Quali sono le tipologie di antifurto per auto?

Come si sceglie l'antifurto per auto, moto e bici?

Perchè installare l’antifurto auto?

Dibattiti e articoli di giornale sui continui furti di automobili rappresentano il pane quotidiano di ognuno di noi, ma forse più utile sarebbe dare un’occhiata ai numeri che da questi furti derivano.

Tra i tanti dati forniti dalle diverse società statistiche e di ricerche, prendiamo in considerazione i dati di VIASAT, che con il CESC (un centro studi che si occupa di indagare sulla diffusione dei comportamenti criminali) ha realizzato una ricerca volta a comprendere la portata del fenomeno.

Nonostante oggi i dati a riguardo sembrino in netto calo, non possiamo dimenticare che solo otto anni fa si sono registrati quasi 263.500 furti di automobili.

Ora, è opportuno sottolineare che il furto di auto non ha soltanto effetti sul povero soggetto al quale viene sottratta la macchina ma, al contrario, produce importanti conseguenze sul sistema nel suo complesso.

Molti, infatti, al fine di evitare di divenire vittima di furti, decide di comprare auto in seconda mano, al fine di passare inosservati agli occhi dei numerosi ladri. A tal proposito, diversi studi hanno dimostrato come quelli che generalmente definiamo “ladri”, si distinguono in realtà in due categorie.

I furti di auto

Da un lato troviamo i ladri di professione, affiliati alle associazione malavitose organizzate che, grazie ad complesso sistema di distribuzione, riforniscono grazie alle loro azioni mercati dell’est Europa, dove le macchine rubate in Italia godono di un fiorente mercato.

Dall’altro i cosiddetti “balordi”, che occasionalmente si rendono protagonisti di furtarelli per guadagnare qualcosa (spesso il denaro per acquistare le droga). Al contrario di quello che molti pensano, è la prima categoria a rappresentare lo zoccolo duro del mercato delle auto rubate.

Le zone che gli stessi vanno a rifornire, infatti, associano alle automobili italiane un’immagine di prestigio (che i mass media contribuiscono ad accrescere). Le più ambite risultano essere le auto appartenenti a brand prestigiosi che, previa contraffazione del telaio e di tutte le componenti che potrebbero permettere il riconoscimento dell’autoveicolo, sono pronte per rappresentare una percentuale non indifferente delle auto presenti sul mercato.

Contro i furti di auto

Le case automobilistiche, preso atto di tale sistema di furti e contraffazione, hanno quindi deciso di adoperarsi per limitarlo, “tempestando” i propri prodotti di numeri di identificazione anche nelle componenti non tradizionalmente caratterizzati da un numero di serie.

Parallelamente, anche le forze dell’ordine si sono attrezzate, frequentando appositi orsi volti ad apprendere le procedure utilizzate dai ladri di auto che poi piazzano la loro refurtiva sui mercati esteri.

Alla polizia vengono anche forniti dei reagenti che riescono, grazie alle sostanze chimiche contenute, a fare emergere le tracce di un eventuale contraffazione. Questi sistemi, in realtà, non vengono utilizzati solo su auto di prestigio, ma anche su veicoli medio-piccoli che vengono sottratti per alimentare il mercato dei pezzi di ricambio.

Tutto sommato trascurabile, è la percentuale di coloro che, al fine di evitare di versare alle assicurazioni ulteriori rate, fingono di aver subito un furto, per poi andare a recuperare il veicolo, all’estero dove un amico l’avrà già portata, a tempo debito.

Antifurto elettronici per auto

Soffermiamoci su composizione e funzionamento degli antifurto elettronici per auto.

In essi è possibile notare la presenza di una centralina, nella quale è collocata la vera e propria sirena. Molti ladri sono ormai in grado di rompere la centralina che, essendo collocata nella zona del motore, può essere trovata con estrema facilità.

Per superare questo problema, è possibile richiedere l’installazione di una valvola che, collegata elettronicamente all’allarme, determini il blocco dell’alimentazione del combustibile in caso di manomissione della centralina.

Altrettanto diffusa risulta essere un’altra tipologia di allarmi, ovvero quella che funziona grazie al radiocomando (che viene inserito all’interno del classico telecomando-portachiavi).

