Come coltivare le piante grasse?

Coltivare le piante grasse e vederle crescere sane in casa è un piccolo impegno che regala grandi soddisfazioni. 

  • Sono belle da vedere.
  • Non annoiano mai perché sono disponibili in diverse tipologie.
  • Sono famose per essere le piante giuste per chi non ha un pollice verde particolarmente spiccato.

È importante, però, ricordare che anche le piante grasse devono essere accudite in un certo modo. Ecco allora tutto quello che dovete sapere per coltivare le piante grasse in modo perfetto.

Le regole base per coltivare le piante grasse

Anche quello più semplice, perché anche quando si tratta della più semplice delle piante, c’è sempre qualcosa da sapere.

Sapevate, per esempio, che anche le piante grasse hanno bisogno di cure specifiche per vivere in salute o rigogliose?

Sì, insomma, rimangono piante dalla bassa manutenzione ma questo non significa che non dobbiamo prendercene cura.

Le piante grasse, dette anche succulente, sono:

  • perfette per arredare la casa con un tocco naturale ed elegante
  • ideali per chi non ha un pollice verde particolarmente spiccato

Ma in ogni caso anche loro hanno bisogno di qualche piccolo accorgimento. E non posso essere lasciate allo stato brado come recitano vari luoghi comuni.

Accorgimenti di coltivazione

Non bisogna fare nulla di particolare per prendersene cura.

Qualcosa di vero c’è perché sicuramente, rispetto alle altre piante d’appartamento, hanno bisogno di meno:

  • cure
  • acqua
  • accorgimenti

ma questo non vuole dire che possiamo dimenticarcene sperando che sopravvivano da sole. Per coltivare le piante grasse sono necessari vari specifici accorgimenti. Vediamoli insieme nel dettaglio.

Annaffiatura

Per prima cosa bisogna tenere a mente qualche piccola nozione che riguarda l’annaffiatura.

Le piante grasse, prendete appunti, hanno bisogno dell’acqua solo durante il periodo estivo, ad eccezione di quelle che invece fioriscono tra novembre e dicembre.

In inverno, quindi, niente acqua per le piante grasse: la assorbiranno da sole grazie all’umidità.

Se avete una pianta grasse che produce fiori, allora dovrete fare particolarmente attenzione a non bagnare mai i fiori; potreste favorire la formazione di marciumi.

Per il resto potete cominciare a irrigare le vostre piante grasse dalla metà di marzo per poi concluderla a settembre-ottobre.

Durante l’ultima irrigazione, date alla pianta anche del concime a base di solfato di potassio, che aumenta la resistenza delle piante al freddo.

Ecco sfatato il primo mito sulle piante grasse.

Vero, se ci dimentichiamo di dare loro l’acqua non succede niente.

Sì, ma solo durante l’inverno e solo perché, molto banalmente, durante questo periodo le piante grasse non hanno bisogno dell’acqua.

Cercate di ricordarvi di bagnarle con regolarità durante la stagione estiva, altrimenti le piante soffriranno e il loro benessere ne sarà compromesso.

Tipo di acqua

Veniamo ora all’acqua. Si potrebbe pensare che qualsiasi tipo di acqua andrà bene, del resto basta annaffiare, no?

Ecco, sbagliato!

L’acqua che utilizzate per bagnare le piante grasse non deve essere acqua calcarea.

Quindi, fate attenzione se utilizzate quella del rubinetto; se è troppo dura potreste modificare il pH del terreno e causare qualche danno alla pianta.

Posizione in casa

La posizione potrebbe sembrare una cosa scontata ma non lo è.

Le piante grasse vanno collocate, in genere, a sud della casa, meglio se in una zona lontana dall’umidità o su un davanzale.

In ogni caso, è sempre bene fare delle prove; se vi sembra che la vostra pianta sia in sofferenza, non esitate e sistematela altrove.

Se è vero che le piante grasse sono un ottimo complemento d’arredo è anche vero che per arredare in modo impeccabile abbiamo bisogno di una pianta sana e bella da vedere.

Non di un vaso messo lì a tutti i costi perché ci sembra il posto migliore.

Temperatura

C’è poi la questione della temperatura.

Le condizioni climatiche ideali per le piante grasse sono gli inverni freddi e secchi.

Ed è questo il motivo per cui quasi tutte le piante grasse vivono in uno stato di riposo fino al mese di marzo.

Ma è anche questo il motivo per cui posso sopportare temperature basse senza riportare danni.

Non tutte le succulente, ovviamente, sono così tanto resistenti.

Alcune hanno bisogno di particolari cure e non riescono a vivere bene se la temperatura scende al di sotto dei 13 gradi.

Queste piante devono essere messe al riparo durante i mesi più freddi, non possono essere lasciato all’aperto e, anche dentro casa, devono essere collocate in un luogo particolarmente luminoso.

La cura di queste piante è più impegnativa perché si tratta di specie che non devono mai essere bagnate direttamente, ma nebulizzate, per riempire l’aria di umidità.

Questa operazione andrebbe ripetuta ogni 4 giorni.

Per chi abita in luogo particolarmente freddi, soprattutto in inverno, sarebbe opportuno puntare su piante grasse che sono resistenti alle basse temperature, anche al di sotto dei 10 gradi.

Parliamo di piante come:

  • Agave
  • Echinopsis
  • Echinocactus
  • Gymnocalycium
  • Mammillaria
  • Notocactus
  • Rebutia
  • Trichocereus

Quello che conta è tenere queste piante al riparo dalla pioggia e dall’umidità e aiutare la loro resistenza al freddo utilizzando del solfato di potassio.

Rinvaso

Una delle cure particolarmente necessarie alle succulente, ma questo in realtà vale per ogni tipologie di pianta, è il rinvaso.

Questa operazione va eseguita subito, dopo l’acquista e ripetuta, fondamentale ricordarsi, ogni due anni.

Terriccio

Il terriccio giusto da usare è quello specifico per le piante grasse, oppure potete anche utilizzare un terriccio tradizionale, con l’aggiunta però di sostanze drenanti.

Basta aggiungere al terriccio universale vari materiali, come la sabbia, la ghiaia, l’argilla o sassi di pozzolana.

Mentre rinvasate, eliminate le radici più lunghe e quelle secche, facendo attenzione a utilizzare una lama pulita.

Malattie delle piante grasse

L’ultimo aspetto di cui dovrete occuparvi, molto importante, è la cura delle piante grasse in caso contraggano malattie di vario genere.

Le malattie che colpiscono le succulente, in genere, sono sempre legate a squilibri di tipo idrico, che possono verificarsi, per esempio, se annaffiate le piante con l’acqua del rubinetto troppo calcarea.

Ricordate che il ph deve essere sempre neutro, o lievemente acido, e che è indispensabile rinunciare all’acqua del rubinetto se quella di casa è troppo dura e calcarea.

Ricordate anche che dovrete sospendere ogni tipo di annaffiatura a partire dalla fine del mese di ottobre e l’inizio di quello di novembre e riprenderla a primavera, diciamo dalla fine di marzo.

Attenzione anche agli attacchi di cocciniglia e a varie formazioni di marciume che possono essere sempre in agguato e che sono fonte di malattie insidiose e fastidiose.

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