Come costruire una veranda? Permessi, materiali, aperture e coperture.

Costruire una veranda non è difficile, ma serve avere le idee chiare su permessi, materiali, aperture e coperture.

La veranda è considerata una costruzione “rimovibile”. Questo perchè è composta da una struttura portante (solitamente addossata almeno a una parete esterna di una casa) e da lastre di vetro.

Essa serve a chiudere e riparare una porzione di spazio su terrazzi e giardini, ricavandone una vera e propria stanza in più.

Come costruire una veranda: permessi, materiali, aperture e coperture?

Tale costruzione non è sempre possibile da realizzare e quando lo è, essa è sottoposta a particolari vincoli legali. Quali sono dunque questi vincoli? Quali permessi occorre chiedere per costruire una veranda?

Cosa dice la legge per costruire una veranda

Per poter costruire una veranda occorre procedere con alcune formalità:

  • far redigere un progetto dettagliato da un architetto, un geometra o un ingegnere iscritti ai rispetti albi
  • preparare una richiesta di autorizzazione
  • ottenere il consenso unanime di tutti i condomini alla realizzazione della veranda (anche se su terrazzo o balcone privato)
  • presentare tutti e tre i documenti all’Ufficio Tecnico del Comune.

Perchè la domanda di autorizzazione venga accolta occorre che la veranda non:

  • modifichi troppo l’estetica esterna dell’edificio
  • tolga luminosità o aria agli appartamenti vicini

Inoltre è necessario che:

  • il Piano Regolatore del Comune preveda una volumetria ancora utilizzabile per quell’area geografica.

Inoltre la veranda deve essere:

  • adibita solo per la permanenza delle persone
  • rimovibile, quindi senza parti in muratura o fondamenta
  • conforme alla metratura massima, stabilita in una percentuale diversa per ogni Comune.

La costruzione della veranda e le formalità dopo il permesso

Ottenuto il permesso a costruire la veranda, occorre procedere con altre formalità:

  • presentare una DIA, Dichiarazione di Inizio Attività, all’Ufficio Tecnico del Comune, firmata da un professionista abilitato
  • informarsi sulla possibilità di installare sistemi e impianti di climatizzazione, riscaldamento, elettrici, idrici, etc
  • informare il Catasto e l’assemblea condominiale circa i cambiamenti riguardanti i millesimi di proprietà, modificati inevitabilmente dalla costruzione della veranda.

Aperture e le coperture della veranda

La veranda deve essere provvista di aperture verso l’esterno, quando si trova in terrazzi e giardini più grandi della sua superficie, per consentire l’accesso a questi. E in ogni caso per la circolazione dell’aria, e di coperture per ripararsi dai forti raggi solari e per nascondersi da sguardi indiscreti.

Tipologie di aperture

La veranda dunque deve presentare finestre e/o portefinestre che si possono aprire in modi differenti. Possiamo avere ante:

  • a battente, le porte o finestre tradizionali
  • a libro o a pacchetto, dove piccole ante si chiudono da un lato a fisarmonica su un doppio binario
  • scorrevoli, che sfruttano bene lo spazio.

Tipologie di coperture

Le coperture delle verande possono essere interne o esterne, fisse o mobili.

Esse servono sia a proteggere dai raggi del sole, sia a preservare la propria privacy da sguardi indiscreti, data la trasparenza del vetro.

Vediamo nel dettaglio i vari tipi di coperture:

fisse esterne

Si utilizzano solitamente sulla tettoia della veranda, sono costituite da pannelli realizzati in materiali termicamente e acusticamente isolanti,  che possono assumere diversi aspetti estetici.

mobili esterne

Impiegate soprattutto nelle parti frontale e laterali della veranda, sono solitamente delle veneziane regolabili, apribili e chiudibili dall’interno manualmente o tramite telecomando automatizzato.

interne mobili

Le migliori sono le veneziane in alluminio, che permettono non solo di coprire o di lasciare invece a vista, ma permettono anche di regolare l’intensità della luce che può entrare  dai vetri.