A vantaggio di tale sistema è da sottolineare di certo la comodità, dal momento che questo dispositivo permette di controllare apertura dell’auto e accensione dell’antifurto in un solo gesto. Uno svantaggio risiede nella possibilità di clonazione. Le organizzazioni criminali, infatti, hanno infatti imparato a decodificare le frequenze del telecomando.

Come fanno a clonare i telecomandi auto?

E’ più facile di quanto si possa pensare! Per prima cosa, è necessario sintonizzarsi sulle frequenze dei telecomandi. In realtà le frequenze sono facilmente individuabili, dal momento che trovano pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e si collocano per legge in un range compreso tra un minimo di 433.050 e un massimo di 433.790 Mhz.
Scoperta la frequenza si passa quindi al secondo step, ovvero all’individuazione del codice.

Per comprendere meglio come agiscono i “ladri di codice”, cerchiamo di comprendere meglio il processo di decodificazione. In pratica, il dispositivo opera su un raggio che si aggira attorno ai 10 m. All’interno di tale area il decodificatore coglie i codici emessi e li memorizza al proprio interno, passandoli poi ad un vero e proprio trasmettitore. Grazie alla potenza di questo dispositivo (che goda di una potenza che raggiunge un watt) è possibile azionare l’antifurto e aprire le sicure della propria auto.

Avviene però che, a soli 30 euro, sia possibile acquistare una sorta di telecomando che è in grado di copiare i codici, per poi farne un uso non lecito.

Tipologie di antifurto per auto

Gli antifurti disponibili oggi sono davvero molti, ed hanno tutti caratteristiche diverse. E’ possibile suddividerli in tre grandi tipologie: 

  • elettronici
  • satellitari
  • meccanici

Antifurto elettronici

Tra gli antifurto elettronici troviamo due tipologie differenti. Gli antifurto a sirena, sono dotati di sensori che si trovano nella parte interna o esterna dell’ auto, e suonano quando qualcuno si avvicina troppo all’ automobile. Il suono dovrebbe essere un deterrente per i ladri, ma in verità è piuttosto facile disinnescare un antifurto di questo tipo.

Questo antifurto non è quindi un sistema del tutto sicuro. Un altro antifurto elettronico è il c.d.immobilizer, che non consente di mettere in moto l’ automobile se non si ha la chiave, poiché va ad interrompere il circuito elettrico.

Potrebbe sembrare migliore rispetto all’ altro, ma anche questo tipo di antifurto si disinnesca facilmente, e non è quindi molto affidabile. Molte assicurazioni non stipulano le polizze sulle macchine che ne sono provviste.

Antifurto auto a sirena

È tra gli antifurti elettronici maggiormente usato, anche se in realtà non è molto sicuro e non è neanche pratico, anzi in alcuni casi può risultare anche fastidioso. La sirena può suonare anche senza alcun motivo, magari a causa di persone che passano, o a causa del caldo. In alcuni comuni come per esempio quello di Torino, questi antifurto sono considerati davvero fastidiosi, infatti sono previste delle multe per chi inserisce questo allarme durante particolari ore della giornata.

E’ da notare inoltre che se l’automobile è parcheggiata in una zona che non si trova vicino al nostro ufficio o alla nostra casa, questo allarme è poco utile, poiché non è possibile percepirne il suono. Spesso i sensori non sono collaudati nel modo giusto, e sono quindi troppo sensibili.

Per questo motivo è consigliabile scegliere un antifurto che blocchi il sistema di avviamento dell’ auto, ed impedisca di metterla in moto o anche di porre una sirena con un cercapersone che sia in grado di mandare dei segnali radio che possono raggiungere anche i 2 kilometri di distanza.

Se qualcuno tenta di rubare la vostra automobile, il cercapersone vi informerà immediatamente con un bip, avvertendovi del pericolo, senza causare alcun disturbo agli altri. Questo sistema costa all’ incirca 70 euro, ma perché possa ricevere i segnali nel giusto modo, deve avere un’antenna trasmittente. Purtroppo i ladri sono comunque in grado di “difendersi” anche da questo sistema.

Nel momento in cui la sirena suona le frecce dell’ auto iniziano a lampeggiare; smontandone una quando l’allarme viene attivato, si otterrà un cortocircuito che farà bruciare i fusibili. La sirena smetterà di suonare. Esiste in ogni caso una soluzione a questo tipo di problema! Basta installare due fusibili sul dispositivo che aziona le frecce, in questo modo esse saranno isolate dalla sirena che continuerà a suonare.

