Abbronzatura artificiale: cosa si deve sapere?

Ecco, sappiate che una bella abbronzatura artificiale, la tintarella in assenza di sole naturale è possibile, è facile.

E ci sono anche varie soluzioni tra cui scegliere, ciascuna con le sue caratteristiche ma anche con delle precauzioni da prendere.

Vediamo quindi quali sono queste soluzioni per una abbronzatura artificiale. E per ciascuna capiamo bene le varie caratteristiche e i consigli per goderne al meglio, riducendo allo stesso tempo i possibili rischi.

Sostanzialmente, per prendere un bel colorito abbronzato in assenza del sole possiamo ricorrere a:

  • lampade e lettini solari nei centri abbronzatura
  • creme autoabbronzanti
  • terra abbronzante per il viso

Andiamo a scoprirle da vicino, una per una.

Abbronzatura artificiale

California, Francia e Germania hanno già vietato ai minorenni di sottoporsene. I più recenti studi hanno ormai confermato quelli che fino a poco fa erano solo sospetti.

L’esposizione alle radiazioni, raggi ultravioletti, utilizzati dalle lampade e dai lettini abbronzanti aumentano del 75% la possibilità che possano insorgere melanomi.

Rischi da lampade e lettini per abbronzatura artificiale

Le recenti ricerche hanno ormai fatto troppo clamore per poter essere ignorate ed il rischio accertato è così sensibile da costituire una realtà da accettare.

Tantissime sono le persone che erano solite sottoporsi a trattamenti di questo tipo, mostrando tutto l’anno una tintarella da tropici o una lieve doratura a seconda del gusto.

A far maggior uso di queste tecniche per abbronzature accelerate sono soprattutto i giovanissimi, anche sotto i 30 anni, ben felici d’arrivare in spiaggia già abbondantemente abbronzati.

Se si pensa che i melanomi, tumori maligni della pelle, uccidano in Italia circa 7000 persone all’anno ci sarebbe d’aspettarsi che l’uso di lettini e lampade abbronzanti subisca una decisa botta d’arresto.

Ma sarà immediatamente così?

Intanto che il mercato assorbe la notizia, l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro, organo appartenente all’organizzazione mondiale della sanità, ha già inserito gli apparecchi che sfruttano i raggi ultravioletti nella lista nera degli agenti cancerogeni per l’uomo.

Centri solari per l’ abbronzatura artificiale

I centri solari ed estetici autorizzati in Italia sono tantissimi, secondo le ultime stime pare ammontino a circa 13.000.

Ognuno d’essi chiaramente fornito delle apparecchiature a raggi ultravioletti.

Ma le stesse associazioni di categoria sono sicure che moltissimi siano anche i centri non autorizzati o le strutture specializzate in altro che pure offrono il servizio lampade.

Basti pensare a palestre, alberghi, parrucchieri, piscine, negozi, etc.

Un censimento di queste sedi è molto meno facilmente eseguibile. Quindi si corre il rischio che in troppi casi il personale non sia adeguatamente specializzato, sufficientemente competente per maneggiare strumenti così pericolosi.

Ad aggravare la situazione vi è una sostanziale lacuna normativa, che si spera venga ben presto sanata a seguito delle spinte ricevute dalle ricerche recenti.

Di fatto la norma vigente sui centri estetici non specifica la tempistica per dei corsi di formazione per gli operatori che s’occupino di strumenti UV.

Inoltre non vi sono controlli periodici sugli apparecchi che, come ogni altro, possono logorarsi col tempo e diventare ancora più rischiosi.

Secondo il numero d’agosto del The Lancet Oncology, rivista specializzata, le lampade ed i lettini abbronzanti aumentano anche il rischio per i melanomi oculari.

I minorenni possono fare la lampada solare?

Fino a poco tempo fa la lampada era, per così dire, aperta a tutti. L’età non contava, si poteva fare a 16 come a 20 anni.

Oggi non è più così, secondo un decreto del ministero della Salute e del ministero dello Sviluppo Economico, che hanno individuato delle categorie ben precise di persone a cui la lampada non è permessa.

Si tratta dei giovani con meno di 18 anni, delle donne in gravidanza e delle persone che hanno o hanno avuto un tumore della pelle. In altri paesi era già così da tempo, in Italia si inizia ora.

