Tutto quello che non sapete sull’avena

L’avena è un cereale dalle origini antichissime, noto sin dall’Età del Bronzo. Originariamente era utilizzata come medicinale e per alimentare il bestiame indispensabile al trasporto e ai lavori agricoli, solo in seguito venne introdotta nell’alimentazione umana.

Tutto quello che non sapete sull'avena

Avena sativa o comune

Attualmente, coltivata ovunque, in particolar modo in Europa e in America settentrionale, viene in genere seminata all’inizio della primavera e raccolta a fine estate, nelle zone più temperate la semina può avvenire anche in autunno.

L’avena detta anche biada annuale, alta dai 60 ai 150 cm, ha un fusto sottile e cavo, detto culmo, diviso in internodi, le foglie sono fini ed allungate, provviste di una guaina con una corta ligula dentata che avvolge il gambo.

I fiori sono piccoli di colore verde e formano delle aggraziate spighe ricurve, i frutti si chiamano cariossidi e hanno una forma ellittica e allungata con un caratteristico solco laterale. I suoi chicchi vengono lavorati e destinati all’alimentazione, le piante verdi, invece sono utilizzate come fieno.

L’avena, in commercio, si acquista sotto forma di farina, fiocchi e anche chicchi, nei negozi di alimenti biologici, erboristerie, e nei supermercati più forniti.

Componenti e proprietà dell’avena sativa

L avena sativa, al contrario di altri cereali come frumento e orzo, riesce a conservare anche dopo lavorata, la crusca ed il germe, che sono le parti del chicco più ricche di elementi nutritivi e cardioprotettivi: un’ottima alleata per la salute fisica e mentale grazie alle proprietà dei suoi preziosi elementi.

Principali elementi:

  • Gramina
  • Trigonellina (nel frutto detto cariosside)
  • Lecitina
  • Pectina
  • Acido Silicico
  • Ferro
  • Zinco
  • Manganese
  • Vitamina A, B1, B2, B6
  • Saponine
  • Flavonoidi

La presenza di vitamine B , minerali e altre sostanze come la gramina contribuisce a fortificare ed equilibrare il sistema nervoso centrale, rilasciando un’azione sedativa, calmante, utile in casi di forte stress ed insonnia; fondamentale, inoltre, per lo sviluppo e rafforzamento di tendini e ossa.

Il suo alto contenuto di fibre è un toccasana per l’intestino che lo aiuta a regolarizzarlo, a prevenire e ridurre le infiammazioni; grazie alla sua spiccata capacità di attirare acqua e alla presenza dei vari oligominerali è in grado di abbassare, in tempi molto brevi, il colesterolo dannoso LDL, senza condizionare quello buono HDL.

E “Dulcis in Fundu” grazie al suo basso indice glicemico anche i diabetici possono usufruire dei suoi innumerevoli benefici.

Ulteriori benefici e usi

L’avena viene anche utilizzata per la salute e bellezza della pelle, indicata particolarmente nei casi di ipersensibilità, dermatiti ed eczemi, grazie alle sue proprietà emollienti, lenitive e detergenti che rispettano le funzioni epidermiche.

I suoi estratti si utilizzano per la preparazione di creme ed oli, in special modo come emolliente per pelli molto secche ed irritate, indicati inoltre per le cuti sensibili e delicate dei bambini e degli anziani; i principi attivi degli estratti di avena hanno anche la capacità di contrastare ed attenuare e i segni dell’invecchiamento, e rinnovare l’epidermide.

Ecco, alcuni semplici modi di utilizzare la farina di avena, per una pelle sana e bella.

Per una maschera viso idratante e lenitiva: unire in una ciotola due cucchiai di farina d’avena e due di acqua di rose, mescolare fino ad arrivare ad un composto omogeneo da applicare poi sul viso, lasciando agire per 20 minuti circa e risciacquare con acqua tiepida.

Come rimedio ai fastidiosi brufoli: mescolare in una terrina un cucchiaino di farina d’avena con uno di acqua tiepida, ottenendo così una cremina, da stendere sui punti bisognosi, l’ideale sarebbe lasciarla agire per tutta la notte e per tale scopo è consigliabile, dopo l’applicazione, mettere una garzina protettiva prima di andare a dormire.

Possibili effetti collaterali dell’avena sativa

Con una dose eccessiva si possono incorrere a possibili mal di testa e stati di irrequietezza.

Controindicazioni

Ipersensibilità a uno o più componenti, disfunzioni della tiroide, gravidanza e allattamento.

Interazioni

Le fibre possono interagire con l’ utilizzo, contemporaneo o troppo vicino nel tempo, di farmaci, riducendone l’assorbimento a livello intestinale.

Dose massima consigliata

30 grammi o 300 milligrammi, in capsula, al giorno.

Modi di utilizzo dell’avena sativa

Non sappiamo se davvero aiuti la longevità, ma l’avena è comunque un cereale molto apprezzato per il gusto, oltre che per i suoi benefici. Si può consumare in vari modi:

  • chicchi bolliti: una buona alternativa al riso, o come contorno per insalate.
  • fiocchi: sia cruda che cotta per ottime zuppe dolci e non solo.
  • farina: per preparare alimenti da forno come ad esempio il pane e biscotti.
  • foglie come infuso: disporre una decina di grammi in foglie in una ciotola di acqua fredda, una volta portata ad ebollizione far riposare per dieci minuti.

A livello alimentare è usata in fiocchi, insieme ad altre varietà della famiglia dei cereali e alla frutta secca, mai assoluta: compare nel muesli, nella farina di frumento usata per fare il pane, per il porridge inglese.

A livello medicinale sembra invece che sia di aiuto in caso di stress, quando si è molto affaticati o sotto pressione per periodi di tempo più o meno lunghi. La tranquillità viene sostituita all’ansia, il che si ripercuote anche sulle patologie legate alla somatizzazione degli eventi esterni, e quindi la colite, la cattiva digestione, la colite.

A livello cosmetico, funziona da ammorbidente e compare pertanto negli ingredienti delle creme emollienti e degli oli pensati per le pelli molto sensibili o screpolate.

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