Benvenuti in questa nostra guida tecnica, facile e completa, dedicata a come scegliere il terriccio per le nostre piante di casa.
Perchè non tutti sanno che ogni specie di pianta ha le sue caratteristiche e quindi necessita di tipologie di terriccio differenti.
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Scegliere il terriccio: le tipologie
Il terriccio è una miscela di componenti di origine varia, sia vegetale che animale, che serve a dare le giuste quantità e qualità di nutrimento alle piante.
Oltre a quelli già pronti, intendiamo quelli che si trovano in negozio, è possibile acquistare le singole componenti per miscelarle poi in casa per ottenere composti ad hoc.
A seconda della pianta che vogliamo coltivare, dobbiamo utilizzare terricci di tipo diverso.
Terriccio universale
Il terriccio universale è la base per piante da balcone e da interni.
Come dice il nome esso va bene per quasi tutti i tipi di piante, ma può essere presente nei negozi miscelato in modi differenti per specie diverse.
Il terriccio universale è composto da limo, sostanze vegetali e animali decomposte, argilla e microrganismi.
Torba
La torba è invece un tipo di terriccio ricavato dalla decomposizione di specie di piante che si trovano nei terreni acquitrinosi. Scarsa di elementi nutritivi, ma ha ottima capacità di trattenere sia l’acqua che i fertilizzanti.
La migliore è quella cosidetta “bionda” di fiume, a grana rossa. La torba entra a far parte di quasi tutte le miscele di terriccio.
Perlite
La perlite che deriva da roccia vulcanica frantumata in ghiaia, può sostituire la torba, unita alla sabbia, nella quale rilascia sostanze minerali utili alle piante.
Un consiglio
Prima di utilizzare il terriccio nel rinvaso, spruzzarlo ripetutamente con acqua, per aumentare il suo grado di umidità.
Quando è asciutto, infatti, esso stenta ad assorbire totalmente l’acqua delle prime innaffiature. Questo vi espone al rischio di causare danni alle radici.