Come organizzare un pranzo secondo il galateo?

rganizzare un pranzo secondo il galateo

Il pranzo secondo il galateo inizia dall’invito

Il pranzo secondo il galateo inizia dall’invito. Deve essere fatto generalmente dalla padrona di casa, sempre a tempo debito:

  • tre o quattro giorni prima per riunioni familiari o tra amici
  • sei o sette giorni per riunioni più impegnative.

L’invito fatto all’ultimo momento può sembrare un ripiego.

Una regola molto importante è saper scegliere gli ospiti in modo che , conoscendone la personalità, i gusti, il carattere, possano trovarsi il più possibile a loro agio.

Preparazione della tavola per un pranzo secondo il galateo

Una volta fatti gli inviti, controllare i servizi di piatti, posate e bicchieri, così da poter lavare o lucidare quel che non è più a punto. Tovaglie e tovaglioli da usare devono essere lavati e stirati di fresco.

Poi si deve studiare un menù che permetta di preparare qualcosa il giorno prima, si tratti della base di qualche piatto come pasta fresca o sugo, piuttosto che di qualche portata vera e propria.

Chi desidera proporre un piatto nuovo deve fare almeno una prova in precedenza, per non avere sgradevoli sorprese.

Il tavolo e le tovaglie

Il tavolo ideale per un pranzo secondo il galateo deve consentire di avere 70 centimetri di spazio tra il centro di un piatto e l’altro. Se dobbiamo apparecchiare per una cena formale è opportuno che le sedie siano tutte dello stesso tipo e, nel caso non si hanno a disposizione, si possono noleggiare.

La tovaglia da mettere a tavola, se parliamo di cene formali, deve essere rigorosamente bianca e di lino. Tuttavia, si può optare  anche per una tovaglia ricamata che deve essere di dimensioni adeguate a quelle della tavola.

Per abbellire la tovaglia bisogna mettere anche i tovaglioli coordinati che verranno disposti alla sinistra del piatto.

Il servizio di piatti

Una scelta accurata per un pranzo secondo il galateo riguarda anche il servizio di piatti che comprende il sottopiatto che non è obbligatorio però rende la tavola più preziosa. Sul sottopiatto si colloca, poi, il piatto piano di porcellana, al di sopra del quale si metterà la fondina per minestre o tazza per consommé.

Dopo i primi, alla sinistra del piatto si posizionerà la mezzaluna dell’insalata; infine, in alto a sinistra, si collocherà il piattino porta pane.
Ricordiamo che tutte le portate, facendo eccezione per le minestre di brodo e consommé, si servono nei piatti piani, inclusi risotti e paste asciutte. 

Le posate

Dopo la disposizione dei piatti, passeremo a disporre le posate.

A sinistra del piatto, con le punte verso l’alto, si colloca la prima forchetta. E, se occorrerà, la seconda, da impiegare per i primi asciutti.

Per quanto riguarda il coltello, esso verrà collocato a destra del piatto e la lama all’interno, e sarà seguito o sostituito dal coltello del pesce ovviamente se il menù è misto oppure è di pesce.

Infine il cucchiaio, che verrà posizionato solo se si servirà una minestra in brodo, verrà collocato alla destra del piatto e dei coltelli.

Il menù può prevedere la presenza di pietanze che richiedono posate particolari come la pinza per le lumache che verrà collocata a sinistra, mentre la forchetta a destra.

Dal piatto, andando verso il centro della tavola, è possibile trovare il coltello da frutta, la forchetta da frutta, il cucchiaio medio per le creme e la forchetta da dessert.

I bicchieri

Per quanto riguarda i bicchieri, in alto a destra si posizionano i calici.

Il calice per il vino bianco si collocherà per primo da destra, allineato con la punta del coltello, poi si collocherà il calice per il vino rosso e poi quello per l’acqua.

Alle spalle dei tre calici, si collocherà il quarto bicchiere, che può essere flute o coppa per il vino da brindisi o da dessert. 

È fondamentale non mettere mai a tavola i portacenere e i sottobicchieri.

La decorazione

La decorazione da mettere al centro del tavolo non deve contenere fiori molto profumati e comunque non devono essere alti, così da permettere ai commensali di guardarsi in faccia. 

Il buffet

Una tovaglia si stende sul piano del buffet o su un tavolino per disporre quanto occorre per il servizio in tavola, compreso il pane in un cestino e le bottiglie di vino rosso che si stappano un paio d’ore prima di servirle. I vini bianchi devono essere tenuti in fresco.

Preparare sullo stesso ripiano anche la caffettiera e i vassoi con le tazzine, i piattini, i cucchiaini e lo zucchero.  

