Il crudismo è un regime alimentare basato su alimenti naturali, cioè cibi che non hanno subito alterazioni a seguito di cottura o trasformazioni industriali.
Si tratta, quindi, di un programma alimentare particolare, che raccoglie numerosi fan in tutto il mondo.

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Definizione di crudismo
Il crudismo, in inglese raw foodism o rawism, più che essere una dieta, è un vero e proprio stile di vita. Uno stile di vita che si basa sul consumo di cibi non cotti, non trasformati e ,se possibile, biologici.
Non è, tuttavia, un regime alimentare vegetariano o vegano, o meglio, ci sono crudisti vegetariani, ma ne esistono altri che mangiano alimenti di origine animale.
Dopo i crudisti:
- vegetariani
- vegani
- onnivori
esiste una quarta categoria che segue la “raw paleolithic diet”, cioè una dieta basata sul consumo di prodotti che erano disponibili nel periodo preistorico, come carne, pesce e uova, miele, bacche e vegetali.
È un’alimentazione simile a quella praticata da Inuit e aborigeni australiani.
Perchè il crudismo
La decisione di non cuocere gli alimenti risiede nella convinzione che le temperature di cottura uccidono gli enzimi, quali proteasi, lipasi e amilasi, presenti naturalmente nei cibi.
È solo ammesso scaldare le vivande a una temperatura massima di 42-46 °C. In base a questa idea, il corpo si troverebbe costretto a produrre da sé gli enzimi digestivi, considerati non efficaci come quelli naturalmente contenuti negli alimenti.
Inoltre, la cottura distruggerebbe le vitamine e i i microorganismi utili alla flora intestinale.
Per di più, la cottura abbasserebbe il pH degli alimenti, rendendoli acidi, mentre il corpo preferirebbe i cibi alcalini; inoltre, un’acidità eccessiva porterebbe l’organismo a essere più soggetto alle malattie.
Un’altra motivazione che spinge al crudismo sostiene che i cibi sono “morti, cioè sono privi della forza vitale necessaria all’organismo.
Da un punto di vista più filosofico, i crudisti considerano l’uomo alle stregua di tutti gli altri animali, che si nutrono solo di cibi crudi. La cottura è, dunque, considerata una pratica artificiale e una forzatura.
Riassumendo, i crudisti sostengono che i cibi crudi siano più salutari e il loro consumo comporta:
- dimagrimento
- disintossicazione
- vitalità
- miglioramento della pelle
- riduzione dell’insorgenza di alcune patologie come il diabete e certi tumori
Tutto ciò si dovrebbe tradurre in una maggiore aspettativa di vita; inoltre, il non dover cucinare cibi lascerebbe più tempo libero per godersi la vita.
Infine, molti crudisti decidono di alimentare in questo modo anche i propri animali domestici, coerentemente con il proprio stile di vita.
Svantaggi della dieta crudista
Nonostante per i crudisti sia una forzatura dannosa, la cottura è considerata una delle scoperte più rivoluzionarie fatte dall’uomo.
Essa, infatti, elimina alcune tossine presenti in certi vegetali, in alcuni legumi e nelle carni. Inoltre, essa distrugge microrganismi e virus presenti negli alimenti.
Uno dei microorganismi più conosciuti, è l’Escherichia coli, presente in carne, pesce, molluschi e latte crudi; questo può causare gastroenteriti anche gravi.
Visto quanto può essere indispensabile la cottura di cibi per eliminare elementi dannosi, bisogna sottolineare che la teoria crudista sulla preservazione degli enzimi naturali dei cibi è scientificamente errata. Infatti, questi enzimi vengono degradati già a livello gastrico e, quindi, non vengono assorbiti a livello intestinale, come i principi nutritivi.
È vero, invece, che la cottura distrugge le vitamine termolabili, ma è pur vero che la fonte principale di vitamine, per crudisti e non crudisti, è la frutta.
Comunque, la cottura delle carni e dei prodotti animali ne aumenta la digeribilità e, inoltre, ne migliora il gusto. Oppure, nel caso delle carote, la cottura rende più assorbibile il betacarotene.
A livello di salute, non ci sono riscontri unanimi sugli effetti della dieta crudista, ma in alcuni casi si sono manifestati fenomeni di ridotta densità ossea, amenorrea e disturbi a livello della tiroide.
