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Le erbe aromatiche in cucina
A ogni pietanza la sua erba aromatica, si potrebbe dire, anche se poi ce ne sono di trasversali, come il basilico, che sta bene un po con tutto.
Menta
Molto diffusa, e di essa esistono in natura più di 40 varietà che presentano la stessa forma delle foglie ma un contenuto diverso in termini di essenze oleose.
La più importante, o meglio, quella che predomina sulle altre, è il mentolo, che regala il fresco profumo tipico della menta.
Per conservarla, va fatta essiccare al sole e riposta in un luogo fresco e buio ermeticamente chiusa in vasetti di vetro.
La varietà più diffusa è la menta romana, usata in cucina per profumare salse, verdure ripiene, frittate e insalate, ma anche i gelati e i dolci al cucchiaio.
La menta piperita di solito viene utilizzata per aromatizzare liquori e cocktail.
Timo
Piccolo ma intenso. Le sue foglie profumate acquistano un profumo più marcato durante l’estate.
Il gusto è leggermente amaro e si abbina bene a quello dolce delle zucchine e in generale a tutti i sapori non molto forti, ai quali aggiunge un tocco in più.
I sapori forti finirebbero per soverchiare il delicato timo, mentre con i sapori più tenui va meglio perchè li enfatizza con dolci note di freschezza.
Basilico
Erba aromatica per eccellenza, la più conosciuta e utilizzata nella cucina italiana. La ragione del suo ‘successo’ risiede nel profumo, fresco e tenue, che diventa più intenso se viene frullato o pestato nel mortaio per la preparazione del pesto.
L’abbinamento con le melanzane, con il sugo semplice, con la pizza valorizza in modo particolare l’aroma del basilico, che pur nella sua delicatezza riesce ad imporsi sulla pietanza che va a valorizzare.
Erba cipollina
Ha un profumo molto intenso che non conosce sfumature. Viene infatti utilizzata per insaporire piatti delicati o dal sapore poco deciso, come l’insalata ad esempio, ma anche con i sapori forti.
L’erba cipollina abbinata al peperoncino ne sottolinea ed evidenzia il sapore, e regala un profumo fresco e vivace anche ai formaggi.
Proprietà benefiche delle erbe aromatiche usate in cucina
Le virtù delle piante aromatiche e delle spezie sono infatti numerose e ben note.
Ma il loro impiego nei piatti, grazie all’aggiunta naturale di sapore, permette di eliminare sale e grassi di condimento. O meglio, di arrivare a una significativa riduzione degli stessi nella misura in cui se ne impiega di meno.
La menta e la salvia sono balsamiche. La menta aiuta la digestione e ha anche funzione anti-infiammatoria, mentre la salvia è protettiva del fegato. Si aggiunge alla pasta, al pesce e al brodo.
Il basilico è antispasmodico e stimola la digestione. Si aggiunge un pò a tutto: cane, sugo, mozzarella, pomodoro, facendo attenzione a evitarne la cottura, altrimenti i principi attivi rischiano di sfumare.
L’erba cipollina è depurativa, stimola la diuresi. Si usa in genere al posto dell’aglio, sulle insalate, ne sughetti e nei soffritti, nelle minestre.
Il timo migliora la frequenza cardiaca, la pressione arteriosa e la colesterolemia.
L’alloro è un efficace antispasmodico. Si aggiunge al brodo per aromatizzare e alle conserve, per lo stesso motivo.
Il ginepro digestivo e tonico. Si utilizza per il suo valore aromatico sui piatti di carne saporita, come la porchetta e la cacciagione.
L’origano è il principe delle erbe da tavola, perché va davvero ovunque: pizza, verdure, carne, pesce, formaggio. E stimola la digestione
Come usare le erbe aromatiche in cucina
Ai fini di un impiego ottimale di tutte le erbe aromatiche disponibili, si consiglia di preferire le erbe fresche a quelle secche, perchè mantengono inalterati i principi attivi
Si suggerisce anche di aggiungerle alla fine della preparazione delle pietanze, in quanto è meglio non cuocerle. Sempre per evitare di corrompere tanto l’aroma quanto i benefici.
Coltivare il basilico sul balcone, ad esempio, è il modo migliore per avere sempre a portata di mano una delle erbe per uso alimentare tra le più fresche e adattabili a diversi tipi di pietanze.