Suffumigi: come curarsi col vapore?

 suffumigi

Dal latino ‘sub fumigare’, cioè fumo proveniente dal basso, il termine suffumigio indica un rimedio naturale, molto antico, basato principalmente sul vapore acqueo (a tal proposito, infatti, è possibile chiamarli anche vapori o fumenti). Il suffumigio è uno dei rimedi casalinghi per eccellenza, fatto inizialmente solo con acqua molto calda, poi, con la conoscenza delle proprietà benefiche di piante ed erbe, sono stati implementati e resi molto più completi, funzionali e finalizzati alla soluzione di diverse problematiche.

Il processo è molto semplice, non occorre far altro che portare ad ebollizione dell’acqua, versarla poi in una grande bacinella ed inalarne il vapore, avendo cura di coprire, sia il capo che la bacinella, con un panno o un asciugamano (in modo da non disperdere i “fumi” acquei e da direzionarli tutti verso il viso).

Perché inalare il vapore dell’acqua?

Che l’acqua sia di vitale importanza per la nostra esistenza è cosa risaputa, ma è meno risaputo che anche la più semplice inalazione di tale elemento, che evapora, possa fare molto bene alla salute. Quando le vie respiratorie sono congestionate o quando la tosse secca ci impedisce di respirare, e di parlare in modo regolare, facendoci tossire convulsamente, qualche suffumigio può alleviare immediatamente il nostro stato, perché il vapore è in grado di insediarsi in spazi molto angusti, penetrare attraverso le mucose irritate e fluidificarle rapidamente.

Il calore del vapore farà, inoltre, dilatare i vasi sanguigni delle parti interessate (naso, gola e bronchi) e questo faciliterà l’assorbimento delle sostanze balsamiche eventualmente disciolte nell’acqua. Tutto ciò è finalizzato alla possibilità di evitare, come primo rimedio, di ricorrere subito a medicinali, spray nasali, il cui uso (o abuso) prolungato tende a danneggiare i capillari, o ad altri surrogati medici oppure, correre direttamente dal nostro medico curante. Ad ogni modo, l’ importante è non commettere l’ errore di pensare di poter pensare di bypassare un consulto specialistico, in casi davvero importanti, o tenere semplicemente presente, nel caso in cui il malessere dovesse persistere, che il suffumigio è una sorta di ” primo soccorso” che permette di trovare sollievo temporaneo o, in casi più lievi, anche un rapido e più salutare rimedio.

Suffumigi con bicarbonato, erbe o oli essenziali?

L’acqua è già da sola una potente medicina naturale, ma quando si soffre di raffreddore, tosse, mal di gola ed asma è meglio potenziare il suo effetto benefico, aggiungendo sostanze disinfettanti e/o balsamiche sempre e completamente naturali. L’ importante è accertarsi bene, tramite gli incipit, che ciò che si sta utilizzando sia “veramente” naturale e non lasciarsi forviare da etichette ingannevoli che presentano nell’incipit, o all’ interno dello stesso nome di riferimento, la parola bio o naturale al 100%, è necessario sempre controllare e verificare nella lista degli ingredienti; in alcuni casi sono determinanti anche le spremiture a freddo o a caldo.

Il più classico dei componenti, utilizzato per i suffumigi, è il bicarbonato; è ampiamente indicato per un suffumigio che debba disinfettare le vie respiratorie. Il bicarbonato di sodio, infatti, ha ottime capacità antisettiche (tant’è che con esso si lavano anche frutta e verdura) e grazie al calore dell’acqua arricchirà i fumi che andranno a pulire le mucose, nasali ed esofagee, ed i bronchi.

Inoltre, è possibile arricchire i suffumigi con sostanze naturali dalle proprietà antinfiammatorie, lenitive e balsamiche. Questi elementi possono essere sia in forma di foglie triturate, fresche o essiccate, che oleose e possono essere abbinate fra loro. Le più indicate per alleviare i disturbi delle vie respiratorie sono l’olio essenziale di eucalipto, un altro classico per antonomasia, ottimo per calmare la tosse secca, fluidificare i muchi ed aiutare ad espettorare; l’olio essenziale di lavanda, che ha proprietà antinfiammatorie, lenitive e antisettiche; l’olio essenziale di rosa o di pino, per regolarizzare il lavoro delle ghiandole secretive nasali e per combattere l’infiammazione.

Tra le parti di piante da aggiungere ai suffumigi abbiamo l’eucalipto, il timo, l’origano, la maggiorana, il limone, la malva, la camomilla e la menta. Chi soffre d’asma è bene che valuti col proprio medico quali sostanze disciogliere nell’acqua, prima di fare un suffumigio.

