Prima di indagare a fondo le proprietà della Propoli, andiamo a curiosare sul significato di questa parola, che deriva dai termini greci ‘pro‘ e ‘polis‘, letteralmente ‘davanti alla città’.
Ma quale sarebbe l’attinenza dei termini con questa sostanza miracolosa?
L’attinenza è legata alle api, che sono le principali utilizzatrici delle preziosa resina, con la quale costruiscono una sorta di barriera davanti all’arnia, per proteggere quella che è la ‘loro’ città.
E già gli antichi Egizi la utilizzavano in versione protettiva, per conservare le spoglie del faraone per l’eternità.
Dopo di loro la usarono i soldati romani per disinfettare le ferite, e Galeno nel II sec a.c. la raccomandava per curare febbre e infezioni varie.
Se l’utilizzo della propoli nel corso dei secoli è sicuro, minore certezza c’è stata a lungo sulla provenienza della propoli.
Ed è stato solo negli anni ’70 del secolo scorso che si è scoperto giungesse dalle gemme di alcune piante.
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Che cos’è la Propoli?
La propoli è una sostanza organica prodotta dalle api mellifere. Questi insetti, oltre ad altri prodotti importanti come:
- miele
- cera d’api
- pappa reale
producono questo composto, che è veramente unico nel suo genere e straordinario per le sue virtù.
Le api raccolgono le resine vegetali che si trovano sulla corteccia o sulle gemme di alberi come:
- pioppo
- betulla
- pino
- salice
- olmo
e poi le elaborano con pollini, sostanze cerose e secrezioni salivari.
Il periodo preferito per la raccolta è tra primavera ed estate. Perchè c’è molto nettare e le api ‘bottinatrici’ possono dedicarsi con calma alla raccolta, piuttosto abbondante e disponibile soprattutto nelle ore calde del giorno.
La propoli viene raccolta non solo dalle gemme dei suddetti alberi, ma anche da:
- foglie
- rami
- corteccia
Il che ne diversifica il colore nelle varie sfumature del giallo e del rosso.
Cosa fanno le api con la Propoli
Queste resine sono depositate nell’alveare ed elaborate, e sono usate per svolgere diverse funzioni.
In particolar modo la propoli è utilizzata per mantenere l’igiene nell’alveare grazie alla sua proprietà antisettica e antibatterica.
Ma è impiegata anche come materiale da costruzione delle arnie, sia come rivestimento che come sostanza per riempire le fessure.
Composizione
Le sostanze che la compongono variano in base all’origine botanica della pianta e al particolare momento di raccolta.
Ma comunque in generale esistono 3 sostanze caratterizzanti, di quelle che non mancano mai:
- elementi che provengono dalle gemme
- secreti delle api
- cera e polline
Il colore può variare in base alla pianta da cui è ricavata la resina e generalmente va dal giallo al rosso fino anche a diventare molto scura o nera.
La consistenza a temperatura ambiente è piuttosto appiccicosa, ma se la propoli viene tenuta al freddo diventa solida e friabile.
Il suo sapore è intenso e pungente, ma quella venduta in farmacia o in erboristeria spesso viene lavorata anche con altre sostanze che ne alterano questo suo gusto originario.
Anche l’odore, molto aromatico, muta in relazione al rapporto quantitativo tra le sostanze presenti. Tipicamente aspro, ma può anche raggiungere note di dolcezza.
Sostanze presenti nella propoli
Tra le sostanze presenti nella propoli, di particolare importanza sono i flavonoidi, pigmenti vegetali che proteggono l’organismo stimolandone le funzioni metaboliche, in primis la respirazione.
Poi ci sono enzimi, zucchero e vitamine provenienti probabilmente dal polline, il che è senz’altro positivo ed è per la convergenza di tutte queste sostanze che la propoli può esibire tante e tali proprietà.
Come estrarla
Per estrarla esistono diversi metodi come, ad esempio, raschiarla dalle pareti interne dell’alveare.
In alternativa si usa appoggiare su di esso delle reti facilmente asportabili su cui le api depositano la propoli.
Usi e proprietà della Propoli
Secondo i numerosi studi condotti in merito, l’attività della propoli si estende a numerosi ambiti, non solo alla ‘lotta’ contro l’influenza, il raffreddore e la raucedine.
