In principio, il boom del successo degli sport acquatici ha riguardato l’acquagym. In un secondo momento, l’attenzione si è concentrata su un’altra attività che si può svolgere in acqua: l’hydrobike. È l’equivalente del ciclismo su strada, o dello spinning svolto in palestra. Protagoniste indiscusse, in tutti e tre i casi, sono la bicicletta e la musica. Con una certezza: l’hydrobike fa dimagrire.
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Davvero l’hydrobike fa dimagrire?
L’hydrobike fa dimagrire così come il ciclismo e lo spinning. Rispetto ai primi due, vedrete che lo sforzo fisico sarà inferiore, suderete meno e scoprirete quanto l’acqua sia alleata delle donne!
L’hydrobike: una bicicletta speciale
L’hydrobike utilizza la bicicletta, ma non una di quelle tradizionali, bensì uno speciale tipo, diverso anche rispetto a quella da spinning. Il materiale con il quale è realizzata è l’acciaio e questo perché la bicicletta andrà immersa in acqua: non deve rovinarsi e deve resistere in acqua anche per ore.
Le biciclette per l’hydrobike sono costruite studiando le dinamica della resistenza e dell’attrito, caratteristiche tipiche dell’ambiente acquatico. Rimangono stabili sul pavimento grazie a delle ventose. Il manubrio e il sellino si possono adattare, regolandoli in base all’altezza dell’allievo. Sarà cura, inizialmente, dell’istruttore sistemare la bicicletta, per poi riuscire autonomamente a prepararla.
La lezione per dimagrire
Se temete l’acqua sappiate che non è un limite per avvicinarsi a questo sport, perché non bisogna essere immersi totalmente, ma si rimane sempre con metà busto fuori dalla piscina. Per ottenere dei risultati soddisfacenti l’allenamento andrebbe eseguito almeno tre volte la settimana.
La lezione viene organizzata con un tempo di 50 minuti, massimo un’ora, e viene accompagnata da una musica che, proprio come nelle attività aerobiche, aiuta, in un crescendo di battiti per minuto, a raggiungere la fase allenante.
La caratteristica della lezione di hydrobike consiste nel pedalare in maniera ininterrotta. Nei primi dieci minuti si inizia con un riscaldamento che coinvolge sia la parte superiore del corpo, meno interessata ma comunque sfruttata con dei movimenti a pelo dell’acqua, sia le gambe che, attraverso una pedalata blanda fanno lentamente aumentare i battiti cardiaci. La posizione di riscaldamento è la pedalata da seduti.
Si entra poi nell’allenamento vero e proprio, dove il ritmo cardiaco deve aumentare in maniera graduale, per far entrare il corpo in una frequenza del cuore detta allenante, e per farlo abituare alla fatica. In questa fase si susseguono pedalate singole e quelle che doppiano la musica, quindi degli sprint, vengono variate le posizioni possibili di presa del manubrio che, facendo inclinare più o meno il busto, aumentano l’intensità dell’esercizio.
Questa è la fase nella quale ci si solleva spesso in piedi per pedalare, oppure si intervallano le due posizioni passando da seduti a in piedi. Un ulteriore modo di intensificare l’attività consiste nel pedalare spingendo l’acqua nel verso contrario, si pedala all’indietro. La durata del fulcro della lezione è di circa trentacinque minuti.
Gli ultimi cinque minuti servono ad eseguire esercizi di stretching da effettuare sia sopra la bicicletta, sia a terra, di lato alla stessa.
L’hydrobike alleato di bellezza
L’hydrobike fa dimagrire per un motivo determinante: si tratta di un’attività aerobica.
L’azione massaggiante dell’acqua e la sua resistenza combatte anche l’inestetismo della cellulite. Modellando anche le gambe che, durante la lezione, vengono tonificate, potrete ridurre la ritenzione idrica, concausa del sovrappeso.
L’hydrobike aiuta ad incrementare il consumo calorico, facendoci bruciare i grassi più in fretta.