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Cosa sono gli oli essenziali
Cosa sono, o meglio, come vengono prodotti gli oli essenziali?
Sono appunto oli, come dice la parola stessa, estratti in maniera naturale dal mondo vegetale.
Provengono dalle piante, dalle erbe, dalle foglie di alberi, dai loro semi e persino dalla corteccia, generalmente per spremitura a freddo o distillazione.
Ma pur se originati in maniera molto diversa, tutti aiutano l’uomo.
Gli oli contengono infatti i principi attivi benefici della pianta, gli stessi che possono essere usati anche sotto diverse forme, come tisane, estratti, compresse.
Utilizzare gli oli essenziali è di una semplicità disarmante, tale da convincere anche gli scettici, quelli che non ci credono molto ai rimedi naturali.
Basta acquistare un diffusore – e la scelta in tal senso è decisamente ampia – e versare al suo interno qualche goccia dell’olio essenziale scelto.
Dosando ovviamente la quantità in base all’intensità olfattiva desiderata.
Ma senza superare le 10/12 gocce, perché gli oli essenziali non devono stordire, bensì creare solo un piacevole profumo di sottofondo.
Come agiscono
Gli oli essenziali interagiscono con l’organismo principalmente attraverso due strade: indiretta e diretta.
Indirettamente attraverso l’olfatto, con quelle che viene definita aromaterapia.
Ma anche in maniera più diretta come ad esempio i suffumigi o l’assorbimento tramite pelle con i massaggi.
Per quanto riguarda l’olfatto, sappiamo che attraverso l’aria inalata nel naso si immette infatti una moltitudine di odori di varia natura. Essi vengono “letti” dai recettori olfattivi e l’informazione ricevuta viene inviata verso il cervello lungo le fibre nervose.
E poi nel cervello cosa accade?
Accade che queste informazioni generino reazioni specifiche. Stimolano la produzione di specifiche sostanze chimiche che si formano in reazione agli odori, e che vengono poi inviate al corpo, sempre attraverso il sistema nervoso.
Odori nauseanti provocheranno una reazione di disgusto, nausea, e probabilemente l’azione di allontanarsi dalla fonte o coprirsi il naso. Odori piacevoli stimoleranno sensazioni positive. E così via.
Nel caso degli oli essenziali si tratta di odori e profumazioni che generano reazioni positive, di rilassamento o addirittura stimolazioni benefiche sull’organismo.
Ecco spiegato per quale motivo e in quale modo gli oli essenziali diventano preziosi per noi.
Ma gli olii essenziali, o meglio i loro principi attivi, penetrano anche nel nostro direttamente. Sia attraverso le mucose, in conseguenza dell’inalazione, sia per assorbimento con il contatto sulla pelle,
E anche in questo modo i loro principi attivi generano effetti benefici.
I tipi di oli essenziali
Per imparare a usare nel modo corretto gli oli essenziali occorre conoscerli bene, in modo da saper scegliere quello che fa per noi in un determinato momento. Questo vale sia per l’aromaterapia che per gli altri usi.
Infatti è di facile comprensione che ogni olio essenziale ha delle specifiche proprietà che lo caratterizzano in modo esclusivo. Posto comunque che tutti fanno bene e in linea generale sono rilassanti per il corpo e la mente.
Ma è altrettanto comprensibile la differenza che ci sarà nella scelta di un olio essenziale. Se ne cerchiamo uno per rilassarsi e distendersi a fronte di uno stress o di una giornata pesante. Oppure uno per creare un’atmosfera particolare e stimolante per una serata speciale.
Si può quindi tracciare una suddivisione indicativa degli oli rispetto al risultato finale.
Ma sempre tenendo che le proprietà specifiche di ogni olio essenziale, se indagate a fondo, possono consentirne un impiego funzionale multiplo.
Sia come migliorativo della qualità della vita quotidiana, sia come supporto in caso di vari disturbi fisici.