Di certo i diciassettenni abituati a fare la lampada non saranno contenti, soprattutto se si considerano le statistiche. Sarebbero circa 1 milione e mezzo gli under 18 che fanno la lampada con regolarità.

E purtroppo non la fanno, anzi, facevano sempre mettendoci la testa: la protezione solare per la maggior parte di loro era un optional e la frequenza era spesso eccessiva.

Rischi dell’abbronzatura artificiale con la lampada

I rischi?

  • invecchiamento della pelle
  • scottature
  • danni per gli occhi

che devono essere protetti, con la lampada come con il sole ‘vero’.

C’è da dire, inoltre, che i ministeri hanno fissato delle regole anche per i macchinari che vengono utilizzati nei centri estetici. Questo perchè la preoccupazione riguarda la salute di tutti, ovviamente, non solo quella dei giovanissimi.

E del resto, il limite dei 18 anni rimanda soltanto la questione, non è che la risolva.

Anche i 18enni sono molto giovani e potenzialmente irresponsabili, per cui bisogna avere la certezza che, una volta raggiunta l’età, possano accedere a posti in cui la sicurezza non sia messa in discussione.

Come scegliere la crema autoabbronzante

Prima che arrivi l’estate, molte persone ricorrono alle creme autoabbronzanti per acquisire un colorito piacevole e preparare il corpo alla bella stagione.

Secondo un recente sondaggio, lo shopping per l’abbronzatura virtuale è aumentato negli ultimi anni. Oggi i prodotti che assicurano un’abbronzatura veloce e uniforme sono sempre più perfetti e assicurano risultati efficaci ed immediatamente visibili.

Le creme autoabbronzanti permettono di farsi la tintarella stando comodamente a casa, scegliendo le parti del corpo sulle quali intervenire, oppure optare per una crema da stendere su tutto il corpo.

La varietà di creme autoabbronzanti è molto vasta. In commercio si trovano formulazioni sofisticate e adatte a qualsiasi esigenza.

Le creme attualmente in vendita hanno un colore ormai uguale a quello naturale.

Il segreto delle creme

Contengono infatti una sostanza, l’eritrulosio, che favorisce l’assorbimento del prodotto, evitando che si formino macchie antiestetiche e sfumature arancioni.

In genere, poi, la crema autoabbronzante contiene sostanze emollienti ed idratanti, che aiutano a prevenire le rughe e persino la cellulite.

Le creme sono adatte ad ogni tipo di pelle, anche la più sensibile, e contengono una molecola, il DHA, che non provoca allergie e non è tossica.

L’unico inconveniente è che possono evidenziarsi gli eventuali punti neri presenti sul corpo. Per questo, è consigliabile effettuare uno scrub completo su tutto il corpo, prima di applicare la crema.

La colorazione degli autoabbronzanti classici dura in genere 5 giorni, perciò l’applicazione andrebbe rinnovata due volte alla settimana. La crema autoabbronzante per il viso si stende come un semplice fondotinta, sfumandola delicatamente con le dita.

Bisogna stare attenti a sfumare la crema lungo l’attaccatura dei capelli, e non trascurate di passare un filo di crema anche sulle orecchie.

Per le creme del corpo, invece, per evitare la formazione di chiazze o macchie, è consigliabile usare una spugnetta bagnata da passare sul corpo perfettamente asciutto.

crema autoabbronzante

Spray colorati

Una variante al classico autoabbronzante è lo spray colorato da diffondere sul corpo. Il risultato è simile a quello di una doccia solare, ma più rapido.

L’applicazione è davvero semplice. Si vaporizza lo spray su tutto il corpo, stando bene attenti a non trascurare seno e ascelle.

E’ consigliabile effettuare l’operazione davanti allo specchio.

Lo spray è la soluzione ideale se si vuole avere un bel colorito in una circostanza particolare, o se si indossa un abito scollato o particolarmente corto.

Terre abbronzanti per il viso

Se non si vuole ricorrere all’autoabbronzante per il viso, esistono alternative come le terre abbronzanti, che sono facili da applicare e assicurano una lunga tenuta.