Quali materiali usare per costruire una veranda

Una veranda è una costruzione rimovibile costituita da lastre di vetro e da una struttura portante. Quali tipi di vetro e di strutture scegliere per rispondere alle proprie esigenze e perchè la veranda risulti resistente?

Per la struttura della veranda si possono utilizzare diversi materiali:

  • legno, molto suggestivo, ma doverosamente trattato per l’esterno con trattamenti eseguiti dal produttore e operazioni di manutenzione da parte nostra
  • alluminio, leggero e resistente, deve comunque essere trattato per l’esterno
  • pvc, può assumere estetiche diverse ed è nato per resistere alle intemperie e per durare nel tempo.

Tipologie di vetro

Per quanto riguarda invece il vetro, la veranda deve necessariamente essere costituita da vetro blindato, cioè sicuro e resistente sia ad agenti atmosferici come pioggia e grandine, sia ad eventuali attacchi da parte di malintenzionati. Il vetro blindato può essere:

  • accoppiato, cioè costituito da due lastre tenute insieme da una pellicola; quando viene colpito, la pellicola tiene insieme i frammenti e il vetro non si rompe
  • temperato, per cui in caso di rottura il vetro si rompe in tanti piccoli pezzi che non risultano taglienti.

I vetri di sicurezza possono poi essere:

  • riflettenti o assorbenti, che rimandano il calore del sole all’esterno evitando l’effetto-serra durante l’estate
  • basso-emissivi, che trattengono cioè il calore creato all’interno della veranda nella stagione fredda, permettendo di risparmiare sul riscaldamento della stessa
  • fonoassorbenti, per isolare acusticamente la veranda
  • autopulenti, che tramite uno strato speciale posto all’esterno, sciolgono con l’aiuto dei raggi solari lo sporco, che poi viene lavato via dalla pioggia.

Come ottenere una temperatura ideale in veranda

La veranda è una vera e propria stanza in più che essendo però posta all’esterno dei muri di un’abitazione, ha bisogno di condizioni particolari per mantenere una temperatura ideale in tutte le stagioni: d’inverno infatti la veranda è più soggetta al freddo, di contro d’estate la veranda è molto soggetta al caldo.

Per mantenere una temperatura utile all’abitabilità, occorre monitorare due elementi:

  • ventilazione della veranda
  • climatizzazione vera e propria della veranda.

La ventilazione della veranda

La ventilazione in veranda ricopre un ruolo fondamentale, permettendo non solo un fresco ricambio d’aria, ma anche una naturale regolazione dell’umidità.

Il sistema più efficace per la ventilazione della veranda è quello che vede sistemi di afflusso posti nel parapetto o nella zoccolatura, e sistemi di deflusso invece posti in alto, sulla tettoia.

Esistono principalmente due metodi di ventilazione:

  1. ventilazione naturale, indispensabile, obbligatoria e ovviamente non rumorosa, la quale necessita di almeno il 5% o del 12% di aperture rispetto alle dimensioni dell’intera superficie vetrata
  2. ventilazione meccanica, regolata da igrostato o termostato, facoltativa ma consigliata, per garantire un ricambio d’aria anche quando il sistema naturale non può essere attivato.

La climatizzazione della veranda

Oltre al ricambio d’aria e alla regolazione dell’umidità, la veranda ha bisogno di impianti per il raffreddamento durante l’estate e per il riscaldamento durante l’inverno.

I pannelli solari da installare sulla tettoia della veranda sarebbero un’ottima soluzione in un luogo molto soleggiato.

Climatizzatori e condizionatori veri e propri possono venire in aiuto, mentre impianti di riscaldamento e refrigerazione a pavimento potrebbero forse costituire la soluzione più uniforme per distribuire in modo adeguato il clima su tutta la superficie della veranda.

Condivi l'articolo

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.