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Oli essenziali per bambini
Non stupitevi quindi del fatto che esistano oli essenziali per bambini, o meglio, adatti all’uso nei piccoli.
Del resto, basti pensare che nello Sri Lanka il bambino viene massaggiato con l’olio di cocco mentre in India con l’olio di senape.
Per cui non abbiamo scoperto niente di nuovo, niente che diverse altre culture non conoscessero già come patrimonio delle proprie tradizioni.
Se dunque si sceglie di utilizzare un olio essenziale per massaggiare la pelle del bambino dopo il bagnetto, o magari in presenza di qualche irritazione, un classico è l’olio di mandorle dolci.
Esso peraltro è sempre presente nelle case delle neo-mamme perchè si usa durante la gravidanza per evitare le smagliature sulla pancia.
Oli essenziali: quando usarli sui bambini
Dopo il bagnetto di procede quindi al massaggio della pelle del piccolino con poche gocce di questo olio profumato, senza eccedere, altrimenti si rischia di lasciare il bambino inutilmente unto e lucido.
Al contrario, l’olio di mandorle deve essere assorbito completamente dalla pelle, e questo risultato si ottiene massaggiandolo con cura in modo che penetri a fondo nutrendo così l’epidermide.
Si può anche provare a miscelare diversi oli essenziali per bambini, ma la cautela è d’obbligo e il fai da te è assolutamente sconsigliato.
E’ necessario fare sempre riferimento al pediatra, che saprà dare indicazion in base alle caratteristiche specifiche del bambino, ad esempio il tipo di pelle.
Reazioni allergiche e intolleranze sono infatti sempre dietro l’angolo, anche con i prodotti naturali.
Una volta appurato che non esistono controindicazioni, almeno in misura preventiva, si possono provare quindi altri oli.
L’olio di geranio, che è ottimo contro le zanzare, ma anche l’olio di lavanda, che è rilassante.
Questi oli non vanno mai utilizzati puri
Ma essi vanno sempre diluiti in un olio di base, che è neutro e adatto all’uso diretto sulla pelle. L’olio di base più utilizzato è l’olio di mandorle dolci.
Comunque è possibile utilizzare senza rischi gli oli essenziali consultando sempre il pediatra, soprattutto per aiutare i piccoli a rilassarsi.
Può accadere infatti che il bambino non riesca a prendere sonno per la troppa eccitazione, o perchè non è stato possibile fargli il bagnetto, e allora si può versare qualche goccina di olio essenziale sul cuscino.
O in alternativa, su un fazzolettino di cotone da poggiare nel lettino, vicino alla testa del piccolino.
Gli oli essenziali più indicati per l’obiettivo rilassamento, se così vogliamo chiamarlo, sono l’olio di lavanda e l’olio di ylang ylang. Attenzione a non utilizzare più di due o tre gocce alla volta.
In caso di raffreddore
Se invece il problema è il nasino tappato, per via del raffreddore o dell’aria particolarmente secca nella stanza in cui si dorme, oltre a ricorrere ai rimedi indicati dal pediatra e all’umidificatore, che aiuta appunto a rendere l’aria meno secca, si può provare con un olio essenziale.
L’olio di eucalipto è il più adatto e può essere messo sul cuscino o sul fazzolettino vicino alla testa, come nel caso precedente.
In alternativa, piuttosto che usare l’umidificatore se ne può in qualche modo ‘creare’ uno casalingo.
Si mette dell’acqua in una pentola, si fa bollire e si scioglie poi l’olio essenziale nella stessa, in modo che si diffonda nell’ambiente.
Si tratta dello stesso principio dei classici suffumigi, solo che ovviamente con i bambini molto piccoli non si può procedere all’inalazione, per cui si opta per la diffusione.
Secondo alcuni anche i fiori di Bach sono utili con i bambini.
Ma per questo rimandiamo alle indicazioni degli esperti, non volendo in alcun modo sostituirci a:
- pediatra
- erborista
- medico
nella scelta di rimedi da utilizzare con cautela anche se naturali.