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Il mirtillo rosso contro le infezioni urinarie
Il mirtillo, in tutte le sue declinazioni, è un prezioso alleato della nostra salute.
Il cranberry, chiamato anche mirtillo rosso di palude americano, è una pianta sempreverde della famiglia delle ericacee, di origine Nordamericana cresce spontaneo in terreni palustri acidi.
Nel nostro paese lo si può trovare nelle aeree collinari e montane fino ai 2000 metri, in particolare sulle Alpi e Appennini settentrionali.
La gemma vegetale è costituita dal suo frutto rossastro, piccolo e succoso ricco di antiossidanti come:
- tannini
- flavonoidi
- pro-antocianine del tipo A
- tripertenoidi
- catechine
- acido citrico, ascorbico e malico
Le qualità curative attribuitegli vanno principalmente assegnate al proantocianidine, una classe di potenti antiossidanti, utile per contrastare con particolare efficacia cistiti o infezioni del tratto urinario.
Come agisce il mirtillo rosso
Un’importante ricerca, diretta da un team della McGill University di Montreal ha infatti attestato e convalidato il forte potere anti infettivo e antimicrobico del mirtillo rosso.
Ha dimostrato quindi come sia molto valido contro le infezioni urinarie, svelando il suo meccanismo che permette di liberare le vie urinarie dai batteri.
Questa funzione è incentrata nelle proantocianidine del tipo A, una categoria di polifenoli.
Essi impediscono ai batteri patogeni (come ad esempio: il temuto Escherichia coli e il Proteus mirabilis) di aderire alla mucosa del tratto urinario.
In questo modo favoriscono la loro successiva eliminazione attraverso l’urina, eludendo così lo sviluppo d’infezione.
È stato ulteriormente osservato che le proantocianidine possano essere utili come prevenzione della colonizzazione batterica in attrezzature mediche come i cateteri, più volte causa di infezioni ospedalieri.
Come usare il Mirtillo rosso contro le infezioni urinarie
Il mirtillo rosso si consuma fresco, essiccato o sottoforma di succhi per curare e prevenire le uretriti e le cistiti.
Soprattutto in quelle dove sono presenti l’Escherichia coli, batterio molto comune nelle infezioni urinarie, coinvolto nell’ 80% dei casi.
Non esistono controindicazioni particolari riguardo la sua assunzione, tranne per coloro che seguono una terapia anti-coagulante, per evitare che si verifichi un interazione tra le sostanze, con un eventuale potenziamento dell’effetto del trattamento.
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