Depurare e disintossicare
Se l’obiettivo è depurare e disintossicare, ma anche stimolare in senso affettivo/sessuale, la scelta è abbastanza ampia.
Si può ricorrere all’olio essenziale di:
- jojoba
- girasole
- macadamia o rosa mosquita
- mandorle
- avocado
Rilassarsi
Se l’obiettivo è invece rilassarsi e accrescere l’effetto del bagno caldo, è sufficiente aggiungere nell’acqua della vasca poche gocce di olio essenziale di:
- lavanda
- sandalo
- bergamotto
- arancio
E’ anche possibile miscelarli ma per farlo si deve davvero essere buoni conoscitori delle caratteristiche degli oli essenziali.
Ma mai abbondare nella quantità, perché con le erbe naturali le allergie sono sempre in agguato, come con qualsiasi altra sostanza chimica.
E non vogliamo certo che un bagno rilassante si trasformi in una brutta esperienza da dimenticare.
Profumo degli oli essenziali
La caratteristica più importante degli oli essenziali è il profumo.
Prima ancora delle proprietà terapeutiche è infatti l’odore a colpire i nostri sensi e la nostra immaginazione.
Per cui non si può prescindere dall’olfatto nell’utilizzo di un olio essenziale.
Le erboristerie non sempre danno la possibilità di ‘testarli’, il che è senz’altro un limite per la scelta. Questo perchè l’aromaterapia agisce prima di tutto a livello dei sensi e se l’impatto iniziale non è positivo difficilmente potrà evolvere poi in maniera migliore.
Di seguito riportiamo un elenco schematico delle diverse profumazioni abbinate agli oli essenziali di maggior impiego, per fornire un orientamento.
Tuttavia è doveroso ricordare che la percezione dei profumi è comunque soggettiva. E ancor di più lo è il gradimento. Per cui l’analisi oggettiva è inevitabilmente relativamente affidabile e del tutto indicativa.
I principali profumi
Vediamo quindi, per ciascun olio essenziale quali sono le caratteristriche del suo profumo.
- Cannella. Speziato, intenso, ricco. Avvolgente, non certo di sottofondo.
- Chiodi di garofano. Forte e pungente, con note di spezie accentuate.
- Neroli. Fragranza di fiori e agrumi, leggero e lievemente aspro.
- Rosmarino. Riproduce l’esatto odore della pianta, quello che siamo abituati a sentire sulla pizza con le patate, per intenderci.
- Eucalipto. Intenso e pungente, con accentuate note amare.
- Gelsomino. Profumo di fiori per eccellenza, come un prato fiorito denso e carico, che si imprime nell’atmosfera.
- Sandalo. Aroma di legno caldo, con sotterranee note pungenti.
- Salvia. Aroma fresco ma di forte impatto, vivace e frizzante.
Pro e contro
Gli oli essenziali, come tutte le metodologie di cura “giovani”, raccolgono consensi ma anche dissensi. Non c’è un’approvazione unanime delle loro proprietà terapeutiche da parte della comunità scientifica, e quindi anche del pubblico.
Del resto la stessa erboristeria ha faticato a ricavarsi un posto nel panorama della medicina tradizionale e non desta quindi stupore che l’aromaterapia incontri le stesse difficoltà.
Nel caso degli oli essenziali, poi, la questione è complicata a volte dal fatto che per l’utilizzo non viene sempre consultato lo specialista, in nome di un fai da te potenzialmente dannoso.
La convinzione diffusa che i prodotti naturali non facciano male è quanto di più pericoloso possa esistere.
Perchè le erbe non sono affatto innocue panacee per tutti i mali, bensì sostanze chimiche che, al pari di quelle sintetiche di produzione industriale, possono nuocere. Anche gravemente in determinate condizioni e dosi.
A maggior ragione questo vale per gli oli essenziali, che vengono estratti (mediante distillazione a vapore o spremitura a freddo) dalle piante e concentrano in misura molto elevata i loro principi attivi.
