Come regolare la glicemia nel sangue?

glicemia

L’insulina è un ormone che ha la funzione di abbassare il livello di glicemia nel sangue, facendo sì che il glucosio venga utilizzato dalle cellule. Quando l’insulina non viene prodotta nella giusta quantità dal pancreas o non svolge correttamente la sua funzione, il glucosio finisce per accumularsi nel sangue. Questo succede a chi si ammala di diabete.

La glicemia viene regolata anche dal fegato, che svolge la duplice funzione di sintesi ed accumulo: la c.d. “termogenesi”. Il fegato riesce a “captare” il glucosio nei tessuti non appena il livello di zucchero aumenta. Poi subentrano anche i reni, intervenendo a bloccare la quantità di glucosio quando supera i 170-180 mg/dl. Al di sotto di tale limite, i reni rimettono lo zucchero in circolo riassorbendolo.

Come si misura la glicemia

La glicemia si misura in milligrammi per ogni decilitro di sangue (mg/dl). I valori per misurare la glicemia a digiuno sono compresi tra 65 e 110 mg/dl. Se si verificano valori superiori a questo si parla di “iperglicemia”, al di sotto invece si tratta di “ipoglicemia”.

Iperglicemia

Quando vi è una sospetta presenza di diabete il medico in genere prescrive il test della glicemia: in effetti il diabete mellito è la malattia che si lega direttamente ad una condizione di iperglicemia. Chi ha livelli alti di glucosio nel sangue sviluppa un maggiore rischio di ammalarsi di diabete. L’iperglicemia può essere causata da alcuni particolari fattori: l’ipertiroidismo, l’obesità, intossicazione da monossido di carbonio, insufficienza renale, pancreatite acuta, malattie croniche del fegato, tumori cerebrali, infezioni e infiammazioni, infarto acuto del miocardio, ictus, utilizzo di alcuni tipi di farmaci.

Ipoglicemia

Se il glucosio non riesce a soddisfare i fabbisogni dell’organismo anche per il basso apporto dei carboidrati, la glicemia si abbassa. I sintomi di questo problema sono: spossatezza e giramenti di testa, sofferenza cerebrale, ansia, confusione mentale, sudore freddo. Il primo organo a soffrire di tale condizione è il cervello, perché è l’unico che non riesce a conservare riserve di glucosio. L’ipoglicemia può derivare anche da: cirrosi epatica, ipotiroidismo, abuso di alcol, tumori endocrini del pancreas, eccessiva assunzione di insulina, sindrome di Zollinger-Ellison, malnutrizione. La glicemia si misura a digiuno, per poter individuare il livello di glucosio rimasto dopo che l’organismo ha consumato quello ricevuto dagli alimenti. Di solito il test viene effettuato al mattino, dopo circa 8-10 ore dall’ultimo pasto consumato.

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