Trattandosi di un particolare regime alimentare, sarebbe opportuno intraprenderlo sotto controllo medico, evitando il fai da te, in quanto è possibile l’insorgere di gravi carenze alimentari.
Alimenti ammessi nel crudismo
Largo spazio nel crudismo alla frutta e alla verdura, la cui non cottura è prevista normalmente in tutti i regimi.
Benché non possano essere cotti, questi alimenti possono essere frullati o trasformati in succhi.
Approvata non solo la frutta tradizionale, ma anche la frutta secca, quella a guscio e il latte di cocco.
Insieme a frutta e verdura, vengono consumati alcuni semi, come il grano germinato o il riso di Gaba.
I cereali grezzi, invece, sono quasi del tutto assenti da questa dieta, in quanto contenenti tossine vegetali e poco digeribili. Sono, invece, presenti alcuni tipi di alghe.
Cibi per i diversi tipi di dieta crudista
Questi sono gli alimenti consumati dai crudisti vegani e vegetariani, ma gli onnivori mangiano anche pesce, magari sottoforma di sushi, carne come il carpaccio, latte e derivati crudi e non pastorizzati.
Vegetariani e onnivori consumano anche le uova, ma queste non possono essere cotte a temperatura superiore a 46°C; oppure, possono consumare le cosiddette “uova del millennio”, di origine cinese, che sono delle uova fermentate con particolari procedure.
Oltre agli alimenti normali, esistono anche dei “supercibi” che apportano significativi benefici alla salute, grazie a maggiori quantità di vitamine e sali minerali.
Questi cibi avrebbero funzioni protettive contro malattie cardiache, cardiovascolari, artrite e molti altri disturbi.
Nell’elenco dei supercibi figurano:
- grano germinato
- cioccolato grezzo
- Maca, una pianta originaria del Perù
- semi di canapa
- bacche Goji, di origine asiatica
- polline
Questi alimenti speciali possono essere consumati da soli o, prevalentemente, possono essere incorporati a frullati e succhi.
Altri cibi promossi sono la bevanda rivitalizzante rejuvelac e lo zucchero di dattero.
Come si vede dall’elenco, non sono alimenti facilmente reperibili nei canali di distribuzione normale; bisogna, quindi, recarsi in negozi specializzati o sfruttare le risorse di internet.
Esistono altri alimenti ammessi dai crudisti meno ortodossi.
Essi sono cibi che hanno subito leggere trasformazioni o cotture, rimanendo sempre sotto la soglia dei 46°C. Si tratta si
- latte di soia
- burro vegetale
- oli da spremitura a freddo
- sciroppo d’acero
- aceto
- salsa di soia non pastorizzata
- frutta e verdura essiccati o disidratati
- miso
- crauti
- kimchi, un piatto coreano con verdure.
Comunque, i cibi parzialmente elaborati non devono superare il 25% del totale. Per scaldare si possono usare disidratatori, piastre a induzione o il bagnomaria, non superando la soglia di temperatura fissata.
Crudismo: ricette e preparazioni
In una dieta ricca di verdura cruda, abbondano le insalate; poi, sono molto gettonati i piatti misti.
Nonostante l’assenza di cottura, alcuni alimenti vanno preparati prima del consumo; ad esempio, il riso e gli altri cereali devono essere messi a bagno per una notte, oppure devono essere fatti germinare.
Un periodo in ammollo è previsto pure per la frutta a guscio e la frutta essiccata.
Per i crudisti è utile dotarsi di alcuni strumenti, come frullatori, spremitori, mixer e disidratatori, benché questi ultimi siano piuttosto disapprovati dai crudisti più fervidi.
I disidratatori servono per la preparazione di pane, biscotti, cracker e degli altri alimenti a basso contenuto di umidità. Le basse temperature di queste preparazioni comportano, però, lunghissimi tempi di “cottura”.
I crudisti meno ortodossi approvano anche il congelamento dei cibi, mentre per altri le temperature troppo basse potrebbero ridurre gli enzimi da preservare.
Per conservare gli alimenti, quindi, si usa il sottovuoto o la sanificazione con acqua ossigenata.