illuminare le piante da interno è fondamentale, perchè spesso possono soffrire di carenza di luce.
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Illuminare le piante da interno
Se è vero che esistono alcune specie in grado di sopportare o addirittura di richiedere l’ombra, esse sono davvero poche.
La maggior parte ha bisogno di luce per crescere sana e rigogliosa e dove c’è luce, deve di conseguenza esserci umidità, fertilizzante e calore, perché la pianta possa star bene.
Senza luce le piante possono indebolirsi e risultare vulnerabili agli attacchi di agenti patogeni, poiché non riusciranno a produrre la clorofilla, indispensabile per la loro crescita.
In casa però non è sempre così semplice trovare i luoghi adatti dove posizionare le piante da interno, per motivi di spazio e di organizzazione logistica. Ecco qualche consiglio.
Quando non è possibile mettere le piante da in piena luce
Se non ci è possibile collocare le piante da interno in un luogo molto luminoso, vicino alle finestra, ma lontano dalle fonti di calore dirette, possiamo avvalerci di luci artificiali.
In commercio, infatti, si possono trovare set di lampade o lampadine singole da montare su faretti già esistenti, che riproducono l’effetto della luce naturale.
Distanza dalla luce per le piante da interno
A seconda della tipologia di pianta che abbiamo, le distanze a cui collocarla dalla luce possono essere diverse. Distinguiamo tra zone:
- ben illuminate: fino a 2 metri di distanza dalla fonte della luce. Queste sono zone adatte alla maggior parte delle piante da interno
- mediamente illuminate: sono distanti da 2 a 5 metri dalla fonte di luce. Queste sono aree adatte a piante come la potos aurens, la calla o la monstera
- poco illuminate: distanti oltre 5 metri dalla sorgente di luce. Queste sono le zone adatte a poche piante, come anthurium, anglonema, aralia, etc.
Spostare improvvisamente una pianta dall’ombra alla luce piena non è una buona idea: il cambio repentino, infatti, potrebbe provocare innanzitutto sofferenza di adattamento e infine pericolose bruciature alle foglie.
Per effettuare questi cambiamenti sono preferibili spostamenti graduali.