Quali sono le proprietà benefiche e salutari del digiuno?

Digiuno: non solo penitenza, ma potenziamento del corpo e della mente. Se eseguito nel modo corretto!

Una vera e propria terapia usata lungo i secoli per ridonare equilibrio al corpo e alla mente, per dimagrire e stare meglio con se stessi.

La cura del digiuno: una tradizione millenaria

Se è vero che la natura ci insegna la saggezza sicura dell’istinto, allora il digiuno è una cura scritta nell’intelligenza del corpo.

Gli animali selvatici non solo, talvolta, usano erbe curative per alleviare le loro sofferenze, ma possono anche digiunare fino a quando non ritornano in miglior salute.

Certo l’uomo non può affidarsi con la stessa sicurezza all’istinto, ma sulla base di questa saggezza naturale sembra aver sviluppato nel corso dei secoli la pratica del digiuno.

Filosofi, medici e scienziati si sono dedicati ad essa, non solo per studiarla, ma anche per praticarla.

Digiuno nell’antichità

Grandi filosofi dell’antica Grecia come Socrate, Platone, Pitagora, sembra abbiano praticato il digiuno per ottenere maggiore lucidità mentale. Avere un pensiero cristallino, depurato dalle tossine, pronto ad affrontare impegnativi compiti intellettuali.

Sapevano bene che il corpo e la mente comunicano tra loro.

E Pitagora, supremo maestro di un’importante scuola filosofica dell’epoca, che era anche una specie di chiesa, sembra prescrivesse un periodo di digiuno anche ai scolari che richiedevano di esserne ammessi.

Ma il digiuno non era impiegato solo dai filosofi per curare la mente e l’anima, ma anche dai medici per curare il corpo. Una vera e propria terapia dell’epoca.

Nell’antico Egitto, la sifilide era affrontata col digiuno. Ippocrate, considerato il fondatore della medicina moderna, prescriveva il digiuno nelle fasi acute della malattia, e Avicenna, altro grande medico dell’antichità, prescriveva salutari digiuni di lunghi periodi.

Ma anche nei secoli più prossimi a noi, il digiuno non cessa di attrarre consensi da parte dei medici.

Certo, dalla storia della medicina e del pensiero possiamo avere utili suggerimenti, ma non dobbiamo dimenticare che le conoscenze dell’epoca erano limitate.

Ma anche oggi che la scienza ha fatto passi da gigante, il digiuno non è stato dimenticato.

I nuovi strumenti scientifici permettono una migliore conoscenza dei suoi meccanismi di funzionamento e hanno fatto più chiarezza sulle sue virtù, e anche sui suoi rischi.

Effetti sull’organismo

Cosa succede nel nostro organismo quando si digiuna per un lungo periodo? Innanzitutto, bisogna sapere che nel nostro corpo esistono delle riserve di carboidrati come, ad esempio, il glicogeno, conservato nel fegato.

Sono riserve che l’intelligenza della natura fa accumulare, perché non si può essere certi di avere sempre da mangiare. Queste riserve permettono di sopravvivere quando il cibo scarseggia.

Così, dopo il terzo giorno di digiuno, il nostro organismo inizia ad attingere dalle sue riserve.

Come gli animali in letargo bruciano il grasso accumulato durante il periodo estivo, così il nostro organismo brucia le sue riserve di grasso e proteine, per ricavarne energia.

Precauzioni obbligatorie

Dal punto di vista terapeutico può produrre effetti positivi ma, attenzione, digiunare significa spingere l’organismo in una condizione estrema; il nostro corpo penserà di essere in pericolo.

Solo un’attenta valutazione medica può indicare, caso per caso, l’utilità di questa particolare dieta, e solo il monitoraggio medico può evitare ripercussioni negative sulla nostra salute e ricavarne i benefici ricercati.

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