Antifurto satellitari

Gli antifurto satellitari sono degli impianti di collocazione che utilizzano ( come quelli a sirena ), dei sensori che rilevano un eventuale pericolo. Attraverso il Gps si può scoprire con estrema facilità dove è stata portata l’automobile; questa informazione viene fornita direttamente al proprietario del veicolo con un semplice sms sul cellulare.

A questo punto diventa davvero semplice recuperare la propria auto. In assenza di segnale il satellite non funziona, e per questo motivo risulta inutile in zone prive del segnale o con un segnale ad intermittenza.

Non dimenticate che vi sono anche degli apparecchi molto particolari che annullano il segnale anche a 100 metri di distanza. Parliamo dei “mobile jammers” e dei “generatori del rumore bianco” ; le istruzioni d’utilizzo di questi apparecchi sono reperibili per tutti su internet.

Con questi apparecchi è davvero semplice per un ladro aprire la macchina e metterla in moto e compiuto il furto, portare la vettura “al sicuro” dove il ladro potrà in assoluta tranquillità smontare l’antifurto.

Procurarsi questo apparecchi è molto semplice. Su internet ve ne sono davvero tanti anche se non sono in alcun modo legali. Le uniche persone che possono usare questi apparecchi sono infatti le forze dell’ordine, che li useranno a scopi di difesa soltanto per alcune situazioni, o in determinati luoghi.

I mezzi che possono impedire il funzionamento degli antifurti satellitari non sono soltanto questi ma ce ne sono anche altri. Parliamo delle coperture di piombo o c.d., o ancora dei ripetitori di chiamata che tengono occupato il numero che si trova registrato nel sistema satellitare.

Quello che abbiamo decritto sopra, può da un lato spaventare, ma da un’ altro lato vi farà porre una semplice domanda, su come le assicurazioni possano tutelarsi da questo.

Molto spesso i contratti hanno una clausola, riguardante l’ assicurarsi che l’antifurto satellitare funzioni nel modo giusto, e sia entrato quindi in funzione in caso vi sia stato un furto.

Antifurto meccanici

L’ ultimo tipo di antifurti sono quelli meccanici. Questi sono quelli che offrono la maggiore sicurezza ed affidabilità, poiché impediscono meccanicamente al ladro di rubare l’ auto.

Immobilizer

Suona e blocca il sistema idraulico dell’ auto in caso di pericolo. In un solo antifurto ne vengono combinati due : uno aziona il dispositivo; una chiave elettronica invece lo disinnesca e questa chiave non si può riprodurre. E’ un antifurto che si usa facilmente, è automatico, affidabile ed è molto sicuro.

Agisce bloccando il sistema idraulico, sia la frizione che i freni; possiamo dire con maggiore precisione che il meccanismo, che viene azionato attraverso una chiave meccanica non è altro che una valvola che va a spingere il liquido sui freni e sulla frizione impedendo che vi sia il reflusso e bloccando in questo modo l’ automobile.

Antifurto “a ombrello”

“A ombrello” viene definito un sistema antifurto, rientrante in questa categoria, che è di fatto composto da una catene che lega tra loro volante e pedali, attraverso una vera e propria asta di acciaio chiusa da un lucchetti.

Ma come fanno i malviventi a “sconfiggere” anche questo sistema?

Se in un primo periodo essi cercavano (invano nella quasi totalità dei casi) di distruggere il lucchetto, essi sanno adesso che è possibile “liberarsi” dell’antifurto manomettendo il volante. Essi in pratica tagliano il volante, rendendo inutile il sistema.

Allo stesso modo i malviventi operano per disattivare gli antifurti con l’asta posta di traverso. In questo caso, come è facile intuire, il volante diventa di fatto inutilizzabile, ma non è di certo impossibile sostituirlo con uno nuovo in pochi secondi.

Antifurto bloccapedali

Un altro antifurto meccanico è il cosiddetto “bloccapedali”, che prevede in pratico il fissaggio di frizione e freno attraverso un’asta difficile da manomettere.

Anche in questo caso, però, si presentano ai ladri delle vie per aggirare l’ostacolo. Per disattivare tale sistema basta portare la macchina a tanti giri e tirare successivamente il freno a mano, fino a portare la macchina al punto desiderato, dove si potrà eliminare il blocco con gli strumenti necessari.

