Guida ad i Contenuti
Quando nasce il galateo
Il “Galateo” nasce ad opera di Giovanni Della Casa come trattato breve, ricco di acutezza ed affabilità, pubblicato nel 1558. Esso insegnava le lezioni di buone maniere, raffinatezza e costume sia agli uomini che alle donne dell’alta società.
L’opera prende il nome dal vescovo monsignor Florimonte. Dal titolo “galateo” e dal latino “Galateus”, cioè Galeazzo, è per l’appunto il cognome del vescovo.
Quest’opera nasce con l’obiettivo di insegnare alle persone come avrebbero dovuto comportarsi nella vita di tutti i giorni.
E chiunque avesse voluto vivere rispettosamente in una società avrebbe dovuto avere un comportamento virtuoso ed onesto.
L’insieme di queste regole comprendeva il corteggiamento, la composizione a tavola, la corretta stesura delle lettere, l’organizzazione del matrimonio, la comunicazione e l’educazione.
L’importanza che richiedevano era solo da un punto di vista esteriore però era, allo stesso tempo, importante apprendere queste regole per poter vivere una vita migliore in società.
Il Galateo nato nel 1558 aveva come protagonisti le classi sociali di quel periodo.
Ma, nonostante ci siano stati tanti cambiamenti nel corso della storia, ancora oggi il galateo racchiude quelli che sono i corretti comportamenti.
Nel 1800 ci sono stati diversi cambiamenti che hanno interessato la civiltà e i costumi e Melchiorre Gioia decise di scrivere il “Nuovo Galateo”, utilizzando come muse non più i principi dell’armonia estetica o della bellezza ma diede importanza all’utilità sociale.
Gioia considerava il Galateo
“l’arte di modellare la persona, le sue azioni, i discorsi, in modo da mettere a loro agio gli altri”.
Nessuno, dopo Gioia, ha più scritto nulla con tanta sobrietà e limpidezza per insegnare a uomini e donne il modo di comportarsi.
Lo stile di affrontare modi di vita e costumi modificati con l’avvento della meccanizzazione.
Cosa è cambiato nel galateo oggi
Diversi sono stati i sociologi, i maestri d’arte e di costume che hanno proposto e tutt’ora continuano a proporre ed impartire lezioni di galateo.
E, per distinguerlo da quello nato nel Cinquecento, è possibile parlare del “moderno galateo”, chiamato anche “galateo contemporaneo”.
Le due tipologie di galateo si differenziano per i costumi, però entrambi hanno gli stessi presupposti.
Cioè creare una società che sia migliore e che sia capace di vivere con gli altri e sappia rispettarli, capace di trasmettere raffinatezza, classe e armonia a coloro che li guardano.
Quando si parla di galateo non si fa riferimento solo a un aspetto della vita della persona, ma a tutte quelle aree/situazioni nelle quali la egli va a interagire con altri.
Che sia il lavoro, la propria abitazione, la palestra, l’incontro con gli amici, lo stare a tavola etc.
Nonostante il galateo possa, per alcuni, essere visto come un modo per costringerli a fare cose che normalmente non farebbero, esso ha dei vantaggi.
Come rendere più semplice e gradevole il rapporto che si va ad instaurare con gli altri, avere un corretto comportamento in qualsiasi situazione che la vita ci riserva, saper fare la cosa giusta al momento giusto.