Ci sono anche sostanze ed elementi di ultima generazione, diventate famose e molto impiegate grazie alle loro straordinarie proprietà; l’ ideale è poterle combinare tra loro. Ad esempio, si può cominciare dagli stessi olii essenziali, versati all’ interno della bacinella,  per rendere molto più gradevole l’ inalazione nel caso in cui le erbe impiegate siano troppo odorose e possano rendere sgradevole il tempo impiegato per ultimare il suffumigio. Il Tea Tree Oil, per esempio, è una pianta dall’odore molto forte, per alcuni addirittura sgradevole ma, le sue proprietà antisettiche e antibatteriche sono davvero straordinarie; in questo caso, è possibile ammortizzare un po’ della sua eccessiva e balsamica profumazione con qualche goccia di olio essenziale di arancio o di limone; in questo modo si otterrà una sinergia di profumazioni gradevole, ben armonizzata, al contrario, una miscela casuale potrebbe continuare a risultare sgradevole, in alcuni casi anche nauseante.

Un altro abbinamento, alquanto piacevole e soddisfacente per le narici, è la combinazione di fiori di camomilla con l’olio essenziale di lavanda, contenente risapute proprietà antisettiche e antibatteriche ed inoltre, è possibile sciogliere un cucchiaino, se lo si trova in soluzione ancora meglio, di Miele di Manuka. Il Miele di Manuka è un naturale antibiotico, particolarmente indicato per combattere mal di gola o sintomatologie, lievi, delle vie respiratorie.

Un appunto importante è quello di dosare bene le proporzioni; gli olii essenziali, di norma, sono molto concentrati, per questo basteranno 5, al massimo 7 gocce per ogni litro d’ acqua. Questa proporzione vale anche nel momento in cui si decidesse di miscelare diversi olii insieme, è fondamentale non superare mai tali proporzioni, a meno che non si sia sotto la supervisione di un bravo omeopata o di un farmacista specializzato nel settore erboristico.

Ci sono, poi, suffumigi appositamente indicati per contrastare (o almeno per trovare sollievo) problematiche come la sinusite; un elemento utilizzato, molto spesso, come rimedio, è l’aceto di vino bianco; sicuramente sarà alquanto funzionale ma decisamente sconsigliato per chi soffre di problemi di cuore; ecco perché, in casi davvero eccezionali è meglio non improvvisare e affidarsi (anche nel caso di un rimedio naturale come le inalazioni di vapore acqueo) a chi di competenza.

Come e quando fare un suffumigio?

Effettuare un suffumigio è molto semplice ed economico. Tutto quello che dovrete fare è portare ad ebollizione due litri d’acqua, togliere dal fuoco ed aggiungere, per ogni litro d’acqua bollente, un cucchiaio di bicarbonato di sodio e qualche goccia di olio essenziale oppure un cucchiaino di erbe.

Versare il contenuto della pentola in una grande bacinella, portare il viso su di essa e coprire il tutto con un panno al fine di non disperdere i preziosi vapori. Restate così per almeno 20 minuti in tutto, sollevando il panno per qualche secondo quando sentirete troppo calore al viso, oppure se il vapore è troppo intenso da sopportare per una regolare respirazione.

I suffumigi andrebbero fatti, per essere davvero efficaci, almeno due volte al giorno, preferibilmente nel tardo pomeriggio o in serata prima di andare a letto. Se fatti in questa ultima porzione temporale, sarebbe ideale, accompagnare il tutto con una tisana o un infuso, in modo da potenziare i benefici dei fumenti e far si che il muco si sciolga più in fretta e conceda un pò di sollievo durante la notte.

Quando inizierete ad espettorare ed il naso “non colerà più”, avrete i primi segnali dell’efficacia di questo antico rimedio della nonna. Non c’è una durata standard per la terapia dei suffumigi, anche perché essa non ha effetti collaterali. Interrompete le inalazioni quando vi sentirete finalmente bene.

Se, al contrario, decidete di farli in tardo pomeriggio, potete pensare di unire i suffumigi, destinati al sollievo respiratorio, ad un trattamento di bellezza. Infatti, i vapori hanno un effetto positivo, indiretto, per la cura del viso, per cui i pori si dilateranno e si purificheranno grazie al calore del vapore; è ciò che normalmente viene fatto all’ interno di un centro estetico come preparazione dell’epidermide finalizzata ad una pulizia del viso. La dilatazione dei pori, con la complicità dei vapori, permette, quindi, di poter ottenere una profonda, corretta ed efficace liberazione delle piccole cavità epidermiche pronte a ricevere benesseri, come maschere idratanti, nutrienti o specifiche per pelli grasse tendenti alle imperfezioni acneiche e seborroiche; i risultati saranno soddisfacenti e saranno visibili sin da subito: l’aspetto della pelle sarà molto più luminoso, morbido e compatto, privo di antiestetiche impurità.

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1 commento su “Suffumigi: come curarsi col vapore?”

  1. Volevo far notare che l’olio di eucalipto dovrebbe essere assoluto e Globulus, insieme alla citronella, limone citrico, arancia, menta piperita, aceto naturale, nelle giuste proporzioni sono davvero un arma formidabile ed efficace per difendere le vie respiratorie, non solo quando è già presente un quadro infiammatorio ma anche e soprattutto a livello preventivo, come nella stagione dei pollini e inverni rigidi.

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