Antifurto bloccaruote

Un altro sistema meccanico è quello che consente, tramite una chiave, di bloccare le ruote. Di fatto questo sistema appare come il più sicuro, bisogna però ricordare di non lasciare sporgere eccessivamente il sistema, al fine di evitare incidenti ai passanti.

Antifurto bloccacambio

Un’asta di acciaio che lega il cambio e il freno di stazionamento prende il nome di “bloccacambio”, in questo caso il rischio è insito nella possibilità di segare la barra. E’ utile a questo punto ricordare che la funzionalità di tutti questi antifurti diventa ancora maggiore se agli stessi viene unito un sistema elettronico di blocco motore.

Antifurto meccanico per auto Block-shaft

Tra tutti i meccanici, l’antifurto block-shaft appare di certo come quello più sicuro, dal momento che anche i ladri più abili si arrendono (almeno oggi) davanti ad esso.

L’idea di tale sistema deriva dall’inventiva di operatori del settore che grazie alla loro inventiva e alle loro capacità tecniche sono riusciti, nell’ormai lontano 1993, a dar vita a questo sistema che vanta, oltre alla grande sicurezza, un’altra caratteristica: l’invisibilità. Esso infatti trova posto sotto il volante e, per questo motivo, è di fatto invisibile.

Attivazione e disattivazione del sistema richiedono dei movimenti semplici e veloci, che l’automobilista potrà facilmente compiere. A vantaggio del sistema sicuramente è da citare l’impossibilità di clonare a chiave, e ancora le presenza di un avvisatore che serve sia ad avvertire il ladro della presenza del sistema, che a ricordare all’automobilista di disinserire il sistema.

Di certo il costo piuttosto elevato, in più il fatto che il sistema non può essere smontato (e si trova quindi ad essere ceduto all’acquirente). Bisogna d’altro canto sottolineare che i proprietari di tale tipo di sistema riescono ad ottenere condizioni agevolate nel momento in cui si trovano a dovers stipulare polizze contro incendi o furti. Per conoscere altre potenzialità di questo sistema, ci si può collegare a www.blockshaftgroup.com

Quali sono le migliori marche di antifurto auto?

Quali sono le marche più prestigiose e le aziende produttrici più note nel settored egli antifurto per auto? Eccone alcune!

SmartSat

Azienda operativa nel settore “antifurti satellitari” da più di 10 anni, con sistemi che grazie ad appositi sensori sono in grado di cogliere eventuali anomalie che interessano l’impianto elettrico. Il sistema GPS garantisce la collocazione, insieme alla tecnologia GSM. Questa azienda è in grado di fornire una gamma di prodotti molto ampia, con prodotti in grado di incontrare esigenze e tasche dei consumatori. (www.smartsat.it )

Getronic

opera invece in questo mercato da circa 15 anni, con il brand GT AUTO ALLARM che dal 1990 offre una ampia offerta di antifurti di vario tipo, che hanno la peculiarità di occupare poco spazio. L’azienda opera nel settore elettronico e satellitare, mostrandosi estremamente versatile. (www.gtalarm.it)

Starblock

Ha come mission la creazione di allarmi intelligenti, in grado di inserirsi nella macchina con estrema armonia, senza richiedere sforzi particolari all’automobilista, sfruttando i più complessi sistemi di controllo. I due prodotti principali sono Starblock (che si applica sullo sterzo) e Driveblock (da collocare sul sottoporta) www.starblock.it

Bullock

Realizza sistemi di sicurezza per autoveicoli dal lontano 1993. La fama di questo brandè legata al famoso spot “Bullock, l’antifurto con le palle”, un sistema (definito “excellence”) registrato a livello globale, che blocca frizione e freno tramite dei ganci a forma sferica (le palle, appunto). AeroPlus e Avional sono i nomi di altre tecnologie dell’azienda, per conoscere al meglio la gamma di prodotti si consiglia comunque di collegarsi a www.bullock.it

Blindocar

Il nome è legato ad un sistema che, dopo 3 anni di studi, esperimenti e prove ha portato alla nascita di un sistema in grado di non subire nessuna tipologia si attacco, attraverso il blocco dello sterzo. Anche in questo caso, vista la complessità del sistema, potrebbe essere utile dare un’occhiata al sito www.blindocar.it

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