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L’agronomo
Quella dell’agronomo è una professione riconosciuta e regolamentata dalla Repubblica Italiana dal 1976, anche se le sue radici affondano nel secolo precedente. Infatti, già nel 1863 il termine agronomo indicava colui che attende all’agronomia, definita come la dottrina e la scienza che riguarda l’amministrazione e la cultura della campagna.
Oggi le competenze professionali dell’agronomo sono molto più ampie e complesse, richiedono una preparazione in numerose discipline, una mentalità aperta e senso di responsabilità nei confronti della collettività.
Gli incarichi strategici e delicati assegnati a questa professione sono numerosi; l’Ordinamento professionale dei dottori agronomi e dottori forestali prevede:
- consulenze aziendali
- accertamenti delle qualità delle produzioni agricole e zootecniche
- lavori che riguardano boschi e foreste
- valutazione delle risorse idriche e piani per il loro utilizzo
- pianificazione territoriale e piani ecologici finalizzati alla tutela e al rispetto dell’ambiente
La formazione dell’agronomo
Per esercitare la professione di agronomo bisogna aver conseguito una laurea specialistica in discipline scientifiche attinenti l’agricoltura o l’ambiente; oppure una laurea triennale come quelle di agronomo o forestale Junior, biotecnologo agrario o zoonomo.
Dopo la laurea è necessario superare l’esame di Stato che permette di iscriversi all’Albo professionale di categoria.
Opportunità di impiego dell’agronomo
Il settore professionale dell’agronomo è in crescita e il numero dei professionisti è aumentato notevolmente negli ultimi anni, così come le opportunità lavorative.
Gli sbocchi occupazionali sono molti e interessanti, dalla libera professione all’insegnamento, alla carriera nella pubblica amministrazione, fino all’impiego come dipendente o consulente all’interno di imprese agricole e agroalimentari.