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Curarsi con i fiori : le scoperte del Dottor Bach
Curarsi con i fiori può oggi sembrare anacronostico, ma , in realtà, è un opportunità sempre valida. Durante il tirocinio negli ospedali, il dott. Edward Bach dedicò molto tempo agli studi teorici, ma subito gli sembrò più interessante osservare direttamente i pazienti. Cominciò a studiare la reazione individuale di ogni paziente alla stessa cura. Ben presto ne trasse la conclusione che gli stati d’animo negativi sono le principali cause dei malesseri delle persone. D’altronde anche oggi la maggior parte dei medici è concorde nel definire alcune malattie come “psicosomatiche”.
Bach elaborò un metodo di cura che tende a riequlibrare le alterazioni dello stato d’animo (paura, incertezza, ipersensibilità, ecc.). Il metodo sfrutta le potenzialità energetiche dei fiori, ed è composto da 37 fiori, più l’acqua di roccia, che corrispondono ad altrettanti stati d’animo negativi.
Dove si acquistano i Fiori di Bach
I fiori di Bach si possono acquistare in erboristeria e in farmacia. Vengono venduti in piccoli flaconi, e devono essere diluiti prima dell’uso, in acqua minerale naturale. Volendo, è possibile mischiare i rimedi anche senza l’aiuto del negoziante, ma è opportuno seguire le istruzioni lasciateci dallo stesso Dott. Bach. Il dosaggio standrad è di due gocce per ogni fiore scelto, è possibile un mix di cinque fiori, ma si può arrivare anche fino a sette. L’assunzione è molto semplice: bastano quattro gocce stillate direttamente sulla lingua, per almeno quattro volte al giorno.
Nei casi più gravi, il rimedio può essere somministrato anche ogni trenta minuti, fino alla diminuzione e scomparsa dei sintomi. Sia all’inzio, che durante la terapia, è importante mettersi all’ascolto di se stessi e delle proprie reazioni, per osservare i vari miglioramenti, sia dal punto di vista fisico che psicologico. I rimedi di Bach non hanno un tempo massimo di assunzione. La durata della cura varia da persona a persona, a seconda della capacità di reazione e della gravità del problema da risolvere.
Può anche succedere che il rimedio non faccia effetto, ed è opportuno allungare i tempi della cura per due o tre settimane. O ancora, che le aspettative sono troppo alte, ed invece i miglioramenti sono più lenti e graduali. In alcuni soggetti si è riscontrato che nei primi giorni della cura non solo non abbiano riscontrato miglioramenti, ma addirittura si siano sentiti peggio di prima.
Questo non deve allarmare, perchè se il disturbo è radicato da troppo tempo è normale che debba passare un periodo di “assestamento” prima che torni l’equilibrio. Allo stesso modo, i soggetti più scettici potrebbero avere problemi nella realizzazione degli obiettivi previsti dalla cura, proprio perchè non ci credono veramente.
Come scegliere i fiori giusti
Il metodo del dott. Bach presuppone una consapevole conoscenza di se stessi e dei propri limiti caratteriali. Il lavoro che si deve fare per individuare i propri stati d’animo è più o meno lungo, necessita di pazienza e costanza, ma è necessario per attuare e facilitare il processo di guarigione.
Si deve cercare di osservare in maniera obiettiva le proprie reazioni di fronte a particolari episodi, o in un momento di particolare stanchezza, quando i difetti tendono ad evidenziarsi maggiormente. Per molte persone può essere di aiuto un colloquio diagnostico con qualcuno che le conosca bene, e con le quali è facile aprirsi e confidarsi. A volte la ricerca dei fiori giusti può allungarsi nel tempo, ma alla fine porta sempre i risultati sperati. I fiori di Bach possono essere somministrati anche ai bambini e alle donne gravide.