descrivono eventi che in cui l’avvenimento è quasi sempre qualcosa di spiacevole che si verifica nonostante tutto. Si tratta quindi di una caricatura della realtà, interpretando un fatto spiacevole come improbabile in modo non giustificato da alcuna teoria. La filosofia di Murphy può essere descritta con una frase davvero esplicativa: “Sorridi, domani sarà peggio”. E ancora troviamo una costante di Murphy “
Le cose si danneggiano in proporzione a quanto valgono”. La Legge di Murphy viene quindi utilizzata nel mondo moderno per essere incolpata di avvenimenti che quotidianamente ci infastidiscono, come quando la cassa che scegliamo al supermercato è sempre la più lenta, o come inizia a piovere sempre quando lasciamo l’ombrello a casa. E infine la famosa fetta di pane con il burro che cadrà sempre “on the buttered-side” (la parte imburrata).
Un’infinità di frasi che pur non avendo un riscontro scientifico documentato, hanno stupido il mondo per la loro veridicità. Una filosofia di vita affascinante che evidenzia la comicità della nostra esistenza, un vademecum per gli sfortunati che in questo modo sapranno con chi prendersela.