Come pulire il sensore di una macchina fotografica digitale

La pulizia del sensore di una macchina fotografica digitale è fondamentale. Di seguito, alcuni consigli per pulire al meglio il sensore di una fotocamera.

La macchina fotografica digitale

Innanzitutto, è opportuno fare una distinzione radicale: una cosa, infatti, è la macchina fotografica digitale e un’altra, dal punto divista della polvere sul sensore, è la macchina fotografica reflex. La prima ha il sensore sigillato nel corpo macchina e l’obiettivo fisso, per cui (a meno che non vi sia entrata al momento della costruzione – cosa ben difficile) la polvere non ha modo di accedere all’interno e finire quindi sul sensore. Il problema della pulizia non si pone. Se, invece, si possiede una macchina fotografica compatta reflex e si notano macchie scure sulle foto…..la pulizia dell’obiettivo è indispensabile!

La macchina fotografica reflex

Per quanto riguarda la macchina reflex, invece, il problema della polvere è molto più evidente. Ogni volta che si cambia obiettivo il rischio che la polvere, le fibbre dei tessuti, le micro particelle di smog, i pollini, possano entrare dal bocchettone è reale e consistente. Complice l’umidità dell’aria e del nostro respiro, queste polveri possono non solo depositarsi sul sensore, ma attaccarvisi in maniera davvero pervicace. La loro evidenza si rileva nelle foto sotto forma di punti scuri, macchie e filamenti.

Come pulire il sensore della macchina fotografica

Una volta individuata la polvere, il sensore deve essere pulito. Fermo restando il fatto che si tratta di un elemento delicatissimo, è pur vero che esso è protetto frontalmente da un filtro, per cui le eventuali operazioni casalinghe di pulizia si possono fare con una certa tranquillità, anche se con la dovuta cautela. Di conseguenza, è importante non toccare mai fisicamente il sensore ma solo il filtro di protezione. Ovviamente il filtro stesso della macchina fotografica può, a sua volta, graffiarsi.

Pulizia del sensore della macchina fotografica in laboratorio

Il modo migliore per pulire il sensore è ovviamente quello di portarlo presso un laboratorio specializzato o meglio ancora un centro assistenza della casa. Qui tecnici specializzati eseguiranno una pulizia a regola d’arte e priva di rischi per la vostra macchina. E se dovessero rompere qualcosa, sono assicurati. Canon, ad esempio,  esegue pulizia con rilascio di documentazione tecnica che spiega il lavoro fatto e i paramentri rilevati con le varie verifiche. Il costo non è del tutto irrisorio, e viaggia attorno ai 50 euro.  Sono comnque soldi ben spesi, soprattutto per i professionisti.

Pulizia del sensore della macchina fotografica in casa

Ci sono vari modi per pulire il sensore di una macchina fotografica in modo autonomo. Si va dai sistemi che spruzzano aria depurata sul sensore per rimuovere la polvere, a quelli che invece aspirano aria e polvere contemporaneamente. In commercio, poi, esistono dei kit speciali con tanto di lente d’ingrandimento per osservare il sensore e individuare i singoli granelli di polvere verificando, allo stesso tempo, anche l’avvenuta pulizia. Inoltre, ci sono sul mercato speciali pennelli elettrostatici anche se la loro efficacia è davvero bassa. Infine, ci sono i sistemi che spazzolano fisicamente il sensore (o meglio il filtro che si trova su di esso).  A questo riguardo esistono vari siti web dove è spiegato tutto quello che si deve fare per pulire il sensore con questa tecnica e con diverse varianti. Fondamentalmente si usa una sorta di paletta sulla quale viene avvolto un panno di speciale tessuto antistatico a microfibra; fatto questo, si inumidisce il tessuto con alcool ispopropilico e poi, con un passaggio netto, si scorre sul sensore. E’ importante evitare di fare troppa pressione o, viceversa, farne troppo poca. Il vetro del filtro, infatti, potrebbe rompresi sotto un’eccessiva pressione perchè è molto sottile.