E che sono utilizzati in modo ancor più diretto di molte erbe officinali.
Usi alternativi
Se ho il raffreddore o la tosse, ad esempio, posso scegliere di curarmi con la propoli, quindi prendo una capsula e aspetto l’effetto benefico.
Altrimenti posso decidere di ricorrere a un olio essenziale, e allora procedo con l’inalazione o lo diffondo nell’ambiente o faccio un massaggio, per cui l’incontro è decisamente ravvicinato.
Nulla di male, ma devo essere al corrente della composizione dell’olio essenziale, di quel che contiene e delle eventuali controindicazioni.
In primo luogo le potenziali reazioni allergiche.
A maggior ragione la cautela è fondamentale quando si tratta di bambini, per i quali non si deve prescindere dal consulto dello specialista nell’utilizzo degli oli essenziali.
L’aromaterapia è di sollievo e aiuto, ma in condizioni verificate, per evitare che le proprietà curative che rendono gli oli essenziali preziosi rimedi naturali per moltissime persone, finiscano invece per rivelarsi dannosi.
Precauzioni d’uso per gli oli essenziali
Parliamo spesso di oli essenziali e del loro utilizzo, ma è bene fare delle precisazioni prima di usarli.
Vero è che si tratta di sostanze oleose estratte da vegetali, che ne ereditano – in parte o in tutto – le proprietà. E che possono quindi essere usate in funzione terapeutica.
Ma è bene ricordare che la concretezza dei poteri delle piante officinali e degli oli essenziali non è condivisa al 100% dalla comunità scientifica. Ed è quindi necessaria una certa cautela.
Sapere che la camomilla ha proprietà calmanti non si traduce nella certezza che il suo utilizzo sia sufficiente per risolvere un problema di insonnia, ad esempio. E di conseguenza lo stesso vale per l’olio essenziale di camomilla.
L’olio di camomilla è certamente in grado di infondere tranquillità, ma non è dato sapere con certezza in quale misura e in quale quantità. Anche perchè il metodo di applicazione non è diretto.
Magari versare alcune gocce di olio nel diffusore può aiutarmi a stare tranquillo. Ma non necessariamente riesce ad entrare a fondo per sciogliere i nodi più resistenti.
L’ideale sarebbe quindi affidarsi agli oli essenziali sempre dopo controllo del medico e/o il consiglio dell’erborista, che sapranno indirizzare verso il percorso giusto per noi e la nostra specifica individualità.
Precauzioni per i bambini
Stesso discorso a maggior ragione per i soggetti più fragili: i bambini.
Cautela e attenzione non sono mai troppe e quel che va bene per gli adulti potrebbe avere effetti diversi sui più piccoli.
Secondo alcuni studi, infatti, esiste una vera lista degli oli essenziali che, secondo prove certe, sono controindicati per i bambini:
- assenzio
- cumino
- canfora
E solo per citare alcuni esempi. Per cui è meglio non usarli con leggerezza.
Rischio allergie
Inoltre, non va sottovalutato neanche il fattore allergico, che si presenta spesso anche con le erbe, prima della distillazione.
Se si sceglie l’applicazione diretta dell’olio essenziale, magari attraverso il massaggio, va necessariamente fatta una prova preventiva.
Per cui si versa prima una goccia sul braccio e si attende per qualche decina di minuti in maniera da verificare l’eventuale reazione cutanea.
Quando la pelle si arrossa o compaiono delle vesciche è evidente che esiste una sensibilità nei confronti dell’olio essenziale in questione ed è assolutamente vietato usarlo.
Si dice che gli oli essenziali di:
- anice
- cannella
- rosmarino
espongano più di altri al rischio di irritazione, ma tutto è soggettivo in questo campo. Ed è quindi il caso di non perdere mai di vista le proprie caratteristiche specifiche e procedere sempre con grande cautela.