Come favorire il sonno?

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Favorire il sonno

Per favorire il sonno è sufficiente sforzarsi ad alzarsi dal letto non appena ci si senta veramente riposati.

I morsi della fame, nel caso in cui non si sia cenato (come spesso si fa per alcune diete fai-da-te), implicano necessariamente difficoltà nel rilassarsi. È molto probabile che si continui a pensare alla fame incrementandone la percezione, per evitare questo è sempre meglio mangiare (magari qualcosa di leggero proprio per non sentirsi in colpa) piuttosto che sforzarsi al digiuno patendo i dolori.

Il fumo come neanche l’assunzione di bevande quali coca cola, the e caffè, rendono difficile il rilassamento. Stesse conseguenze hanno inoltre le bevande alcoliche, per alcuni soggetti determinare un senso d’agitazione che compromette la capacità d’addormentarsi.

È importante per favorire una naturale regolarità, svegliarsi e coricarsi quanto più possibile sempre negli stessi orari. Questo aiuta l’organismo ad abituarsi e rende più facile la quotidianità. Spesso però orari di lavoro variabili e ritmi di vita forzatamente incostanti possono rendere difficile la scansione della giornata in senso ripetitivo.

Tra le cause dei disturbi del sonno spesso contribuiscono anche quelle “ambientali”, oltre a quelle dipendenti direttamente dell’individuo. Rumori del traffico, del vicinato, degli altri abitanti della casa, della televisione, possono compromettere il sonno. Una piena condizione di rilassatezza è essenziale per affrontare la giornata con tutte le nostre energie, è per questo che occorre impegnarsi affinché non vengano mai mancare almeno dieci ore di sonno ogni notte.

Abitudini che rendono difficile il sonno

Un’abitudine per alcuni molto radicata è quella del cosiddetto riposino pomeridiano. Di ritorno da scuola, o da una mattinata di lavoro, ho generalmente dopo pranzo, molti si concedono una dormita abituale. Talvolta pur avvertendone la necessità concreta, si recano a letto per un tempo variabile (dai 20 minuti fino ad un paio d’ore). Questo tempo trascorso dormire nel pomeriggio e per alcuni soggetti un’abitudine tanto radicata da essere immancabile in qualsiasi occasione. Tuttavia, il famoso pisolino può spezzare il ritmo della giornata, lasciando che il sonno giunga in ora tarda la sera.

Tra le abitudini più deleterie per chi più radicate, vi è quella di prender sonno lasciando accesa la televisione. Oltre ad un palese spreco di energia elettrica, i rumori emessi dalla televisione lasciano il dormiente in uno stato di sonno leggero pronto sobbalzare al primo suono un po’ forte. Vi sono anche soggetti che sono ormai abituati ad addormentarsi cullati dal suono della televisione, tanto che sostengono di non riuscire più ad addormentarsi senza.

L’abitudine va però combattuta, innanzitutto rimuovendo le televisioni dalle camere da letto e adibendo appositamente un salotto in cui ci si possa recare per vedere la televisione. In questo modo si favorisce non solo il riposo, ma anche un progressivo distaccamento dell’eccessiva esposizione al mezzo mediatico.

Molti giovani, ma non solo, tendono ad iscriversi in palestra, piscina, con la precisa intenzione di frequentarla in orario serale. Tale decisione è spesso giustificata dagli impegni della giornata (ci si può recare in palestra magari dopo le elezioni, lo studio, o persino dopo un’intensa giornata lavorativa) tuttavia gli esperti assicurano che l’attività motoria vada evitata negli orari immediatamente precedenti al sonno. Dopo l’attività sportiva può infatti essere più difficoltoso addormentarsi, proprio in virtù del fatto che i muscoli sono stati sottoposti ad una forte tensione.

Nelle notti estive ce ne rendiamo maggiormente conto, ma la temperatura è una costante. Non è solo l’afa, il caldo umido e torrido caratteristico dei mesi estivi, arrendere difficili le nostre notti. Anche il freddo, quel tremore generalizzato anche sotto le lenzuola, può generare difficoltà nel sonno. La temperatura ideale che dovremmo cercare sempre di garantire al nostro organismo, dovrebbe essere per la stanza da letto mai superiore ai 20° centigradi.

Talvolta dopo un’uscita la sera può essere più difficile rilassarsi al letto e addormentarsi. A contribuire a questo fastidioso disagio può esser l’agitazione che arresta dopo forti tensioni un particolare divertimento. Sta di fatto che, magari già rientrati ad ora tarda, ci si innervosiscono non poco rigirandosi da una parte all’altra del letto senza trovar pace. In questo caso, come in ogni altro in cui non si riesce ad addormentarsi, è sempre preferibile alzarsi dal letto e magari trovare qualcosa da fare. Che si tratti di leggere un libro, vedere un film, disegnare o qualsiasi cosa piaccia, questa attività potrebbe aiutare a conciliare il suo sonno.

Le regole del buon riposo

Esistono alcuni accorgimenti da adottare per favorire il sonno. Ecco nel dettaglio quali sono.

1) Il colore delle pareti nella stanza in cui si riposa: i colori esercitano vere e proprie vibrazioni energetiche, quindi è preferibile scegliere tonalità piuttosto tenui in camera da letto, che non siano eccessivamente stimolanti: il violetto, l’azzurro, il bianco;
2) I campi elettromagnetici: le apparecchiature elettroniche disturbano il sonno. E’ quindi consigliabile non dormire nella stanza in cui si tiene la televisione o il computer. Se questo non è possibile, mettete una rete di rame (isolante) dietro la testata del letto per neutralizzare le onde elettromagnetiche;
3) La biancheria: anche il rivestimento del letto contribuisce a migliorare la qualità del sonno. Le lenzuola in materiali naturali (seta, flanella, cotone) sono da preferire rispetto ai tessuti sintetici, in quanto lasciano respirare la pelle creando un piacevole contatto;
4) L’orientamento del letto: la posizione del letto consente di riequilibrare l’energia nell’organismo. Secondo la disciplina giapponese del Feng Shui, infatti, la testata del letto andrebbe orientata verso il nord. Fate attenzione a scegliere il materasso giusto, che sostenga le spalle, la schiena e i piedi;
5) La temperatura: per non disturbare il sonno la stanza in cui si dorme dovrebbe mantenere una temperatura compresa tra i 18 e i 20°. E’ preferibile non abusare nell’uso del condizionatore, anzi è meglio non utilizzarlo per niente durante la notte. In estate è preferibile optare per un ventilatore, purchè il getto d’aria non sia direzionato in maniera diretta. Anche l’umidità non dovrebbe superare un certo livello: l’aria secca ostacola il riciclo ed irrita le mucose respiratorie;
6) L’arredamento: in camera da letto bisogna preferibili mobili con andamenti curvilinei, senza spigoli, piuttosto arrotondati. Lo specchio, invece, andrebbe posizionato nella parte interna delle amte, nell’armadio;
7) La luce: il buio predispone al sonno, mentre la luce stimola uno stato di veglia. L’ideale è addormentarsi con luci soffuse o nella stanza completamente buia;
8) Il profumo: l’aroma e la fragranza presenti nella camera da letto possono migliorare la qualità del riposo. E’ preferibile optare per essenze al timo o al geranio, che in più allontanano zanzare e altri insetti fastidiosi.

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