Come si usano gli autoabbronzanti?

Per molte persone esibire la pelle bianca dopo l’inverno rappresenta un problema. Il passaggio dalle maniche lunghe alle maniche corte, e soprattutto, dalle calze e dai pantaloni a gonne e shorts non è sempre indolore! Per qualcuno è addirittura impraticabile, così ci vuole qualche intervento mirato per attenuare il problema.

I metodi per uscire con dignità dal pallore invernale sono sostanzialmente due: la lampada e gli autoabbronzanti. Per la lampada sarebbe il caso di consultare sempre il medico.  Nel caso degli autoabbronzanti, invece, non esistono controindicazioni se non quelle legate ad una personale sensibilità della pelle che si possono manifestare con qualsiasi tipo di prodotto.

Caratteristiche degli autoabbronzanti

Quali sono le caratteristiche degli autoabbronzanti? Innanzitutto la rapidità, perchè in genere basta poco per vedere il colorito, un’ora o poco più. Poi c’è il fattore consistenza: la stesura dell’autoabbronzante deve essere facile ed uniforme, altrimenti si vede subito che c’è l’inganno. Se l’autoabbronzante è buono, con un piccola quantità si riesce a coprire bene la pelle, senza che si noti la sua presenza. Ricordarsi di lavare le mani con il sapone dopo averlo spalmato, per evitare di macchiare gli abiti. Inoltre, è importante ricordare anche di passarlo ai lati del naso, dulla fronte, sui gomiti, sui talloni e sulle ginocchia. Queste aree spesso vengono dimenticate, con il risultato che si notano le differenze di colore.

E ancora, le vitamine. Ogni autoabbronzante che si rispetti ne contiene, così da salvaguardare la salute della pelle nel momento in cui la colora. Le formule sono generalmente arricchite con oli vegetali, estratti naturali, vitamina C, vitamina E ed altri agenti antiossidanti utili per contrastare i radcali liberi e mantenere la giovinezza dell’epidermide.

Una cosa che bisogna tenere a mente è che questi prodotti non contengono schermo solare, o almeno non sempre, per cui è il caso di controllare sempre la presenza o meno di un fattore di protezione e, se non c’è, di provvedere in tal senso.

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