Quali malattie possono trasmettere gli animali all’uomo?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le malattie che gli animali trasmettono all’uomo

L’attenzione va prestata soprattutto ai randagi che, per forza di cose, vivono in situazioni igieniche non controllate e possono aver contratto diversi disturbi.

Non sono poche le persone che trovato animali abbandonati decidono di portarli con sé a casa, gesto senz’altro nobile ed apprezzabile, ma prima di tutto occorre portare l’animale dal veterinario e saperne riconoscere almeno in parte le condizioni.

Le malattie di cui gli animali possono essere portatori sono molte, ma rari sono i casi di contagio tra animali e uomo. Inoltre, le campagne di vaccinazione hanno ridotto sensibilmente i rischi connessi a questi casi.

Tuttavia ciò non toglie che con i randagi il problema sia tutt’altro che debellato, soprattutto nelle cittadine che non possiedono un adeguato sistema di controllo e protezione animali.

Rabbia

La rabbia è una malattia che possono trasmettere gli animali randagi, se a loro volta infetti. La patologia è seria, se non curata può condurre alla morte. Spesso colpevolizzati di questa malattia sono i soli cani, ma in realtà anche gatti e volpi possono trasmetterla. Per questo motivo occorre controllare gli animali di casa ed evitare che entrino in contatto con quelli randagi. La rabbia si trasmette tramite morsi e graffi attuati da animali infetti, per questo motivo se l’animale domestico si presenti con ferite di dubbia provenienza è sempre consigliabile condurlo per un controllo al veterinario. In caso si morsi diretti di cani randagi su persone è chiaramente indispensabile recarsi al più presto da un medico.

Tigna

Nel caso in cui si riscontrino su cani e gatti delle lesioni cutanee, più o meno accentuate, occorre assicurarsi di cosa si tratti. Questo tipo di lesioni potrebbero essere causate da Tigna, infezione che si trasmette col contatto diretto. La patologia è comunque controllabile con terapia antimicotica che può essere prescritta dal veterinario. Certamente gravi le ripercussioni sull’uomo, forti lesioni cutanee soprattutto in prossimità del capelli. Verificabile soprattutto in condizioni di scarsa igiene.

Salmonellosi

Anche le feci possono essere un rischio se l’animale è affetto da Salmonellosi. Ma per trasmettersi la salmonellosi può anche derivare da pasti a base di carne ed uova non ben cotte. Si tratta d’una malattia non particolarmente rischiosa che spesso non richiede neanche l’assunzione di farmaci, se non nel raro caso della salmonella thipi. A doversi preoccupare del caso potrebbero essere i possessori di cani, tartarughe, pollame o criceti.

Scabbia

Siamo sempre abituati ad osservare gli animali grattarsi e tale comportamento è normale, tuttavia quando troppo insistente e soprattutto accentuato nelle ore notturne occorre chiedersi se l’animale domestico possa essere stato affetto da Scabbia. La patologia non si manifesta subito ma richiede un periodo d’incubazione che varia dalle 4 alle 6 settimane.La trasmissione sull’uomo può avvenire sia col contatto diretto ma anche, in modo più subdolo, al contatto con panni, biancheria, coperte che siano stati in contatto con l’animale infetto.

Tubercolosi

Problematico è il caso della tubercolosi aviaria o bovina. Essa si trasmette tramite la saliva, sono sufficienti anche poche goccioline, magari quelle disperse con uno sternuto. La patologia non è curabile, ma qualora si presenti è cronica. Pare che ad infettare gli animali (in questo caso cani, gatti, volatili e bovini) possono essere carni di polmone d’origine non controllata, date in pasto non cotte. Cani e gatti non devono ingerire alimenti di cui non si sia sicuri, ciò vale anche per il latte.

Allergie

Il contatto con gli animali è talvolta causa d’allergie. Esse possono sfociare in lesioni cutanee, irritazioni, riniti, problemi respiratori, occhi arrossati. Problemicerto non gravi come le patologie fin ora citate ma che certamente arrecano fastidi molto seri a chi ne è affetto. Se il contatto con l’animale non può e non vuole essere interrotto, si possono assumere medicinali specifici ed antistaminici.

Toxocariasi

La Toxocariasi coinvolge cani e gatti e si manifesta con febbre ed affaticamento che interessa l’apparato respiratorio, con ingrossamento del fegato. A causare la patologia è l’accidentale ingerimento delle uova del parassita che causa questa malattia, che a sua volta si presenta nella saliva e nelle feci dell’animale ormai coinvolto.

Idatitosi

Caso analogo è quello dell’Idatidosi che coinvolge però i soli cani. Anche in questo caso l’animale s’infetta nutrendosi delle uova di parassita e coinvolge le sue feci. L’Idatidosi produce cisti in numerosi punti dell’organismo che poi s’ingrossano fino a rompersi, con dannosissime conseguenze.

Tetano

Il caso del Tetano è diverso. La spora tetanica non si trasmette da animale infetto ad altro sano. A trasmettere la patologia sono delle spore presenti in natura nel terreno che possono emergere tramite foraggi o nel letame d’animali infetti.

Quelle finora esposte sono malattie che possono essere trasmesse da animale ad uomo. Si tratta in particolar modo di patologie ed infezioni che, secondo la definizione dell’Organizzazione mondiale della Sanità, vanno definite Zoonosi.

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