Questa sostanza ha infatti proprietà:
battericida
Sembra che la propoli sia in grado sia di uccidere i germi sia di danneggiarli senza ucciderli, grazie agli acidi organici e ai flavonoidi. La differenza è legata alla quantità di propoli utilizzata nel fitocomplesso, per cui a un livello alto corrisponde azione battericida, mentre ad un livello basso ‘solo’ un’azione batteriostatica.
antimicotica
La propoli interviene sui funghi che si presentano sullo strato superficiale della pelle. I metodi migliori sono 2, l’assunzione per bocca e l’appplicazione diretta (sempre diluita) sulla parte interessata. Secondo alcuni studi sperimentali, la propoli sarebbe particolarmente efficace sulla candida, uno dei più diffusi funghi che colpisce soprattutto la bocca di bambini e anziani.
antivirale
La propoli come rimedio naturale contro l’influenza e l’herpes, grazie alla sua capacità di ostacolare la diffusione del virus e la sua penetrazione all’interno delle cellule.
immunostimolante
La propoli aiuta l’organismo a difendersi dai virus e dai batteri, in particolare provvedendo alla stimolazione dell’attività dei globuli bianchi. Il tutto grazie ai flavonoidi e alla vitamina C.
antiossidante
Sempre i flavonoidi e le vitamine C ed E combattono l’avanzata dei radicali liberi, che producono uno stress ossidativo a carico dei tessuti. In quest’ottica la propoli favorisce il mantenimento e la conservazione delle cellule.
vasoprotettiva
La propoli rinforza i capillari, li rende più resistenti attraverso i flavonoidi, che esercitano un’azione aggregante a livello cellulare, e migliorano la microcircolaz ione. La vitamina C potenzia questa attività.
Usi curativi della propoli
Le sue proprietà antibatteriche e antivirali rendono la propoli conosciuta e apprezzata come antibiotico naturale.
Sono i flavonoidi, in particolare, a svolgere l’importante attività antimicrobica che rende la propoli indicata in tutti i casi di malattie da raffreddamento.
Assunta soprattutto in inverno, stimola la risposta immunitaria del proprio organismo aumentando gli anticorpi e bloccando lo sviluppo di virus e batteri.
Per la precisione, è stato studiato che la propoli sia in grado di contrastare l’azione di ben 28 ceppi di batteri.
Proprietà della propoli contro il mal di gola
È utilizzata, quindi, come disinfettante della gola e, per la sua capacità di ridurre le infiammazioni, è indicata anche della disinfezione della cavità orale in generale, e quando ci sono problemi alle gengive o ai denti.
In tutti questi casi è in grado di ridurre il dolore e apportare sollievo immediato.
E se un po’ di propoli in caso di mal di gola è il rimedio classico più utilizzato, molti forse non sanno che questa sostanza è in grado di svolgere il suo effetto antibiotico anche nel tratto gastrointestinale.
È capace di prevenire le infezioni virali dello stomaco, migliorare la digestione e aiuta a ridurre il dolore in caso di ulcere, coliti o gastriti.
Proprietà della propoli per la pelle
E non finisce qui, perché la propoli è un vero è proprio portento della natura anche quando si parla di pelle.
I suoi principi attivi sono in grado di favorire la cicatrizzazione delle ferite, di curare le infezioni da stafilococco e le micosi, nonché aiutare in caso di dermatiti, eczemi e calli.
Riesce, inoltre, a inibire il virus dell’herpes. I flavonoidi contenti nella propoli sono inoltre in grado di bloccare la produzione di prostaglandine, sostanze che accelerano il processo di invecchiamento dell’organismo.
I suoi effetti positivi, come abbiamo visto, su diversi parti del corpo grazie alla sua azione antivirale, antibiotica e immunostimolante rendono la propoli un prodotto da tenere sempre a portata di mano.
Come assumere la propoli
E in commercio la propoli si trova in varie forme. In compresse o spray da nebulizzare sono i formati più indicati per le infezioni della gola.
Ma si trovano anche sciroppi adatti sia ad adulti che bambini, estratti di tipo alcolico per un’azione mirata in alcune parti del corpo, così come anche ovuli, polvere o granuli.
Controindicazioni
Essendo un prodotto naturale, poi, non ha particolari controindicazioni. Essendo, però, prodotta anche con pollini oltre che resine vegetali, in soggetti a tendenza allergica potrebbe portare a fenomeni di sensibilizzazione.