Come si riconoscono i sintomi di un ictus cerebrale?

Quando una persona è colpita da ictus parte una specie di cronometro: restano circa tre ore per intervenire.

Nell’arco di tre ore dal primo manifestarsi dei sintomi, la persona dev’essere soccorsa da personale competente. Spesso i soccorsi non avvengono in tempo, proprio perché chi sta attorno al sofferente non si rende conto di cosa effettivamente stia accadendo.

Può accadere che una persona cada, si rialzi, appaia un po’ pallida ma tutto sommato “normale” e che poche ore dopo muoia per un ictus a cui non sono seguiti i dovuti soccorsi.

Esistono dei segnali che occorre riconoscere per il proprio bene e per quello di chiunque si abbia attorno. I neurologi indicano quattro punti che chiunque dovrebbe conoscere perché riconoscibili anche da persone non competenti in medicina.

Qualora si nutrisse il sospetto dell’insorgenza di un ictus, si deve chiedere alla persona colpita di sorridere. Niente di anomalo, non è uno scherzo. Qualora la persona sia stata colpita da un ictus potrebbe non riuscire a muovere correttamente i muscoli facciali, dunque risulterebbe incapace di sorridere.
Altra tecnica può essere quella di chiedere alla persona di pronunciare una frase completa (per esempio “oggi è una bella giornata”). Anche in questo caso, se ha avuto un ictus, non ce la farà.

Terzo suggerimento è quello di chiedere alla persona di sollevare le braccia, potrebbe non riuscirci del tutto o riuscirci solo parzialmente.

Altro sintomo fondamentale riguarda la lingua. Si deve chiedere alla persona coinvolta di mostrare la lingua, se questa sembrerà gonfia e si muoverà solo lateralmente è da considerarsi un chiaro sintomo d’allarme.

In presenza di uno o più dei seguenti sintomi, è bene allertare quanto prima il 118 o portare la persona al pronto soccorso. Sarà sufficiente descrivere al personale competente i seguenti segnali affinché la persona coinvolta venga soccorsa prontamente e salvata.

 

Condivi l'articolo

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.