Per avere un risultato il più possibile uniforme, è consigliabile idratare la pelle del viso prima di stendervi la terra. Basta una semplice crema idratante. La terra va diffusa sul viso e sul collo con un apposito pennellone.

La terra deve essere di almeno due toni più scura della carnagione. La maggior parte delle terre abbronzanti sono ipoallergeniche, e a base di polveri minerali. Lancaster, Dior e Guerlain sono solo alcune delle marche che propongono ottime terre abbronzanti per il viso.

Come scegliere la terra abbronzante

La terra abbronzante è un cosmetico che serve sia d’inverno, quando la pelle diafana necessita di un po’ di colore. Ma anche d’estate, quando c’è bisogno di intensificare l’abbronzatura che non sempre è omogenea.

Per assicurarsi un effetto naturale ed uniforme è indispensabile scegliere il colore adatto alla propria pelle e stendere la terra con cura, per evitare chiazze sul viso, sul collo o sul corpo.

La terra abbronzante è una soluzione veloce e pratica per cancellare la stanchezza e i segni del tempo, per rendere il viso più luminoso e vitale, per vivacizzare la pelle.

Prima di effettuare l’acquisto, è bene sapere però che le polveri più asciutte sono indicate per le pelli grasse che tendono all’untuosità. Comunque qualsiasi terra abbronzante è ottima per evitare l’antiestetico effetto lucido sul viso, poiché sono tutte più o meno dotate di potere assorbente.

Prima di applicare la terra, comunque, è consigliabile passare sul viso e copro un velo di cipria, che agevola l’azione della terra.

Scegliere il colore della terra abbronzante

La scelta del colore che si adatti meglio all’incarnato per una bella abbronzatura artificiale necessita di particolare attenzione.

Il tono non deve mai essere troppo scuro per non creare antiestetici distacchi tra il viso ed il collo e per non rendere duri i lineamenti del volto.

Se si ha la carnagione già ambrata e quindi tendente allo scuro, si può puntare a sfumature sui toni del rame, terracotta e bronzo. Se invece l’incarnato è piuttosto pallido è meglio optare per toni chiari e dorati.

Attenzione, però: le terre abbronzanti troppo rossicce o eccessivamente ambrate rischiano di dare un aspetto artificiale alla vostra abbronzatura artificiale. Con un effetto poco naturale. Mentre quelle troppo chiare potrebbero portare la pelle sui toni grigiastri.

Se il viso è tondo e paffuto, è preferibile scegliere una terra poco iridescente e madreperlata, perché altrimenti le rotondità del viso potrebbero accentuarsi.

Applicazione della terra abbronzante

Affinchè il pennello scorra più agevolmente, è meglio applicare su tutto il viso (in particolare sulla zona T, ovvero fronte, mento e naso) un velo di cipria, prima di applicare la terra abbronzante.

E’ meglio evitare l’uso di creme idratanti tropo untuose che non facilitano l’applicazione della terra.

Il pennello va scelto accuratamente: deve avere setole compatte, morbide ed elastiche, deve essere grande, non deve lasciare pelucchi al suo passaggio.

Per ottenere un effetto omogeneo bisogna calcolare la giusta dose di terra da applicare, altrimenti si rischia di macchiare la pelle. Soffiate sul pennello per eliminare quella in eccesso prima di passarla sul viso e corpo.

Uso del pennello

Il pennello va mosso in modo costante e in senso circolare. Si parte dal centro della fronte per poi spostarsi verso le tempie.

Nella parte frontale del volto si procede con movimenti ascendenti stendendo uniformemente la terra sulle guance e sul naso.

Applicate poi, infine, un velo di terra sul mento e le mascelle, sfumandola bene per evitare stacchi netti di colore da una zona all’altra.

Con un pennello più piccolo passate un po’ di terra nella zona sotto gli occhi, che in genere tende a restare più chiara delle altre.

Con un pennello piatto si può applicare le terra anche sulle palpebre, evitando anche di usare l’ombretto (l’effetto naturale è garantito), e poi sul corpo.

Va benissimo una pennellata sulle spalle, nell’incavo dei seni, sulle gambe e sulle braccia invece meglio utilizzare una spugnetta inumidita tonda e piatta.

Approfondimenti

Potete approfondire con la nostra guida: Tutto quello che dovete sapere sull’abbronzatura naturale

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