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Corsi di preparazione al parto
I vari corsi di preparazione al parto organizzano tecniche diverse, ma hanno tutti gli stessi scopi.
- Forniscono alla gestante tutte le informazioni sulla gravidanza, sul parto e sul neonato necessarie a vivere consapevolmente quel particolare momento.
- Aiutano ad attenuare ansie e paure, in modo che l’inevitabile dolore fisico non venga amplificato dall’angoscia.
- Insegnano a collaborare con il proprio corpo in modo che tutto si svolga nella maniera più facile, rapida e meno dolorosa possibile.
- Offrono un’occasione di incontro con altre donne che stanno vivendo la gravidanza, per scambiarsi solidarietà e sostegno.
- Rendono il partner più consapevole e partecipe, per stare vicino alla futura mamma in ogni momento, compreso quello del parto.
I corsi di preparazione al parto vengono organizzati dalle strutture pubbliche, come ospedali e consultori, e dai centri privati e in entrambi i casi vengono suddivisi in una parte teorica ed una pratica.
Teoria e pratica dei corsi di preparazione al parto
La parte teorica è svolta generalmente dal ginecologo, dall’ostetrica, dal pediatra, ognuno dei quali tratta gli argomenti della propria specializzazione. Le informazioni fornite riguardano l’evoluzione della gravidanza, il travaglio, il parto, il puerperio. Inoltre, si trattano anche la fisiologia del neonato e le prime cure che gli vengono prestate alla nascita e nei primi giorni di vita.
La parte pratica utilizza invece diverse tecniche che insegnano a reagire nel modo più adatto alle varie fasi del travaglio e del parto. Così la futura mamma apprende ad alleviare sia la tensione fisica sia quella emotiva, ridurcendo almeno parzialmente il dolore. Se nei corsi è prevista l’assistenza dello psicologo, una parte importante riguarderà la discussione guidata in gruppo, per ridurre dubbi e paure, attraverso l’espressione, il confronto e la comprensione dei propri sentimenti.
Nel nostro paese i tipi di corsi più praticati sono sostanzialmente due: il training autogeno respiratorio (RAT) e la Preparazione al parto attivo.
Il training autogeno respiratorio
Il training autogeno respiratorio, noto anche come RAT, si basa su una serie di tecniche respiratorie e di autosuggestione finalizzate ad abituare l’organismo a reagire nel modo più adatto alle varie fasi del parto. Così si allevia la tensione dal punto di vista sia emotivo che respiratorio. Il corso inizia solitamente al settimo mese di gravidanza e viene organizzato per gruppi di ampiezza variabile, anche se l’ideale sarebbe che non venissero superate le dieci persone per volta.
La preparazione al parto attivo
La parte pratica prevede invece l’insegnamento della tecnica vera e propria di rilassamento, comprese le tecniche di respirazione e le tecniche di controllo muscolare che devono essere messe in pratica nelle varie fasi del parto.
Nella fase in cui si apprende il rilassamento si impara anche in quale modo lasciare andare la mente, per richiamare ricordi e sensazioni esclusivamente piacevoli.
In vista della fase del travaglio l’attenzione si concentra sulla respirazione, insegnando a praticarla in modo ampio e profondo a partire dal momento in cui le contrazioni hanno inizio.
Per la fase espulsiva si insegna invece ad inspirare e a trattenere aria nei polmoni nel momento della spinta, per tornare subito dopo al rilassamento e alla normale respirazione. L’obiettivo è ridurre al minimo il dolore grazie all’allenamento e alla concentrazione, che aiutano a tenere sotto controllo tanto la tensione emotiva quanto quella fisica.
IRiuscire ad applicare questa tecnica in modo corretto significa recuperare energia preziosa fra una contrazione e l’altra, e arrivare di conseguenza più riposate alla fase espulsiva. Ne deriva che il dolore del parto si riduce, e non di poco, abbreviando i tempi stessi del travaglio. Per impararla occorrono tempo, impegno e un buon allenamento, che si raggiunge solo ripetendo quotidianamente gli esercizi a casa.