Oli vegetali e cura della pelle

Gli oli vegetali costituiscono parte fondamentale e attiva, nella fitocosmesi, e per questa ragione sono i precursori della moderna cura estetica, tutta naturale. In passato, hanno avuto un ruolo importante, in molte culture antiche, ciò ha fatto sì che ci fosse una vera e propria evoluzione, per quanto concerne l’impiego degli oli vegetali nella dermocosmesi; essi vengono considerati una vera e propria fonte di risorse di quegli elementi necessari alla vita; per esempio i minerali, le vitamine, i grassi e gli acidi grassi essenziali.

Spremitura a freddo

Gli oli vegetali si ottengono dalla così detta spremitura a freddo dei semi oleosi, per esempio l’olio di mandorle, il più famoso e il più classico, oppure della polpa dei frutti (uno di questi è l’olio d’oliva). I processi di lavorazione devono essere controllati e certificati; le attrezzature non devono essere contaminate e, soprattutto, per un buon prodotto naturale, gli ingredienti utilizzati devono tutti essere di derivazione di agricolture biologiche. Facile è controllare, prendendo visione delle varie etichette che ne certificano origine, provenienza, lavorazioni e, eventualmente, percentuali.

Usi esterni degli oli vegetali

Ci sono diversi utilizzi e modi d’impiego degli oli, se ne possono fare usi esterni e usi interni. Ogni olio ha una particolare struttura e propensione per un determinato uso, quindi è sempre bene conoscerne la formulazione e il solo modo d’uso. Fondamentali, per uso interno, li troviamo, ad esempio, negli integratori, ricchi di lecitina, indispensabile per buona parte delle funzioni, perché è fonte di colesterolo buono; la lecitina ha un’importante un’azione sul sistema circolatorio, perché elimina gli eccessi di colesterolo e di trigliceridi, pulendo bene le arterie. Sempre questa sostanza, ha la capacità di trattenere e di rilasciare acqua.

Un’altra azione, sempre per uso interno, riconducibili agli acidi grassi essenziali è quella di rinforzare le membrane che avvolgono le cellule cutanee, preservando la funzione fisiologica e rallentando il processo di invecchiamento cutaneo. Importante funzione è quella di aiutare i tessuti a conservarsi contro le insidie e le conseguenze dei famosi radicali liberi, colpevoli di interagire, in modo negativo, sull’interno organismo, creando danni, a volte anche gravi.

Una grande risorsa, da parte degli oli vegetali, è quella di fornire vitamine liposolubili, che sciogliendosi nei grassi, aiutano le cellule a funzionare in modo corretto. Stiamo parlando di Vitamine A, D ed E. Assunte come integratori, aiutano la pelle a mantenersi elastica e tonica, ritardando la comparsa di rughe, e di segni d’espressione.

Usi interni degli oli vegetali

Ma l’uso degli oli vegetali non si limita solo a quello interno. Per uso esterno, l’impiego nella cosmesi, nel quotidiano, è largamente diffuso; si possono registrare miglioramenti a livello epidermico, pelle più pulita, più luminosa e più elastica; aiutano a combattere gli inestetismi corporei, in alcuni casi sono dei perfetti alleati per prevenirli; rinforzano le unghie e i capelli, favorendone anche una crescita sana.

Ecco spiegata la loro presenza nei cosmetici naturali, nei prodotti per la cura del corpo e dei capelli, ma anche nei prodotti per il trucco, trasformando un semplice rossetto in un vero e proprio trattamento labbra.

Negli ultimi anni, hanno trovato impiego anche nei centri estetici; vengono usati per i massaggi o nell’aroma terapia, dove gli oli puri, quelli totalmente vegetali, veicolano gli oli essenziali, nel modo in cui vengono adoperati, ognuno, in base alla propria struttura, viene designato per una specifica funzione.

Dieta e benessere

Qualunque sia la destinazione, gli oli vegetali si ottengono dai semi oleosi delle piante o, in assenza di semi, da altre loro parti. I più conosciuti, e utilizzati, sono sei: l’olio di arachidi, l’olio di oliva, l’olio di cocco, l’olio di palma, l’olio di sesamo e l’olio di germe di grano.

Alcuni hanno caratteristiche che si indirizzano al lato estetico, di una persona, altri, per le loro proprietà, e caratteristiche, sono meglio indicati per un uso interno, è più un fattore di benessere e di salute. La maggior parte di questi oli, in determinati casi, possono regalare sollievo, alleggerire i sintomi di alcuni disturbi, e prevenirne altri. L’importante è valutare sempre la struttura dell’olio, per capirne meglio le proprietà e per quali funzioni potrebbe essere impiegato.

Altri oli vegetali che vale la pena di ricordare

  • olio di albicocca
  • olio di arachidi
  • olio di argan
  • olio di semi di mais
  • olio di soia
  • olio di cotone
  • olio di macadamia
  • olio di nocciola
  • olio di mandorle
  • olio di noce
  • olio di palma

Conosciamo meglio i ‘magnifici sei’:

Olio di arachidi. Costituenti di base sono l’acido oleico e l’acido linoleico, e a completare c’è la vitamina A. I grassi monoinsaturi lo rendono di aiuto per la cura della pelle, per il normale percorso del flusso sanguigno, per il mantenimento del colesterolo HDL, quello ‘buono’ per intenderci.
La vitamina E argina, invece, i processi degenerativi dell’organismo e combatte i radicali liberi, con una notevole azione antiossidante.

Olio di semi di mais. L’acido prevalente è quello linoleico e la vitamina E gli fa compagnia, in misura maggiore, per cui le proprietà sono più o meno quelle dell’olio di arachidi.

Olio di cocco. Contiene gli acidi grassi saturi a media catena e va subito chiarito che, nonostante gli acidi grassi non siano l’ideale per la salute, quelli a media catena si comportano meglio, perché non vanno a incrementare il livello del colesterolo cattivo. In termini qualitativi è però inferiore rispetto agli altri due, se non altro perché, pur non peggiorando la situazione, neanche la migliora come negli altri casi.

Olio di palma. In questo caso gli acidi grassi sono a catena lunga, ossia in tutto e per tutto nocivi. Il problema è che il colesterolo ‘cattivo’ viene sostenuto e aiutato a moltiplicarsi, per cui è meglio evitarlo il più possibile. Peccato, perché contiene vitamina A ed E in buona misura.

Olio di sesamo. Con il sesamo ritornano gli acidi grassi polinsaturi che tanto fanno bene al cuore e al colesterolo buono. Acido linoleico e acido oleico presenti in pari misura lo rendono un buon alleato della salute.

Olio di semi di lino. È simile a quello precedente, in quanto condivide con l’olio di sesamo la composizione e le proprietà.

Olio di germe di grano. Anche qui, acidi grassi polinsaturi e tanta, tanta vitamina E, antiossidante e di sostegno alla vista. Ottimo inserito nella composizione di creme per il corpo e lozioni per i capelli.

Condivi l'articolo

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.