La paletta può essere acquistata (vedi Sensor Swab) oppure costruita. Il tessuto può essere comperato per lo specifico scopo (vedi Pec Pad) oppure si può usare il tessuto in microfibra 3M che si trova in molti negozi. Il liquido, invece, si può scegliere tra quello commerciale, Eclipse, oppure quello specifico, l’alcool isopropilico, che si compra in farmacia.

Come evitare l’ingresso della polvere nella macchina fotografica

Sembra banale ma una precauzione da prendere è proprio quella di ridurre il rischio della formazione di polvere. A questo proposito, è necessario cambiare il meno possibile gli obiettivi, e se è proprio necessario, l’operazione  va effettuata in luoghi riparati, lontani da correnti d’aria o vento, polveri di qualsiasi genere. Quando si cambia l’obiettivo, inoltre, è importante tenere la macchina fotografica con il bocchettone verso il basso e, soprattutto, è fondamentale compiere l’operazione velocemente. Infine, è importante chiudere sempre la parte posteriore dell’obiettivo smontato usando l’apposito tappo. Attenzione a non fare entrare capelli, peluchi e fibbre degli abiti dentro o vicino al bocchettone

Pulizia del sensore APS e di quello a formato pieno

La pulizia di una macchina fotografica con sensore APS è piu agevole e piu facile rispetto a quelle con il sensore a formato pieno come la Canon EOS 5 D. Questo accade perchè lo spazio attorno al sensore, nel secondo caso, è assai ridotto per non dire inesistente. Nelle fotocamere con sensore digitale APS, ossia che moltiplicano la lunghezza focale dell’obiettivo per 1.3, 1.5 o anche 1.6 il sensore si trova al centro di un’alloggiamento ampio che permette alla paletta di lupizia di scorrere bene sul sensore stesso e di pulirlo perfettamente. Nelle fotocamere a sensore con pieno formato, lo spazio laterale è quasi nullo, per cui diventa difficile eseguire un passaggio corretto sul sensore con la paletta di pulizia. Si manifesta anche il rischio di far toccare il tessuto avvolto sulla paletta con il bordo della struttura interna della fotocamera, liberando peluchi che potrebbero finire sul sensore stesso. Inoltre, si rischia di lasciare depositi di polvere appiccicata sul bordo del sensore. Nel caso di fotocamere con sensore pieno, se fallisce la pulizia con aria, meglio portarle in un centro specializzato.

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5 commenti su “Come pulire il sensore di una macchina fotografica digitale”

  1. Centro Canon di Roma fatto! Per tre volte di seguito: risultati negativi.
    Per di più non sono mai riuscito a sapere che diaframma usano per le prove. L’ultima volta -dopo aver parlato con Milano- mi hanno dato due diagrammi prima e dopo la 3 pulizia (tra la seconda e la terza pulizia sono stati fatti solo 2/3 scatti di prova (11 macchie prima; 2 dopo). Nella prova che ho fatto io altro che due macchie!! Nei diagrammi non si legge F utilizzato.
    Domani la invierò al centro Di peschiera Borromeo che è centro specializzato per la MKIII.
    Staremo a vedere

  2. io invece l’obiettivo non lo cambio mai e entra comunque sporcizia.La fotocamera è nuova,nikon d60, l’ho comprata solo mercoledì!E’ possibile che tale sporcizia venga direttamente dal sottile strato di “vellutino”attaccato nella fotocamera?

  3. x Cristina. Si purtroppo è vero. Anche evitando il cambio dell’obiettivo si vedrà prima a poi polvere sul sensore. Io ho delle Canon EOS 5 MKII e nonostante abbia usato sempre e solo lo stesso obiettivo sulle macchine, ed esse siano dotate di sistema antipolvere…..dopo un mese ci sono già macchie nere sulle foto.

  4. Ho una 1ds MARK III. Purtroppo il service canon non ha pulito bene il sensore pur avendola riportata tre volte!!!!!!!!!!!!! Non mi rimane che inviarla al centro Canon di Milano; penso possano essere macchie di oliodi lubrificazione. E’ possibile???

    Sanluc

  5. Assolutamente possibile, ma anche “l’olio” di lubrificazione si può rimiovere con una accurata e professionale pulizia. Però per questo tipo di manutenzione le suggeriamo sempre il centro Canon autorizzato di Roma, oppure il principale presso l’importatore Italia.

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