Quali sono gli attrezzi per la potatura?

Quando andiamo a comprare gli attrezzi per la potatura, la prima nozione da tenere a mente è che la qualità non deve essere mai sottovalutata.

Questo vale anche davanti a un prodotto che presenta un prezzo sensibilmente più elevato rispetto ai concorrenti economici.

Ridurre i costi è importante, certo, ma è bene anche valutare quanto può offrire un attrezzo più costoso e di qualità in termini di durata e di prestazioni.

Per il resto, si tratta solo di scegliere lo strumento giusto. Ecco tutto quello che c’è da sapere per procedere all’acquisto nel modo corretto, quali sono gli strumenti presenti in commercio e quando è opportuno utilizzarli al posto di altri.

Gli attrezzi per la potatura

In base alle dimensioni delle vostre piante è possibile scegliere diversi strumenti per la potatura, dalle forbici al seghetto, fino alla motosega. La scelta dipende anche a seconda dell’uso – amatoriale o professionale – che dovrete fare degli attrezzi.

Alcuni sono strumenti manuali, mentre altri sono azionati corrente elettrica, sistemi pneumatici e motori a scoppio.

Le forbici da pota

Le forbici sono lo strumento più semplice e diffuso. Si usano per potare le piante erbacee e i rami più piccoli. Le forbici sono attrezzi di diverse dimensioni e hanno lame più o meno lunghe a seconda dell’utilizzo.

In commercio ne esistono di diversi modelli e di diversi prezzi:

Forbici tagliasiepi

hanno lame abbastanza lunghe e possono raggiungere anche i 50 centimetri di lunghezza.

Anche i manici sono piuttosto lunghi, per poter azionare con uno sforzo minimo le lame che hanno queste dimensioni.

Esistono anche forbici tagliasiepi dotate di prolunghe che permettono di tagliare le siepi anche a molti metri di altezza.

Il sistema più diffuso è quello delle ruote dentate, che permettono di ridurre lo sforzo da parte di chi le utilizza

attrezzi per la potatura: le forbici

Forbici da potatura

rispetto alle comuni forbici, queste hanno un’impugnatura particolare. Hanno due anelli nei quali si inseriscono il pollice e il medio per poter  imprimere più forza durante le operazioni di taglio.

Per chi le usa è richiesta meno forza grazie a un impugnatura di lunghezza media in grado di azionare lame corte e  molto tozze

attrezzi per la potatura: le forbici

Forbici tronca rami

sono forbici particolari da utilizzare a due mani.

Si usano per tagliare rami di grandi dimensioni e sfruttano il principio delle leve vantaggiose. Il manico è molto lungo, mentre le lame sono corte.

In questo modo si possono tagliare anche rami piuttosto spessi senza fare uno sforzo eccessivo.

Alcuni modelli sono lunghi circa un metro e anche in questo caso esistono apposite prolunghe che permettono di potare rami fino a quattro metri di altezza

Forbici pneumatiche

Sono considerate attrezzi per la potatura di uso professionale, che è inutile acquistare se l’uso che dovete farne è sporadico e limitato al giardino di casa.

Essendo alimentate da un particolare sistema di aria in pressione devono essere collegate ad un compressore portatile.

Si rivelando maneggevoli e anche loro possono essere montate su prolunghe telescopiche per permettere a chi le usa di potare siepi molto alte.

Queste forbici si utilizzano anche per tagliare rami che non hanno dimensioni troppo elevate, quindi se le branche sono un po’ più spesse, è bene usare strumenti alternativi come il seghetto o la motosega.

Forbici elettriche

Le forbici elettriche funzionano con una batteria batteria, che può essere facilmente trasportata da un luogo a un altro semplicemente agganciandola alla cintura dell’utente oppure all’interno di uno zaino.

Queste forbici vengono collegate alla batteria con una cavo e si possono montare su supporti telescopici per poter eseguire lavori di potatura anche a cinque metri di altezza.

Il modello elettrico ha un’efficienza superiore del 40% rispetto alle forbici tradizionali.

E sono considerate eccellenti nel ridurre il rischio di infiammazione del tunnel carpale. La classica patologia che colpisce chi utilizza spesso le forbici e ripete inevitabilmente i movimenti.

Altri attrezzi per la potatura

  • Svettatoi

Sono degli strumenti che si usano per tagliare i rami e le fronde che si trovano molto in alto, anche a diversi metri di altezza.

Il dispositivo è molto simile ad una grossa forbice che viene applicata sulla cima di un’asta telescopica; con un particolare sistema di leve e di carrucole chi usa l’attrezzo può praticare il taglio stando comodamente a terra, con uno sforzo davvero minimo.

  • Seghetti da potatura

Se i rami da potare sono troppo grossi e non è possibile impiegare i più comuni attrezzi da taglio che hanno lame incernierate bisogna utilizzare il seghetto.

I vari modelli si differenziano per:

  • Forma della lama, che può essere ricurva o dritta
  • Numero dei denti ( più sono i denti e più preciso sarà il taglio)
  • Disposizione dei denti, che possono essere alternati o omogenei
  • Tipo di impugnatura, per esempio dritta o a manico di ombrello

In commercio ne esistono di due tipi: a lama fissa e pieghevoli.

  • Motosega

La motosega si usa per il taglio di branche grosse ma si può utilizzare anche per la capitozzatura, operazione per la quale è impossibile utilizzare un comune seghetto.

Questo attrezzo si usa in campo e a livello professionale, ha un’alimentazione garantita da un motore a scoppio, dalla corrente elettrica oppure da una batteria portatile.

In commercio è possibile trovare diversi modelli di motoseghe, diverse tra loro in base a differenti parametri, come la potenza del motore, la velocità della catena e l’alimentazione.

Come fare corretta manutenzione agli attrezzi da potatura

Quello che garantisce agli strumenti da lavoro una buona durata nel tempo è la giusta manutenzione.

Dopo aver utilizzato qualsiasi strumento per la potatura è necessaria la pulizia; bisogna rimuovere i residui della vegetazione utilizzando dell’alcool e poi asciugare le componenti per evitare la formazione della ruggine.

Se usate le forbici dovrete controllare periodicamente che le lame siano sempre bene allineate; nel caso di allentamento basterà stringere fino a tornare alla giusta posizione.

Gli attrezzi elettrici, invece, devono essere scollegati dai cavi per evitare l’ossidazione.

Infine, tutti gli strumenti devono essere sistemati in un luogo asciutto, lontano dall’umidità.

Quando le lame cominciano a perdere il filo, significa che è giunto il momento di affilarsi a dovere.

Se la lama taglia poco sarà più faticosa da utilizzare e non garantirà più prestazioni ottimali; i bordi saranno sfilacciati e il taglio risulterà impreciso e questo può rappresentare un problema per la pianta.

Le ferite causate da questo tipo di tagli, infatti, tendono a cicatrizzarsi molto più a fatica dei tagli netto e questo espone la pianta ad attacchi di agenti patogeni provenienti dall’esterno.

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