Se si ha a disposizione un carrello, usarlo per appoggiarvi i piatti di portata dai quali si serviranno gli ospiti, e per riporre poi ordinatamente i piatti e le posate da riportare in cucina. 

Tenere il forno acceso  a bassa temperatura per mantenere i cibi e i piatti al caldo.

Composizione del pranzo pranzo secondo il galateo

Per pranzo si indica generalmente il pasto principale della giornata, o anche per un pasto importante, sia a mezzogiorno che alla sera.

Il pranzo in famiglia è del tutto libero nella composizione, l’importante è che venga variato il più possibile.

Se invece ci sono degli ospiti, bisogna seguire alcune regole fondamentali e considerare l’importanza del ricevimento, le possibilità del servizio, se si tratta di una colazione o una cena, i gusti degli invitati e la composizione vera e propria di ogni pietanza.

Il pranzo si può comporre di:

  • antipasti, che sono comunque facoltativi
  • primo piatto, compresa la minestra
  • secondo piatto di carne o pesce
  • formaggi
  • dolce
  • frutta
  • caffè

Nel decidere la composizione del menù, è importante che non ci sia uniformità nelle vivande.

Se, ad esempio, le portate di carne sono due, una deve essere di carne bianca ed una di carne rossa, e se ci sono più salse, ognuna deve avere un sapore completamente diverso dalle altre.

Anche nei colori e nella presentazione delle vivande devono esserci estro e varietà.

Qualcuno potrebbe considerare il bon ton una cosa superata, un retaggio di altri tempi cui ormai nessuno fa più attenzione.

Può darsi, però dipende anche dal tipo di invitati e dal tipo di occasione, per cui è utile avere conoscenze in tal senso, così da poterle sfruttare all’occorrenza.

Disposizione dei posti secondo il galateo

La padrona di casa e il marito siedono l’una di fronte all’altro e ognuno ha alla sua destra l’ospite di maggior riguardo, mentre alla rispettiva sinistra quello meno importante.

Accanto alla padrona di casa va un uomo e accanto al padrone va una donna.

Gli altri commensali si sistemano via via, secondo la loro importanza ed età, sempre alternando preferibilmente un uomo e una donna.

Come si serve a tavola il pranzo secondo il galateo

I piatti di portata vengono offerti da sinistra e su ogni piatto devono essere presenti un cucchiaio e una forchetta con i manici rivolti verso il commensale.  

La carne va disposta già affettata, con le fette leggermente sovrapposte.

Il pollo deve essere già tagliato, mentre il pesce, se intero, deve avere il dorso rivolto verso i commensali.

Se non c’è personale di servizio, la padrona di casa porge il piatto al marito, il quale farà servire la sua vicina di destra, poi quella di sinistra, la quale a sua volta passerà il piatto alla sua sinistra e così via. 

I piatti sporchi si tolgono dalla sinistra del commensale e si sostituiscono dalla destra.  I vini e l’acqua si servono da destra.

Come comportarsi a tavola secondo il galateo

Uno degli ambiti in cui il galateo trova la sua massima manifestazione è lo stare a tavola, in quanto ci sono delle precise regole da rispettare.

Come si usano le posate a tavola secondo il galateo

E’ buona norma conoscere in quale posizione lascia le posate il commensale.

Ogni posizione ha un preciso significato, perché se lasciate con le punte incrociate si vuol indicare che si desidera fare il bis o si sta facendo una pausa.

Se invece le posate vengono lasciate parallele sul piatto con le impugnature verso il commensale e le punte disposte in avanti, lui sta dicendo che ha terminato e che i piatti possono essere tolti.

Inoltre è buona educazione, a tavola, non appoggiare mai le posate sulla tovaglia, ma metterle sempre appoggiate al bordo del piatto.

Il galateo del comportamento a tavola

Quando si sta seduti a tavola ci sono dei comportamenti che sono assolutamente sconvenienti e che bisogna evitare.

Come il non augurare buon appetito perché considerato un gesto di maleducazione, non appoggiare i gomiti sul tavolo, non parlare con la bocca piena. Mangiare sempre con la bocca chiusa.

È segno di buona educazione, inoltre, non prendere porzioni troppo abbondanti e non servirsi dai piatti di portata utilizzando le proprie posate.

Infine, è buon uso non tagliare tutto il cibo, ma un pezzetto alla volta.

A tavola è anche vietato usare gli stuzzicadenti e, contrariamente a quanto era in uso un tempo, ora è assolutamente sconveniente fare rutti a tavola.

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